Giorgio's pov.
È mattina presto e stanotte non ho dormito per niente. Mi sono chiuso in me stesso a rimuginare su tutto e non mi sono reso conto che ho passato la notte in bianco.
Oggi devo vedere Giulio, abbiamo da registrare un po' di pezzi ma per prima cosa parlerò con lui di quello che è successo.
Mi alzo dal letto e mi trascino in cucina, dove mi preparo un caffè forte per risvegliarmi dal mio stato di trance.
Mi fumo una sigaretta, poi un'altra, finché non finisco il pacchetto.
Mi sento sempre più lontano da Jenny, ogni giorno che passa e sempre più vicino a ricadere nel vortice della depressione.
Scuoto subito la testa per abbandonare questi pensieri che mi tormentano da stanotte e mi dirigo verso casa di Giulio.
Mi sto presentando a casa sua con mezz'ora d'anticipo ma non penso che sia un problema. Devo parlare con lui, devo sfogarmi o finirò per farlo con altro."Brò, come mai in anticipo?" mi chiede Giulio rivolgendomi un sorriso e spostandosi per farmi passare.
"Dobbiamo parlare"
"Aspetta, fammi indovinare: Jenny"
Alzo le mani e vado a sedermi sul divano in pelle.
"Okay, cos'è successo?"
Prendo un respiro profondo e prima di parlare ricollego i fatti.
"Mi ha detto che gli piaccio" dico arrivando dritto al punto.
La faccia di Giulio è a dir poco sconvolta. Nemmeno lui riesce a credere che Jenny si sia dichiarata.
"Sono senza parole, tu che le hai detto? Le hai detto che ti piace vero? Vi siete messi insieme"
"Che vuoi che le abbia detto, Giulio. Non me lo aspettavo, lei mi piace sì, ma sai come stanno le cose, non ho potuto confessarglielo"
Giulio mi guarda sempre più male finché non si alza dalla poltrona, che si trova di fronte al divano, e urla: "Tu sei davvero scemo Giorgio! Lei ti ha detto che gli piaci e tu non hai fatto niente? Ma che cazzo te ne frega di quello che succederà in futuro, pensa al presente! Pensa ad essere felice, almeno una volta!"
"Ma secondo te basta dirle che mi piace per far cambiare le cose? Lei sta insieme a Valerio e io... beh lo sai come sto messo io"
Giulio diventa sempre più rosso, si muove avanti e indietro e si scompiglia i capelli ricci con la mano.
"Tu hai permesso a Valerio di stare con Jenny! Tu! Ricordati che se la perderai, la colpa sarà tutta tua!"
Mi guarda quasi come se mi disprezzasse, mentre io mi prendo tutte le dolorose parole che sta sputando come se fossero dei pugnali.
"L'ho già persa"
"Giorgio, te lo giuro, non ti facevo così codardo!"
Io lo fisso incredulo.
"Giulio ma che cazzo dici?"
"Dico la verità brò, tu non hai le palle per dirle che ti piace"
Ora lo picchio, cristo.
"Ma che stai dicendo? Io lo faccio per lei! Perché le voglio così bene che non vorrei mai che soffrisse per colpa mia!" dico disperato.
"Giorgio, voi dovete stare insieme, il resto non importa" dice per poi dirigersi in cucina.
Lo seguo e continuo a parlare.
"Tu non capisci, cazzo, lo sai in che cazzo di casino sto! Tu faresti soffrire Giulia? Le faresti tanto male?" grido gesticolando e tirandolo per la maglia.
"Va bene, Gio, ho capito. Io non sono come te, io se mi trovassi nella tua situazione, sinceramente penserei al mio presente con lei, mi comporterei da egoista"
"E io non ce la faccio"
"Ma pensaci, se gli piaci significa che adesso sta soffrendo perché tu non ricambi, quindi che senso ha?"
Scuoto la testa.
"Non è la stessa cosa, si creerà una vita con Valerio e mi dimenticherà"
Giulio non parla più mi fissa per qualche secondo, poi si versa un bicchiere d'acqua.
"Chiudiamo il discorso. Che senso ha discuterne, tanto fai tutto di testa tua"
"Devi sostenermi Giulio, te ne prego"
"Non posso farlo, mi dispiace. Dovrai vedertela da solo, voglio bene a Jenny, e sono dalla sua parte, scusami" dice poggiando il bicchiere di vetro nel lavandino.
"Vuoi bene a Jenny? Giulio per me è difficile, te l'ho già detto"
"Lo so, ma fin quando non ti metterai in testa che tu e Jen dovete stare insieme, io non ci sarò"
"Mi stai dicendo che se non dico a Jen che mi piace mi lascerai ricadere in depressione e non mi aiuterai?"
Dopo aver pronunciato queste parole un brivido mi percorre la schiena. Fa sempre male parlare di questo anche perché ho passato due anni davvero terribili e poi pensare che è stato proprio lui ad aiutarmi e a farmi tornare a vivere. Ovvio, poi mi sono avvicinato a Jen.
"Esattamente. Adesso che ne dici se andiamo a registrare qualcosa? Basta perdere tempo"
Lo fisso leggermente di traverso. Mi ha detto delle cose bruttissime e fa come se non le avesse mai pronunciate.
"Non ti dispiace se me ne vado non è vero?"
"No, vattene pure"
"Bene, magari ci sentiamo domani quando sarò più lucido e calmo"
"Oh, certo. Sempre come vuoi tu"
"Basta per oggi. Ah se ti interessa, Jen è in ospedale, visto che le vuoi tanto bene, perché non vai a trovarla e mi lasci in pace?"
"Sì, ci vado subito" risponde facendo una smorfia.Mi chiudo la porta alle spalle e nello stesso tempo Giulia mi compare davanti.
"Ciao Gio"
Senza rivolgerle il saluto la sorpasso e mi avvio vero la macchina. Non mi importa adesso né di lei né del suo stupido ragazzo che tutto fa tranne che aiutarmi.
Per lui è tutto così semplice.Senza neppure accorgermene arrivo a casa. Volevo andare a trovare Jenny in ospedale ma per prima cosa devo davvero allontanarmi da lei una volta per tutte, e per seconda sicuramente avrei trovato lì Valerio e sarebbe sicuramente arrivato Giulio.
Vicino alla porta di casa mi ritrovo Chiara.
"Giorgio! Stavo proprio per bussare alla porta" mi rivolge un sorriso "Possiamo parlare?"
Anche io le rivolgo un sorriso tirato e poi annuisco.
"Scusami il disturbo"
"Non disturbi, avanti accomodati"
A quanto pare questa giornata non finirà mai.
"Sono stata in ospedale. Jenny mi ha detto tutto"Ciao!
In questo capitolo volevo mettere il parere di Giulio proprio perché è l'opposto di quello di Giorgio, quindi mi sembrava carino avere anche l'opinione di un amico. Amico che conosce la situazione di Giorgio ma la pensa in un altro modo. Voi chi appoggiate?
Fatemi sapere come sempre cosa ne pensate e basta, vi voglio bene.
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Non Nasconderlo
Fanfiction"Ci sono dei momenti, dei secondi, degli attimi in cui la vita fa un po' meno schifo" Due compagni di classe che per anni non si sono mai scambiati una parola, si ritrovano, grazie all'impulsività di lei, a stringere un grande rapporto che li render...