16.

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Si non era cattivo, forse.

Sentì la porta aprirsi e vidi la figura muscolosa di Harry "scusa lo so che non dovrei essere qui e lei non mi ha dato il permesso di entrare ma e pronta la cena" disse tutto d'un fiato, li sorrisi dolcemente "non ti preoccupare e tutto a posto, e ti chiedo scusa per il modo in cui ti ho parlato " dissi, lui rimase un po stupito " nessuno si era mai scusato con me, comunque non si preoccupi" disse, mi alzai e uscì dalla stanza.

Il mio braccio venne afferrato "scusi ma ho paura che scappi" parlò, "non ho motivo per scappare" parlai con calma, mi lasciò il braccio, scesimo le scale.

" si fermi qui dovrebbe arrivare anche la signorina Lilly" annuì, giuro che se gli ha fatto qualcosa quel verme muore.

Sentì dei passi svelti venire verso di me, alzai lo sguardo e vidi Lilly corrermi in contro, mi abbracciò " ecco signorine ora potete andare " vidi un ragazzo alto che si affiancava a Harry, era biondo " lui e Luke humming" disse Harry, gli sorrisi e poi tornai a Lilly.

Luke doveva essere il suo maggiordomo, Harry e Luke andarono ad aprire le grandi porte dalla stanza dove si mangiava " ti ha toccata" dissi con voce dolce, lei annuì " alza il viso " esitò un po, quando lo vidi le mie gambe stavano per cadere.

Aveva il labbro spaccato, un occhio nero e vari lividi viola su tutto il viso.

" cosa ti ha fatto" dissi a denti stretti, lei era molto spaventata di solito era lei la più coraggiosa ma sta volta l'ho vista più debole del solito, io quel verme lo uccido.

Sentivo i miei occhi diventare più scuri, il mio petto si abbassava e alzava, " ho paura Sidny" disse, sentì dei passi provenire dalle scale, voltai lo sguardo verso essi.

Cera Justin e Ryan, quello stupido idiota aveva un sorriso malizioso, strinsi i pugni e lo guardai cosi male, mi avvicinai pericolosamente a lui con un sorriso sadico.

Li andai in contro e li tirai una ginocchiata nella pancia, lui si accasciò a terra e li tirai altri calci, si riuscì ad alzare e provo a tirarmi un pugno ma riusci a schivarlo di lato, li presi il braccio e lo girai dietro la schiena stringendo, urlo per il dolore " prova a toccarla ancora con solo dito e tu non vedrai il domani" dissi con molta calma ma anche con rabbia.

Rise ma questo non li fece affatto del bene, li lasciai il braccio e li tirai un pugno in faccia, uno nello stomaco. Il suo labbro era spaccato e aveva lividi su tutto il viso, sputò sangue " hai capito" dissi con voce cupa, lo vidi annuire velocemente.

Sorrisi ma non era il solito sorriso dolce, era cattivo.

 You Are Mine ( In Revisione )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora