38.

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Giorgio's pov.
Perché l'ho detto? Sì lo penso, ma non dovevo dirlo. Ora comincerà a fare domande su domande e non la biasimo. Non è normale essere gelosi ma allo stesso tempo non provare niente per lei.
Infatti, tu provi qualcosa per lei.
"Giorgio" sospira.
Quanto è bella.
"Non sono stata con Valerio, io..." si ferma, ma non intervengo "Sono ancora vergine" confessa.
Rimango basito da questa sua confessione. Com'è possibile che una ragazza bella come lei non abbia mai fatto sesso?
Sorrido al pensiero di poter essere io la sua prima volta, ma lo allontano ricordando che lei è qui di fronte a me. È imbarazzata e non dovrebbe. Non con me.
"Non hai fatto sesso con Valerio" le dico dandole un bacio sulla guancia.
Sono impulsivo, mi pento dopo di quello che faccio.
"No, ma..." arrossisce "Quello che hai detto prima..."
"Jenny, è la verità, quello che ho detto lo penso sul serio"
"Ma perché? Giorgio io non ce la faccio più"
"Non lo so Jen, ormai tengo a te, non vorrei ti facessero soffrire, io non lo so, davvero"
Abbassa la testa e sorride.
"Sono felice di questo, ma è la mia vita, e faccio quello che voglio" mi dice, e mi spezza quel cuore che pensavo fosse morto già anni fa.
"Hai ragione" le dico stringendo i pugni.
"Comunque Valerio è solo un amico" dice prima di andare via.
Mi sento più sollevato, anche se non del tutto.

Jenny's pov.
Sono felice che Giorgio tenga a me, ma se io e lui non siamo niente non può comportarsi in questo modo. Gli ho detto che sono ancora vergine ed è strano ma sono felice che lo sappia. Mentre cammino per tornare a casa mi ricordo che oggi tornano i miei genitori. Devo preparare qualcosa.
A passo svelto mi dirigo a casa e comincio a cucinare.
Mi fisso il braccialetto e sorrido: è bellissimo.
Se tutto fosse diverso. Se fossimo diversi.

"Siamo tornati" urla mio fratello entrando in casa.
"Ciao, stai bene?"
"Benissimo!" dice abbracciandomi. Litighiamo spesso perché lui è nel suo periodo adolescenziale Odio Tutti e io sono sempre stressata, però ci vogliamo bene. "Ti ho portato questo" continua porgendomi una scatolina.
La apro e subito capisco che è una calamita con la stampa del duomo di Milano.
"Ti piace?" chiede speranzoso.
"Sì, la adoro" dico riabbracciandolo.
Aiuto i miei a scaricare le valige e dopodiché ci sediamo a tavola.
"Com'è andata in casa da sola?" chiede mamma.
"Benissimo, me la sono cavata alla grande!"
"Perfetto, ti lasceremo da sola più spesso allora"
"Nessun problema"
"Tutto okay con il tuo amico?" domanda papà, e io mi strozzo con l'acqua.
"Sì"
Vedi papà ieri notte ho dormito da un amico e Giorgio è arrivato stamattina e l'ha preso a pugni. Ah sì, poi gli ho detto che sono ancora vergine. Tutto bene.
"Quando lo porti a mangiare qui?"
Ancora con 'sta storia? Non lo porterò mai.
"Non lo so papà, è molto impegnato"
Finiamo di pranzare e i miei vanno a riposare, mentre io vado da Chiara per passare un po' di tempo con lei.  Più tardi ho intenzione di passare anche da Valerio, giusto per vedere come sta.

"Jen, entra, c'è anche Giulia" dice Chiara.
Saliamo in camera sua e Giulia è stesa sul letto a fissare il soffitto. Era da tanto che non stavamo insieme noi tre da sole. Da quando i ragazzi si sono inseriti nel gruppo non abbiamo mai occasione di stare da sole a chiacchierare.
"Ciao Jen!" strilla Giulia appena mi vede, poi corre ad abbracciarmi.
"Mi dispiace se vi trascuro così tanto, è colpa di Giulio" ride, e noi ci uniamo a lei.
Mi sono mancate.
"Raga pensavo di uscire domani sera, voglio portare Valerio, dovrebbe distrarsi e smettere di pensare a Rebecca" propongo.
"Jen ma domani è domenica, se torniamo tardi chi cazzo si alza per andare a scuola?" mi fa notare Giulia. Effettivamente ha ragione, io non posso saltare ancora scuola.
"Bene, allora stasera!" dice Chiara saltellando.
"Stasera? Sei pazza? Devo preparami"
"Ti presto qualcosa, anche a te Giulia, forza scegliete quello che volete"
Per fortuna siamo tutte e tre abbastanza magre e basse, ci siamo scelte bene.
"Hai intenzione di invitare anche Gio?" mi chiede Giulia.
"Veramente no, è che ha litigato con Valerio e non vorrei..." mi interrompe.
"Litigato? Perché?"
Non mi resta che raccontare tutto alle mie migliori amiche.
"Non ci credo! Come hai potuto dirgli che sei vergine! Sei pazza" strilla Chiara.
"Mi sembrava giusto dirglielo visto che non smetteva di urlarmi in faccia Hai scopato con Valerio, sei andata a letto con lui"
"Vabbè, cominciamo a prepararci, Tommi non lo chiamo altrimenti spiffera tutto a Giorgio e non mi sembra il caso" dice Chiara.
"Sì hai ragione, ma chiama qualcun altro" le dico.
"No, preferisco di no. Tu chiama Valerio, e tu Giulia chiama Giulio"
Mi allontano per chiamarlo e dopo vari squilli finalmente mi risponde.
All'inizio era contrario ma sono riuscita a convincerlo. Verrà a casa di Chiara fra un'ora.
Comincio a truccarmi disegnando una riga di eye-liner e mettendo il mascara che puntualmente mi finisce su tutto l'occhio, subito dopo indosso una canotta abbastanza sportiva di Chiara e sono pronta.
"Jen sei così noiosa, metti un vestito, ne ho tantissimi"
"Chiara non cominciare, lo sai che non mi piacciono i vestiti! Mi sembri Giorgio"
Possibile che pensi solo a lui? Chissà cosa starà facendo ora.
"Ho chiamato Giulio e gli ho detto di non dire nulla a Giorgio, gli ho anche detto che c'è Vale, e mi ha giurato che terrà la bocca chiusa"
"Okay"

Valerio e Giulio sono arrivati. Io e Chiara saliamo in auto con Vale, mentre i due fidanzatini se ne stanno per conto loro nell'auto di Giulio.
"Buonasera ragazze,siete bellissime" Valerio ci fa arrossire.
Non me lo ricordavo così dolce.
"Grazie, anche tu" dico allacciando la cintura.

Ci mettiamo un po' per arrivare in discoteca, c'era molto traffico. Mentre i ragazzi sono a ballare io e Valerio siamo seduti su quei divanetti neri a parlare. Pare che stia meglio.
"Ti prendo da bere?"
"No grazie Vale"
Nemmeno il tempo di rifiutare che Valerio è tornato con in mano un bicchiere di birra. Alzo le mani in segno di resa e lui sorride.
"Come ti senti?" gli chiedo mentre sorseggio la mia birra.
"Bene, non mi va di stare male per lei, non se lo merita"
"Hai capito finalmente"
"Andiamo in terrazza? Si sta meglio" propone poggiando la sua birra sul tavolino.
"Okay"
Saliamo in terrazza e restiamo per un po' in silenzio a guardare il cielo.
"Come facevi a sapere di questa terrazza?" gli chiedo dopo un po'.
"Quando venivo qui ci salivo sempre con..." si ferma e sorride, poi si volta verso di me.
"Ho capito" dico sorridendogli a mia volta "Mi dispiace per tutto quello che è successo" continuo abbassando la testa.
"Passerà, già mi sento meglio, davvero" dice, poi mi tira a se e mi fissa dritto negli occhi, sento il suo respiro sul mio viso. Si avvicina sempre di più fino a che non annulla completamente le distanze.
Non si ferma, non mi fermo. Mette le sue mani sui miei fianchi ed è in quel momento che mi allontano.
"Ne parliamo domani?" mi chiede sempre con quel sorriso stampato in faccia.
"Sì" poi scendo e ritorno nella sala, lasciandolo da solo.
Sono confusa, io sono convinta di amare Giorgio, ma non potrò aspettarlo per sempre.
Con lo sguardo cerco le ragazze e le ritrovo al bancone a bere. Giulio non c'è.
"Ragazze, dov'è Giulio?" urlo per farmi sentire.
"Ha detto che usciva a farsi una canna" risponde Giulia.
"Okay, quando torniamo a casa?"
"Ma siamo appena arrivate" si lamenta Chiara.
"Jen, se vuoi possiamo andare" Valerio comprare davanti a noi. 
Lo guardo con un pizzico di preoccupazione e un pizzico di tristezza.
"Vai Jen, accompagniamo noi Chiara a casa" dice Giulia spingendomi.
"Va bene"
Usciamo da quel locale, io e Valerio ci guardiamo e ho come l'impressione che voglia dirmi qualcosa. Lui ritorna a guardare avanti mentre io continuo a guardarlo come per incitarlo a parlare. Niente.
L'aria è molto fresca e comincio a tremare. Non mi porto mai la giacca. Comincio a sfregarmi le braccia e a camminare a passo più svelto.
"Secondo te è troppo presto?" finalmente Valerio parla.
"Presto per cosa?"
"Per noi due"
Vuole dire per stare insieme? Sì, certamente.
"Noi due...insieme?"
"Sì"
Alzo le spalle. Non so cosa dirgli. Non mi va di essere schietta, in fondo deve ancora riprendersi e mi sembra strano che voglia stare con me dato che fino a poco fa stava malissimo per Rebecca. Che voglia provare a dimenticarla?
"Vuoi stare con me per dimenticare Rebecca?" sussurro.
"No!"
Invece sì.
"Io non voglio dimenticarla" continua sospirando.
"Non ti capisco"
"La ricorderò per sempre, ma voglio ricominciare con te"

Non NasconderloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora