Jenny's pov.
Non appena il basculante si alza del tutto, urla e applausi si levano dalla grande sala. Ci sono tutti: Giulia, Giulio, Chiara, Tommaso, tutti i miei compagni, Giorgio.
C'è anche Giorgio ed è bellissimo.
Indossa una camicia bianca e dei pantaloni neri, la sua cresta è ben pettinata e il suo volto è rivolto verso il pavimento. È ad un angolo della sala e non mi ha degnato nemmeno di uno sguardo.
Tommaso si avvicina e dopo avermi abbracciata dice: "Jenny, mi dispiace per la tua caviglia, scusami se non sono venuto a trovarti ma ho avuto da fare, comunque speriamo che tu abbia gradito questa sorpresa!"
Gli rivolgo un grande sorriso ma subito dopo riporto lo sguardo su Giorgio che è nella stessa posizione di prima, al che il mio sorriso svanisce.
"Che cos'ha tuo fratello?" sussurro nell'orecchio di Tommi.
"Niente, non voleva venire"
Improvvisamente sento una fitta nel petto. Tre parole che mi sono arrivate come pugnalate. Non voleva venire.
"Jenny" grida Giulio "Vieni a prendere da bere, forza. Diamo inizio a questa fottuta festa!"
Giulio mi prende la mano e mi trascina verso il tavolo pieno di roba da bere e da mangiare.
Camminare con due stampelle è difficile, figuratevi con una. E come se non bastasse un Giulio molto euforico mi tiene per mano e quasi mi uccide facendomi sbattere contro tutti i miei amici. È una persona pericolosa questo nano.
"Giorgio non voleva venire perché sostiene di volersi allontanare seriamente da te sai? Ma io e Tommaso lo abbiamo portato qui con la forza. Prova a parlarci, magari cambia idea. Mi dispiacerebbe non vedervi più insieme" dice Giulio mentre mi versa un bicchiere di uno strano liquido giallo.
Scoppio in una fragorosa -e fintissima- risata.
"Giulio ma faccia quello che vuole, non posso mica andargli dietro come una bambina, sono anche fidanzata, ricordatelo"
Sì e ricordatelo anche te Jen, che ogni tanto lo scordi.
Sono così dispiaciuta e allo stesso tempo incazzata con Giorgio che sparo parole a caso, come succede spesso. Fino a due giorni fa non volevo nemmeno che se ne andasse dall'ospedale e adesso non me ne frega niente. È ovvio che non è così, è ovvio che mi importa di lui, è ovvio che ci sto male, ma nessuno deve saperlo.
Vorrei davvero tanto dimenticarlo, lo dico sempre, ma dovrebbero cancellarmi la memoria. Sarebbe l'unico metodo credo.
Giulio lo sa quello che provo per Giorgio, anche Chiara lo sa, lo saprà sicuramente anche Tommaso, lo sa Giulia. Lo sanno tutti. Lo sa anche lui, ma che mi sto distruggendo per colpa sua lo so solo io.
Giorgio l'ha capito, genia.
Non ha capito proprio un cazzo quell'imbecille.
"Perdonate l'interruzione, posso rubarti il mio ragazzo?" Giulia mi rivolge un sorriso e prende a braccetto il suo ragazzo.
"Ma certo. Andate pure a divertirvi" dico portando giù l'alcolico che mi aveva versato Giulio poco prima.
"È la tua festa, divertiti anche tu" grida Giulio prima di scomparire con la mia migliore amica.Passa circa un'ora e i miei amici ormai sono tutti ubriachi ad eccezione del mio ragazzo e di Giorgio.
Mi sono sforzata di apparire disinvolta e felice quindi spero che i miei sforzi siano serviti. Fortunatamente avevo una validissima scusa per non ballare.
Grazie caviglia per esseri rotta, hai anche i tuoi lati positivi.
Valerio è stato con me tutto il tempo, l'ho ringraziato perché ho saputo che l'idea è stata sua e per di più, dopo tutto l'impegno che ci ha messo, per colpa mia, non si è nemmeno divertito. Continuavo a ripetergli di andare a ballare, di stare coi ragazzi, ma non mi ha dato retta. È rimasto vicino a me, entrambi seduti su due sedie sporche e malridotte.
Adesso è andato a prendersi da mangiare e sta parlando con Giulio.
Come sempre, mi volto a guardare Giorgio che non si è mai mosso di un centimetro. I miei occhi incrociano i suoi, ha alzato la testa e mi sta fissando.Io lo fisso, lui mi fissa. Tutto si è fermato, non sento più il suono assordante della musica, non vedo più i miei amici. Esiste solo lui.
Si sta avvicinando ed io comincio a sudare freddo.
"Ciao" mi dice.
"Ciao"
"Sei bellissima" sussurra.
Arrossisco violentemente. Gli rivolgo un sorriso sghembo non essendo in grado di pronunciare parola. Per fortuna sembra accettare questa insolita risposta e continua a parlare.
"Ti va di ballare?" mi chiede "Sempre se ce la fai"
Lancio un occhiata a Valerio che è ancora impegnato a parlare con Giulio, poi annuisco insicura. Voglio ballare con lui anche se non ce la faccio.
Giorgio pone le sue mani sui miei fianchi e io mi irrigidisco di colpo. È sempre una strana sensazione essere toccata da lui. Avvolgo le mie braccia attorno al suo collo e insieme cominciamo a muoverci a ritmo di musica. Mi godo questo momento, la sensazione di calore del suo corpo stretto al mio mi fa stare bene.
È così. È imprevedibile. Tutto.
Stando con Giorgio è tutto un grande punto interrogativo, il suo carattere fa si che ogni cosa, ogni momento con lui sia speciale. Dice di volersi allontanare da me, eppure io lo sento sempre più vicino. Sento che la barriera che c'è tra noi sta per rompersi. Barriera che io stessa ho provato a frantumare ma senza ottenere risultati. Lui deve distruggerla, deve dare il colpo di grazia. Dipende tutto da lui, sempre se lo vuole.
"Stai bene?" mi chiede mentre balliamo, e mi rendo conto che la mia caviglia non prova nessun dolore e non faccio fatica a ballare. È un lento, quindi penso che sia normale.
"Sì"
"Non volevo venire, Jen"
Ecco che di nuovo riesce a farmi male. Vorrei dirgli qualcosa in questo momento ma non mi vengono le parole, mi viene solo da piangere. Non riesco a capire il suo comportamento. È così incoerente.
L'unica cosa che riesco a fare è allontanarmi da lui e fermare quel magico momento che avrei voluto non finisse mai.
Comincio a sentirmi debole e mi gira la testa. Sento la voce di Giorgio che pronuncia il mio nome, ma la sento lontana e lui mi sembra irraggiungibile. I miei pensieri cominciano a parlare.
Guarda come ti sei ridotta per lui, non mangi più, sei infelice. Sei infelice. Lui ti fa male e tu continui ad andargli dietro. Guarda Valerio come è diverso. Sei fortunata a stare con uno come lui. Lascia perdere questo Mostro.
La testa mi sta per scoppiare.
"Jenny, mi senti?" riesco a sentire quello che Giorgio dice, probabilmente perché ha urlato.
Ho brividi dappertutto, oggi ho mangiato pochissimo e il respiro si fa affannoso.
Giorgio mi prende la mano.
"Jenny, per favore, non farmi preoccupare"
Mi libero subito dalla sua presa, non voglio che mi tocchi.
"Lasciami stare" riesco a dire ma improvvisamente un altro giramento di testa mi fa perdere l'equilibrio. Gli cado addosso e finiamo entrambi per terra. Un dolore atroce si fa spazio sotto il gesso ma riesco comunque ad alzarmi prima che le cose peggiorino.
Alla mia destra, Valerio e Giulio mi guardano preoccupati mentre Giorgio si rialza e si sistema la camicia.
"Stai bene?" mi chiede Valerio avvicinandosi "Cos'è successo?" mi accarezza le braccia e ripete "Stai bene?"
"Sì, io..." mi sento ancora così debole che non riesco nemmeno a parlare "Ho avuto un calo di pressione"
Mi mordo il labbro inferiore e fisso Valerio che mi guarda preoccupato.
"Vuoi tornare a casa? Se stai male è meglio che vai a riposare, ti accompagno"
Non parlo, ma interviene Giorgio.
"Piano, non vedi che la stai stressando?" urla.
"No..." dico appoggiandomi sul petto del mio ragazzo "Non mi sta stressando" chiudo gli occhi e sospiro "Comunque tranquillo Vale, non voglio tornare a casa"
"Sicura? Guarda che non è un problema"
"Sì Valerio, sono sicura"
"Vado a prenderti un po' d' acqua"
Annuisco e alzo la testa, riprendendo una posizione eretta.
"Vieni subito con me" dice Giorgio quando ormai Valerio si è allontanato.
"Perché?"
"Dobbiamo fare quattro chiacchiere, vieni"
"Con te non vengo proprio da nessuna parte"
"Ah no? Mi costringi ad usare la forza"
"Lasciami stare" dico prendendomi la testa fra le mani.
"Ti aspetto fuori, muoviti"
Giorgio esce fuori ma non lo seguo, devo prima calmarmi. Aspetterà.
Valerio torna con l'acqua ed io la butto giù velocemente. L'ultima cosa che avrei voluto che succedesse era questa. Sentirmi male davanti al mio ragazzo, che ovviamente si sarà preoccupato. Non deve accadere più.
"Ti senti meglio?" mi chiede lui.
"Sì, esco a prendere una boccata d'aria"
Vale annuisce e con le mie, ormai migliori amiche, stampelle mi avvio verso l'uscita del garage per andare da Giorgio.Ciao!
Come avete potuto notare i rapporti tra i due protagonisti sono sempre appesi a un filo. Jenny sta ancora male e mi sono informata, sono davvero questi i sintomi che ha una persona quando non assume abbastanza cibo. Cosa succederà fuori secondo voi? Fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto.
Ci sentiamo presto!
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Non Nasconderlo
Fanfiction"Ci sono dei momenti, dei secondi, degli attimi in cui la vita fa un po' meno schifo" Due compagni di classe che per anni non si sono mai scambiati una parola, si ritrovano, grazie all'impulsività di lei, a stringere un grande rapporto che li render...