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Giorgio's pov.
Mi sento davvero bene. Ora Valerio sarà incazzato con lei e la lascerà, finalmente. Stanno insieme da circa dieci giorni ma già non sopportavo vederli insieme. È più forte di me. La settimana scorsa avevo chiesto a Jen di non dirgli nulla, e invece poi l'ho fatto io.
Sono un incoerente del cazzo ma vado bene così.
Mi aspetto Jen oppure Valerio sotto casa mia che urlano come dei pazzi. Valerio per darmi qualche cazzotto e Jen vabbè si sa, per fare la bambina e strillarmi contro.
Quanto non la sopporto e quanto la voglio.
Ho parlato con Giulio qualche giorno fa, è l'unico con cui posso farlo ma non mi aiuta per niente.
Mi ha detto che più continuo a fare cazzate più Jen non potrà vedermi e così la perderò per davvero.
Forse voglio perderla.
Se si allontana da me starei molto meglio, immagino.

"Ferrario"
Jenny è sulla porta di casa, incazzata come una bestia, ma sempre dannatamente bella.
"Avevamo un appuntamento?"
"No" dice prima di entrare e buttare la sua borsa sul divano.
"Perché sei venuta?" domando, anche se so benissimo la risposta.
"Per dirti che non ha funzionato. Sai, io e Vale abbiamo parlato moltissimo quando sei andato via e abbiamo deciso che continueremo a stare insieme, perché ci vogliamo bene e nessuno dei due vuole perdere l'altro" mi guarda soddisfatta.
"Interessante, e a me cosa dovrebbe importare? Buon per voi"
"Per favore! Non fare lo scemo"
"Abbassa il tono e parlami come si deve, sinceramente non mi importa un cazzo della vostra storiella d'amore"
"Certo, per questo hai detto a Valerio che ci siamo baciati! Volevi mandare tutto a puttane!" mentre pronuncia queste parole chiude i pugni e per la prima volta, penso che sia davvero arrabbiata.
"Calmati, non volevo mandare niente a puttane, mi è venuto così" mento.
"Non ti credo Giorgio!"
"E non credermi!"
"Vaffanculo" urla, io scoppio a ridere.
"Sei orribile"
"Ma davvero?"
"Mi stai torturando, cazzo. Giorgio tu mi stai rovinando la vita e non te ne rendi conto"
"Finiscila, non esagerare"
"Mi stai facendo diventare matta"
"Abbassa quella voce"
"No! Non abbasso la voce, tutti devono sentire quello che ho da dire. Mi stai rovinando la vita!" ripete alzando sempre di più la voce.
"Senti, ho da fare, meglio che te ne vai dal tuo ragazzo"
Inizia a tremare, ha troppa rabbia in corpo.
"Sì, sarebbe molto meglio" dice, poi si blocca.
"Jen, ti senti bene?"
È diventata pallida, comincio a preoccuparmi sul serio.
"Sì" mente, ne sono sicuro "Sono solo un po' debole" aggiunge.
Le afferro il polso delicatamente e la porto sul divano.
"Siediti. Ti porto un po' di acqua e zucchero"
Faccio per andare in cucina ma mi ferma con un secco No.
"Me ne vado" dice poi.
"Guarda come stai, potrebbe capitarti qualcosa"
Mi sorride e afferra la sua borsa.
"Non mi succederà niente"
Sono sicuro che sta cercando di mantenere la calma, ho una paura tremenda che le accada qualcosa ma non voglio insistere.
"Va bene" dico.
"Vado da Valerio, che mi aspetta"
"Sì, vai"
"Non finisce così Giorgio, dobbiamo mettere in chiaro un paio di cose"
Chiude la porta alle sue spalle e io mi lascio andare sulla poltrona. In questo periodo la vedo sempre molto pallida, preoccupata, nervosa. Forse sono tutte paranoie mie.
Faccio sempre cazzate, poi quella che ci rimette è lei.
Non le dico quello che provo per non farla soffrire in futuro però intanto riesco a farla soffrire anche in questo modo, adesso.
Devo lasciarla in pace e farle vivere la sua vita.
In realtà non vuoi.
Ma devo farlo.

Sono preoccupato. Ormai è andata via da più di due ore, meglio accertarsi che stia bene.

Giorgio: Come stai?

Jenny: Bene, grazie

Giorgio: Quando vuoi parlarmi? Ti giuro che faccio il serio

Jenny: Quando vorrò parlarti te lo dirò

Si capisce anche attraverso un messaggio che è infuriata. Stavolta l'ho fatta proprio grossa.

Giorgio: Okay

Jenny's pov.
"Dio, ora si preoccupa pure" penso ad alta voce.
Vicino a me c'è Valerio a cui ho raccontato tutto e ho appena lasciato il cellulare sulla scrivania. Non voglio pensare a lui, voglio concentrarmi su Valerio.
"Se ti sei sentita male davanti ai suoi occhi è più che normale, in fondo ti vuole bene, sei sua amica"
Non lo sta difendendo vero? Dopo quello che ha fatto.
"Sei troppo buono"
Fa una smorfia e poi parla. "No, sono ancora incazzato ma comunque è normale che si sia preoccupato"
Lo bacio, lasciandolo di sasso per un momento. È appena scattato qualcosa nel mio cervello che non mi consente di pensare lucidamente. Valerio mi stringe forte tra le sue muscolose braccia come se avesse bisogno di quel contatto poi si allontana dalla mia bocca.
"Perché ti sei fermato?" domando.
"Per prendere il respiro"
"Okay, l'hai preso"
Prima che io possa nuovamente baciarlo mi scosta una ciocca di capelli e mi accarezza il viso.
"Sei bellissima"
"Grazie, anche tu" mi limito a dire.
Ritorna a baciarmi e questa volta cerca di sfilarmi la maglietta ma lo fermo.
"Vale"
"Non sei pronta, lo capisco"
"No, senti" prendo un respiro profondo "Sono ancora vergine, io..."
Mi fissa sconvolto per qualche secondo.
"Okay ehm non mi sono mai ritrovato in una situazione del genere, capisco che tu abbia paura..."
"Non ho paura"
"E allora?"
"Volevo solo fartelo sapere"
Mi attira a sè baciandomi con passione.
"Ti voglio" mugola, poi intrufola la sua lingua tra le mie labbra, cercando la mia.
Si inginocchia sul letto sfilando la camicia e senza pensarci due volte faccio la stessa cosa. Si avvicina per slacciarmi il reggiseno e dopo averlo fatto mi lascia piccoli baci dappertutto. Mi tira giù i pantaloni, mi fissa le gambe e poi torna a guardami in faccia.
"Davvero, sei bellissima"
Non gli rispondo. Mi sfila gli slip e bacia l'interno delle cosce mentre io mi lascio andare e mi abbandono al piacere.
"Non fare così o mi costringi a farti male, è la tua prima volta, non vorrei farlo violentemente" ridacchia.
Porto le mani sui suoi capelli, tirandoli per fare in modo che si spostasse verso la parte più delicata.
"Sì, cazzo, aspetta" grida.
Apre ancora di più le mie gambe e infila la testa fra le mie cosce.
Non lo so cosa sto facendo, mi sto lasciando andare finalmente.
Sento la lingua di Valerio penetrarmi al che grido e affondo la testa nel cuscino.
"Dio"
Valerio si solleva e porta la sua bocca sulla mia.
"Perché? Torna lì" gli dico disperata.
Si sostiene con le braccia, mi sorride e dice: "Fai ridere"
Gli ordino di non fermarsi e lui non lo fa mentre io mi dimeno a ritmo abbandonandomi, ancora una volta, al piacere.
Intreccio le mie dita nei suoi capelli, schiaccio la sua testa contro il mio sesso e comincio a tremare.
Arrivata al limite urlo e alzo la schiena. Valerio mi sorride e mentre ancora fremo, mi dice: "Ora posso scoparti?"
Gli faccio di sì con la testa e non perde tempo a sfilarsi i boxer. Dalla tasca del pantalone tira fuori un preservativo e lo infila velocemente.
"Faccio piano, okay? Non aver paura"
Non riesco a parlare, resto muta.
Si mette tra le mie gambe e delicatamente introduce il suo pene nel mio sesso. Il dolore è atroce, mi viene quasi da piangere, però mi trattengo e lascio che Valerio mi penetri.
"Brava, resta calma e rilassati"
Mi penetra più volte e il dolore diminuisce lasciando spazio al piacere che cresce a dismisura.
Poco dopo Valerio emette uno strano verso e si ferma.
Il tempo di riprenderci e il ragazzo si stende a fianco a me non prima di avermi dato un bacio sulla fronte.
"Per essere la tua prima volta devo dire che sei stata molto brava!"
Abbastanza sconvolta dalla sua considerazione, abbasso la testa e sussurro: "Lo spero"
Valerio annuisce e dopo avermi dato un bacio sulla guancia dice: "Dovremmo cambiare le lenzuola"
Sbarro gli occhi e mi alzo dal letto. C'è una grande macchia di sangue.

Ci rivestiamo e insieme cambiamo le lenzuola del mio letto e laviamo a mano quelle sporche, tutto questo in meno di venti minuti.
I miei genitori ritornano poco dopo e ovviamente non sapranno mai nulla di quello che è successo. Ceniamo insieme e verso tarda sera Valerio va via.

Ciaoo!
Mi dispiace di avervi fatto aspettare tanto ma ho avuto parecchio da fare. È ricominciata la scuola, ma non vi dico con certezza che i capitoli ritorneranno ad essere uno alla settimana. Per ora cercherò di pubblicarne almeno due.
Tornando alla storia volevo sapere come avete preso il fatto che Jen si sia lasciata andare proprio con Valerio e una cosa importante: ho cercato di rimanere sul "vago" nella descrizione almeno per la prima volta. Fatemi sapere se preferite i "dettagli" -lo so è strano da dire- oppure che io salti queste parti o boh, proponete.
Detto ciò vi lascio, vi auguro un buon rientro a scuola e come dice Luca: studiate poco che fa male.

Non NasconderloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora