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Justin p.o.v

La luce che penetrava dalla finestra mi fece aprire gli occhi, sentì qualcosa di caldo sul mio petto.

Abbassai lo sguardo per vedere il mio angelo dormire beatamente, guardai ogni suo piccolo lineamento.

Aveva i capelli che gli ricadevano sul viso, gli occhi chiusi che al loro interno si nascondeva un colore mai visto prima, le sue labbra erano schiuse di poco, avevo una voglia matta di baciarla, ma avevo paura di rovinare il suo sonno.

Ero così fortunato ad avere una persona cosi...cosi...non lo so neanche io, lei e stata la mia salvezza, ero rinchiuso in un tunnel senza fine. Ma dopo vidi una luce, quella luce era lei, e mentre uscivo per andare verso di lei, i miei demoni e il dolore sparivano.

Amavo ogni singola cosa di lei, tutto, i suoi difetti, e le cose più strane.

"Justin" sentì dire, guardai quei occhi azzurro giacchio "ma buon giorno piccola mia" dissi baciando le sue labbra, la sentì ridere, "che ore sono" chiese, guardai il mio telefono "sono le 10:40 amore mio" la sentì sorridere sulla mia pelle, sapevo il perché.

•••

"Dovevo aspettarmelo!" urlai sbattendo i pugni sul tavolo, Sidny sobbalzzo, i ragazzi erano tutti intorno al tavolo ricoperto di post-it gialli, "perché non me lo hai detto!" urlai contro di lei, lei fece un passo indietro e guardò il pavimento, sbattei ancora una volta i pugni sul tavolo e andai via.

Sidny p.o.v

Avevo detto a Justin dei biglietti che avevo trovato la sera precedente, si era arrabbiato? Si, ma dire arrabbiato e poco.

~~~
Andai giù con lui, i ragazzi erano sul divano, avevo intenzione di dirlo questa volta, non volevo che accadesse qualcosa.

"Justin, ragazzi devo dirvi una cosa" dissi guardando il pavimento che in questo momento era molto interessante, Justin mi guardò "che c'è piccola mia" parlò, mi fece sedere sulle sue gambe.

Ma io mi alzai, mi guardò confuso e allarmato "quando ieri sei venuto in bagno....e ho urlato...vedi e successo" mi bloccai sentendo ancora la sensazione di quando lessi i biglietti.

"Ho ricevuto dei messaggi, da Matt, sullo specchio c'erano dei bigliettini, che minacciavano me e Justin" Justin si irrigidì, il suo volto era altro che felice, anche perché non mi aspetto che fosse felice. Ovvio.
~~~

Guardai il pavimento, i miei occhi pizzicavano, "vai da lui, non voleva risponderti così, ora si sente incolpa. Va da lui" parlò Jacob, era rimasto in silenzio come tutti gli altri. Annuì e andai.

My.

Hey ragazze, allora spero che il capitolo vi sia piaciuto.

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