74.

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Mi alzai di scatto, scesi dal letto non capendo neanche cosa stessi facendo. L'incubo si ripeteva nella mia testa e si proiettava dappertutto. E se fosse vero?.

Mi vestì velocemente e andai giù in fretta e furia, sentivo una strana sensazione. Come vuoto. Malinconia. Come se da un momento all'altro avrei perso qualcosa, o qualcuno.

Corsi giù dalle scale, sperai che quell'incubo non fosse reale.

Kendall p.o.v

Era inutile. Non trovavo nulla, non avevo mai visto nulla del genere. Avrò guardato quella cartella una marea di volte, come se da un momento all'altro la risposta sarebbe comparsa davanti hai miei occhi. Ma so che e impossibile.

"Kendall devi dirglielo" parlò Logan, era un mio fidato braccio destro, stava imparando ma era già molto esperto. "No non posso, ci deve essere qualcosa che ha causato tutto questo" misi le mani sul viso, "sai anche tu che non c'è cura" sussurrò, lo guardai male, sentivo però dentro di me che aveva ragione, che Sidny non sarebbe stara in vita per tanto.

"Devi dirlo, non voglio che lo scopra da solo" parlò, sapevo che Justin ne sarebbe morto, so quanto ama quella ragazza. Mi sentirei in colpa, ma in un modo esagerato.

"Lasciami fare altre analisi, poi ti dirò cosa fare" sospirai, lui annuì e lasciò la stanza.

Guardai quella fragile ragazza davanti a me, aveva gli occhi chiusi. Era così forte ma allo stesso tempo così debole. Gli andai vicino.

Le sue braccia erano molto magre, la pelle del viso era cadaverica e infossata. Il suo corpo era stato consumato all'interno da non so cosa, in una notte si era prosciugata, qualcosa l'aveva prosciugata.

Gli stava mangiando le ossa all'interno e ben presto sarebbe crollata, non c'era tanto tempo.

Le sue braccia erano collegate a dei flebo per farla mangiare e bere, sul suo petto c'era un piccolo cerotto che da li partiva un filo, collegato alla macchina per il cuore.

"K..Kendall" alzai gli occhi e guardai i suoi, spenti e deboli "io sto per morire vero" parlò con un filo di voce, mentre alcune lacrime rigarono il suo viso "io..io non lo so. Non so cosa ti succede" dissi debolmente, non ce la facevo a guardarla negli occhi.

"E tutta colpa mia" parlai, lei sorrise per rassicurarmi "non e colpa tua, tu sei bravo e non ti devi incolpare di nulla" quella ragazza cosi forte, aveva sempre la voglia di sorridere.

"Ti prometto che ti salverò, te lo prometto" parlai, lei chiuse gli occhi.

My.

Scusate per l'assenza, oggi c'è il punto di vista del nostro Kendall. Wowo.

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