Jenny's pov.
Non sento e non vedo Giorgio da una settimana. Dovrebbe non importarmi dato che sto con Valerio e per giunta mi manda il cervello a puttane.
Con Vale invece ci siamo visti molto spesso, siamo usciti insieme e stiamo rafforzando il nostro rapporto, anche se oggi non l'ho sentito per niente. Gli ho mandato un sacco di messaggi ma non ha visualizzato.
"Jenny, esco a fare la spesa" dice mia madre. Alzo lo sguardo dal libro e le faccio cenno di approvazione con la testa.
"Porto via tuo fratello?"
"Non mi disturba, fai come vuoi" dico, e lei sospira.
"Speriamo, non picchiatevi"
Ma dico cosa siamo? Ho diciotto anni e lui quindici. Perché mai dovremmo picchiarci?
Nel giro di cinque minuti mi ritrovai di nuovo da sola, finché non mi arrivò una chiamata su Skype da parte di Valerio.
"Finalmente" dico appena apro la videochiamata.
"Scusami, oggi ho avuto un sacco di cose da fare, sto cercando un lavoro"
"Un lavoro?"
"Sì, ma vorrei vederti, magari ne parliamo meglio"
"E dove andiamo?"
"Andiamo a prenderci un panino al Mc"
Divento subito pallida. Quel luogo non mi piace, lo frequentano ogni sabato Francesca e le sue amiche, non voglio che mi vedano con Valerio, si avvicinerebbero e mi tormenterebbero la vita più di quanto non lo facciano già.
"Preferirei di no. Sai, lì la gente chiacchiera e mi da fastidio. Magari in settimana"
Da quello che vedo incrocia le braccia e alza il sopracciglio. Poi prende il cellulare e scrive qualcosa, lasciandomi così, ad aspettare una risposta.
Poco dopo posa il telefono sulla scrivania e torna a concentrarsi su di me. "Stavolta non te la darò vinta, non mi interessa se la gente chiacchiera" dice rivolgendomi un sorriso.
"Che palle"
"Preparati che passo a prenderti"
"Aspetta, sono a casa con mio fratello, mamma non c'è, devo stare con lui, mi dispiace non posso" dico velocemente e lui sorride scuotendo la testa.
"Lo sai che sei proprio buffa?"
"Scusa?"
"Tuo fratello ha quindici anni, andiamo"
Scuoto il capo.
"Mamma non vuole, perché non vieni qua? Te lo preparo io un panino"
"Non sarebbe una cattiva idea, tu aspettami, ma non ti assicuro niente"
Rido, poi mi schiarisco la voce e parlo. "Non darmi buca"
Mi sorride e chiude la videochiamata.
Riordino la camera e avviso mio fratello che sarebbe venuto Valerio. Ha un buon rapporto con lui, ogni tanto giocano anche a calcio insieme -anche se Valerio è un po' una frana-. I miei genitori invece non sembrano tanto convinti, non me lo
dicono, ma si capisce da come lo guardano.
"Posso rimanere con voi? Mi annoio" dice mio fratello.
"No, mi deve parlare di cose importanti, non insistere"
"Oppure dovete fare cose importanti?" mi rivolge uno sguardo abbastanza perverso, io scuoto subito la testa.
"Ma che ti viene in mente!"
Mi fa la linguaccia, poi ritorna in camera. È un bel ragazzo mio fratello però, e non lo dico perché sono sua sorella. Ha un fisico troppo scolpito per la sua età ed è molto alto.
Sento bussare alla porta e vado ad aprire, nascondendo la mia contentezza. Ho sempre sostenuto che mi diverto insieme a lui.
"Ehi" non è Valerio. È Giorgio.
Cazzo, cazzo, cazzo.
"Che vuoi?" chiedo infastidita.
Lui alza gli occhi al cielo e irrompe in casa, come suo solito fare diciamo.
"Mi annoiavo" spiega.
"E a me che importa? Sto aspettando Valerio, per favore, tornatene a casa"
"Davvero? Perfetto" mi risponde con strafottenza.
Quando fa così non lo sopporto.
Non lo sopporto mai. Però mi piace.
"Vattene" dico, non voglio stare insieme a lui e a Vale, sarebbe un incubo, preferisco il Mc mille volte.
"Non ci sperare" dice facendo un sorrisetto che mi fa irritare ancora di più.
"Non mi costringere a cacciarti"
"Perché adesso che cosa stai facendo?"
Lo spingo verso la porta ma non riesco a spostarlo. Sono troppo debole. Lo guardo, arrabbiata.
"Tanto rimango" dice, io corro in camera. Mi guardo alle spalle per accertarmi che non ci sia poi mi cambio la canotta indossando una felpa pesante. Non ho freddo, mi vergogno perché il mio fisico non mi piace.
"Eccomi" dico scendendo le scale.
"Perché ti sei cambiata? Stavi benissimo con quella canottiera bianca"
"Vaffanculo" urlo.
Resto immobile vedendo Valerio sulla porta che era rimasta aperta.
"Ciao" dice, io sorrido e ricambio il saluto.
Indossa anche oggi gli skinny e una maglia aderente bianca.
"Abbiamo compagnia a quanto vedo" dice indicando Giorgio.
"Ehm, stava andando via" sto andando in paranoia.
"Davvero?" dice Giorgio, io gli rivolgo un occhiata di fuoco, ma lui continua a parlare "Rimango con voi dato che non so cosa fare"
"No, ehm trovati qualcosa da fare ma vattene" dico allontanandomi da lui.
Mi guarda di traverso.
"E perché?"
"Perché sì"
Porto lo sguardo su Valerio che ci guarda, confuso. Che casino. Cosa faccio adesso?
"Che vuoi tu?" Giorgio si rivolge a Vale.
"Niente" dice "Ma non mi sembra il caso che tu..."
"Che io?"
"Che tu rimanga" conclude, poi mi fissa e si rivolge a me "Ho fame, allora questo panino?"
"Lo faccio subito"
Faccio per andare verso la cucina ma entrambi mi fissano.
"Che c'è?" chiedo.
"Ti stavamo guardando solamente" dice Gio.
"Mah"
"Anche se in realtà dovrei guardarti solo io" Valerio si avvicina e io resto immobile e quando è vicinissimo a me mi accarezza le labbra con il dito.
"Mi sono mancate" sussurra, ma penso che Giorgio abbia sentito comunque.
Voglio morire.
"Sì, dopo"
Aggrotta la fronte notando il mio disagio, poi scoppia a ridere.
Se solo sapesse che le mie labbra hanno provato le più belle sensazioni solo assaporando quelle di Giorgio.
Mi allontano e vado a preparare i panini. Ne faccio uno anche per Giorgio, solo per non essere maleducata, gli riscaldo sulla piastra e poi li porto ai ragazzi.
Stanno parlando molto amichevolmente di... calcio.
"Scusatemi, ecco i vostri panini"
"Vi lascio soli" dice finalmente Giorgio "Ci vediamo in giro" continua, poi va via.
"Sta bene?" chiedo a Valerio quando sono sicura che non possa sentirmi.
"Penso che abbia semplicemente capito che non può starti sempre appiccicato"
Io aggrotto la fronte, non mi fido. Loro due hanno parlato.
"Avete parlato?"
Scuote la testa e poi dice: "Lascia stare dai"
"Mh" faccio, lui mi abbraccia e mi lascia un bacio sulla fronte. Sono ormai seduta vicino a lui, sul divano.
"Non lo mangi il mio panino? Stavi tanto rompendo le palle"
"Hai ragione, scusa"
Scioglie l'abbraccio e morde il panino.
Vado in cucina a sistemare mentre lui mangia e guarda la tv.
Sembriamo una coppia di sposini. Quanto schifo.
Ogni tanto sbircio dalla cucina per osservarlo, ha un fisico perfetto e mi chiedo come possa essermi innamorata di uno come Giorgio e non di uno come Valerio.
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Non Nasconderlo
Fanfiction"Ci sono dei momenti, dei secondi, degli attimi in cui la vita fa un po' meno schifo" Due compagni di classe che per anni non si sono mai scambiati una parola, si ritrovano, grazie all'impulsività di lei, a stringere un grande rapporto che li render...