Jenny's pov.
Giorgio fuma e guarda fuori dalla finestra, di certo sta pensando a qualcosa di importante, ma non saprei dire a cosa. Sembra totalmente immerso nei suoi pensieri e pare si sia scordato che in questa stanza ci sono anche io.
"E tu?" mi domanda all'improvviso sbuffando il fumo in aria.
È così bello quando fuma.
"Io cosa?"
"Che cosa faresti se io ti tradissi?"
Perché mi ha fatto questa domanda? Non so cosa dire. Alzo lo sguardo e fisso il soffitto aspettando che una risposta cada dal cielo.
"Ehm" porto i capelli dietro le orecchie "Non lo so, potrei dire una cosa adesso ma magari poi ne farei un'altra nel caso succedesse"
"Proveresti a perdonarmi?"
Ma perché queste domande? Comincio a preoccuparmi.
Sospiro e ancora una volta rifletto per trovare una risposta.
"Sì" gli rivolgo lo sguardo sperando di trovare le risposte alle mie domande nei suoi occhi profondi.
"Faresti bene. Anche io ci proverei. Non si nega mai una seconda possibilità"
Sono d'accordo con lui. Però forse vivendolo, un tradimento, cambierebbe le mie idee. Forse il dolore sarebbe così forte che nemmeno l'amore potrebbe sconfiggerlo, quindi nemmeno perdonandolo riuscirei mai a sentirmi meglio.
"Già" accenno un sorriso."Tu hai già mangiato?" chiedo a Giorgio alzandomi dal letto.
"No" risponde prendendo il cellulare e scorrendo tra la sua rubrica "Ordino delle pizze se vuoi"
"Sì certo"
Pochi minuti dopo arrivano le nostre tanto attese pizze. Giorgio corre giù per pagare e urla: "Mangiamo qui oppure le porto in camera tua?"
Immagino che non voglia mangiare con i miei genitori e poi papà non sa nemmeno che stiamo insieme. Credo proprio che sia arrivato il momento di farglielo sapere.
Magari un'altra volta eh.
"Sali, mangiamo qui" grido.
Gli sorrido non appena lo vedo entrare con i due cartoni di pizza e una birra in mano. Mi porge la pizza, gli faccio spazio sul letto incrociando le gambe e appoggio il cartone sulle mie cosce.
Mangiamo, ridiamo e scherziamo, parliamo di scuola, di come sto andando e se ho qualche materia sotto. La matematica è la mia peggior nemica e sto cercando di recuperare ma non riesco a prendere più di cinque. Forse è un blocco mentale. E non mio, ma di quella bastarda di professoressa che pare conosca i numeri da zero a cinque. Parliamo della sua musica, delle sue rime preferite e di come procede il lavoro. Ha pronti già due singoli, di cui uno si intitola Supereroi Falliti. Il titolo mi intriga molto, non vedo l'ora di ascoltarla.
Dopo aver finito di mangiare e aver discusso anche sulla situazione di Giulio e Giulia, Giorgio si alza e si sfila la maglietta. Riesco ad intravedere l'elastico delle sue mutande e alzando lo sguardo invece, noto la sua cresta scompigliata.
"Avevo caldo" si giustifica.
Eh, adesso pure io.
Rossa in viso, accenno un sorriso e mi alzo per poggiare i cartoni della pizza sulla scrivania.
Lui si avvicina e un instante dopo mi ritrovo con le spalle al muro. Con due dita mi alza il mento in modo che i nostri sguardi si incrocino. Abbassa la testa e si avventa sulle mie labbra, spostando entrambe le mani sui miei fianchi. Interrompe il bacio e avvicina la bocca al mio orecchio, sussurrando: "Ti va? Adesso?" porta una mano sotto la mia maglietta e stringe un seno.
A questo tocco un brivido mi scuote. Lo guardo negli occhi e percepisco un desiderio incontrollabile che mi dispiacerebbe non esaudire.
"Sì, mi va"
Mi rivolge un sorriso e mi prende in braccio. Mi lascia cadere sul letto e si sbottona i pantaloni. Mentre lo fa ne approfitto per spogliami velocemente. Lui sfila dalla tasca del pantalone un preservativo e se lo infila con un rapido movimento. Sarà la nostra seconda volta.
Si mette tra le mie gambe e mi penetra dolcemente. Una strana e piacevole sensazione mi travolge.
Le spinte si fanno man mano più forti e io mi avvinghio alle sue spalle.
"Gio" sussurro e successivamente mi mordo il labbro.
"Jen" sussurra a sua volta.
Spinge sempre più forte e credo di essere sull'orlo dell'orgasmo.
Mi dimeno avanti e indietro graffiandogli il petto.
"Mh, sì" mugolo.
"Sì, brava piccola" sussurra lui.
Chiudo gli occhi e mi abbandono al piacere. Subito dopo Giorgio mi stringe i fianchi e viene insieme a me.
Si rialza all'istante e si sfila il preservativo, lo annoda e lo infila in un pacchetto di fazzoletti. Lo fisso e mi infilo sotto le coperte. Mi rivolge lo sguardo e aggrotta le sopracciglia.
"Ma come? Sei già stanca?"
"Beh sì, comincia anche a farmi male la testa" ammetto. È stata una giornata lunga.
"Peccato"
Si siede sul letto a fianco a me e mi accarezza la testa.
"Dormi, io me ne torno a casa" sussurra prima di darmi un bacio sulla guancia.
Lo guardo e gli sorrido prima di afferrare il suo viso tra le mani e lasciargli un bacio sulla bocca.
"Ci vediamo domani e ti farò sapere riguardo a Giulio"
Annuisco e mi allungo per prendere il cellulare che si trova sul comodino. Scorro tra le notifiche per accertarmi che sia tutto okay, poi ritorno a guardare Giorgio.
"Ciao Gio" dico a bassa voce mentre lui si sta infilando la maglietta.
"A domani" dice chiudendosi la porta alle spalle.
Poco dopo mi addormento e i miei incubi ritornano. Quelle immagini, la confusione, i pianti, le urla.
Sempre lo stesso incubo, sempre la stessa sensazione che tutto andrà male.Hi!
Scusate il capitolo un po' sciatto ma non ho avevo tempo per scriverne uno dettagliato e con un buon contenuto. Ditemi se vi è piaciuto o se vi ha fatto cagare. Non l'ho neanche ricontrollato quindi mi scuso per eventuali errori.
Comunque quanto sono carini Jen e Gio?
Okay basta, noi ci sentiamo lunedì con un nuovo capitolo!
A presto.
STAI LEGGENDO
Non Nasconderlo
Fanfiction"Ci sono dei momenti, dei secondi, degli attimi in cui la vita fa un po' meno schifo" Due compagni di classe che per anni non si sono mai scambiati una parola, si ritrovano, grazie all'impulsività di lei, a stringere un grande rapporto che li render...