6.

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Jenny's pov.
Appena mi vede sospira e butta per terra la sua sigaretta. Stava andando via ma gli urlo contro.
"Voglio parlarti Gio"
"Io no"
"Per favore"
Si ferma. Devo dire che gli sto abbastanza sul cazzo.
"Sentiamo"
"Posso sapere perché hai picchiato Giulio?"
"Ora lo difendiamo pure il fidanzatino? Chiedilo a lui il perché, lo sa"
"Non è il mio fidanzato, e poi lui non lo sa"
"Non ha voluto dirtelo"
"Dimmelo tu"
"No"
"Perché ce l'hai anche con me? Cosa ti ho fatto?" gli domando cambiando discorso.
"Io sono così con tutti, non tratto bene nessuno, tu non sei migliore degli altri"
Quelle parole mi fecero davvero male ma cercai di non farglielo notare.
"Un giorno fai l'eroe e un giorno mi tratti di merda? Ma che hai in quella testa?"
"Senti smettila non voglio più parlare con te"
"Tutto questo non ha senso!" urlo più forte che mai.
"Cosa non ha senso? La tua esistenza?"
Mi sento mancare. Come ha potuto dirmi una cosa del genere? In realtà la cosa che fa più male è sentir dire queste parole da lui, dal ragazzo che mi piace. È come la dimostrazione palese che non gli interessi per niente, e fa male.
"Ma la tua, stronzo"
Comincio a correre cercando di allontanarmi in fretta da lui. Dopo un paio di metri mi fermo e scoppio a piangere, non riuscivo più a trattenere le lacrime.

Non voglio tornare a casa quindi comincio a camminare senza meta. Non lo capisco proprio quel ragazzo, non capisco perché ce l'ha con me. Se ha dei problemi con Giulio perché deve scontarli a me?
A proposito, ha detto che Giulio sa il motivo della rissa, a me ha alzato le spalle quando gli ho posto la domanda. E chi li capisce 'sti due.
Si è fatto tardi, sto camminando da più di due ore e le gambe stanno cedendo, ho bisogno di stendermi e di riposare.
Giro la chiave ma in casa non c'è nessuno. Mi preparo un panino e mi stendo sul letto, dopo pochi minuti mi addormento.

È sabato e la voglia di alzarmi e andare a scuola è pari a zero. Giulio non viene ed io ho bisogno di spiegazioni.
Sto raccontando a Chiara quello che è successo ieri.
"Non per dire ma: Te lo avevo detto che sono dei figli di puttana" mi
rimprovera.
"Scusa ma Giulio cosa c'entra?"
"Beh a quanto mi hai raccontato sa il motivo della rissa ma non te lo ha detto"
"Ma sarà una cazzata"
"Intanto non te ne ha parlato"
"Non vedo perché dovrebbe farlo, dato che non abbiamo tutta 'sta confidenza"
"Ma sei tu che lo vuoi sapere!"
Abbasso la testa. Sto cercando di difendere Giulio ma è praticamente impossibile. Hanno torto entrambi.
"Basta discutere, non ne vale la pena" dice.
"È vero"

Entro in casa dove mamma sta preparando la pizza.
"Mamma" urlo di gioia.
"Ciao"
"La pizza!"
"Già, puoi andare in camera, non è ancora pronto"
Corro in camera e mando un messaggio a Giulio.
Jenny: Ehi
Giulio: Ehi
Jenny: È bella la sospensione?
Giulio: Sì
Jenny: Senti, devo dirti una cosa
Giulio: Dimmi
Jenny: No, vorrei vederti
Giulio: Vengo a casa tua
Jenny: No, vediamoci al parco
Giulio: Ok a dopo
Non voglio che venga a casa, papà potrebbe ucciderlo anche se è solo un amico, è molto geloso della sua figlioletta.  Ora mi deve dire il motivo per cui hanno litigato, voglio saperlo.

Dopo mangiato mi preparo e vado al parco, dove mi sta aspettando Giulio.
"Ciao" mi saluta da lontano con la mano.
"Ciao"
"Allora? Cosa devi dirmi?"
"Ieri ho visto Giorgio e mi ha detto che tu sai il perché del vostro litigio."
Rimane in silenzio.
"Se è una cosa vostra a me non importa saperlo ma si comporta male anche con me quindi credo che io c'entri qualcosa" dico tutto d'un fiato. Sono nervosa.
"Tu non c'entri niente" afferma "Ricordi quando ti parlavo di quel progetto? Bene, abbiamo litigato per quello"
"E perché non me lo hai detto?"
"Non lo so, ma tu non c'entri nulla, davvero"
"Ok, ma perchè ce l'ha con me?"
"Jenny, lui ce l'ha con tutti"
"È bipolare?"
"Tanto"
L'ho sempre detto che è un tipo strano.
"Mah, va bene. Allora io vado"
"No, aspetta..."

Non NasconderloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora