Me ne sono andata dalla festa non solo perché mi stavo annoiando, ma anche per trovare Giorgio e cercare di risolvere la situazione. Avrà sicuramente la macchina e io sono a piedi ma nonostante questo mi guardo in giro, senza risultato: non lo vedo. Passo allora al piano B: andare a casa sua.
Comincio a camminare nel cuore della notte per le strade di Roma, non ho paura di camminare da sola a quest'ora, lo faccio sempre.
Arrivata sotto la porta di casa sua penso a quello che dovrò dirgli per scusarmi ma ci ragiono meglio e arrivo alla conclusione che dirò quello che mi viene in mente quando sarò di fronte a lui. Sempre se mi viene in mente qualcosa.
Busso diverse volte ma non apre. Eppure la sua macchina è qui fuori. Dopo aver aspettato altri cinque minuti la fuori, me ne torno a casa.È appena suonata la campanella che ha annunciato la fine della pausa.
"Buongiorno ragazzi, ricordate che domani vi aspetta il compito di storia" dice la prof.
Ripenso a quando io e Giorgio la prendevamo in giro perché esagera col fondotinta e perché mette il rossetto sui denti, mi scappa un sorriso. Ricordo quando quei due malati animavano questa lezione, dato che la prof, quando spiega, si addormenta prima di noi. Mi mancano, non è più la stessa cosa.
"Jenny, sai niente di storia?" sussurra Chiara interrompendo i miei tristi pensieri.
"No" dico.Anche stanotte non riesco a dormire, mia madre mi ha chiamata: hanno operato mio fratello e per fortuna è andato tutto bene, ora faranno altri quattro giorni a Milano per visitarla e poi torneranno a casa. Ammetto che mi mancano molto, solamente che il mio pensiero va sempre e solo
su Giorgio, oggi non l'ho visto e voglio chiedergli scusa anche se so che non dovrei.Giorgio's pov.
Questa notte non ho chiuso occhio ma devo alzarmi e andare da Giulio per registrare. Non posso stare qui a morire per una ragazza di cui nemmeno mi importa, quello che davvero mi interessa è il rap."Brò" saluto Giulio e mi accomodo sul divano.
"Allora, ne vogliamo parlare?" domanda Giulio incrociando le braccia.
"Parlare di cosa?"
"Di Jenny magari?"
"Non ho niente da dire"
"No? Si vede che ti piace Gio"
"Oh ma che cazzo dici?" sbotto alzandomi dal divano.
"La verità"
"Non mi piace quella"
"Sì vede da come la guardi che ti piace"
"La guardo come guardo te e come guardo tutti"
"Sì, con la differenza che quando guardi lei i tuoi occhi si illuminano"
"Brò tu stai fatto"
"Non puoi continuare a fingere"
"Non sto fingendo!"
"Guarda che quella è cotta di te"
"Ma vah"
"Gli piaci da 'na vita Gio"
"Non sono venuto qui a parlare di lei, voglio lavorare"
"Va bene andiamo a lavorare ma non ti lamentare se quando ti accorgerai di amarla sarà troppo tardi"
"Amarla?" rido.
"Già" risponde serio.
"L'unica cosa che amo è il rap Giulio, dovresti saperlo"
"Sì sì, come vuoi" dice "Ma stai attento che la perdi"Jenny's pov.
Esco da scuola correndo come una pazza verso la stazione, oggi perdo il treno, cazzo.
"Jenny" una voce che conosco fin troppo mi fa fermare.
"Che c'è Gio? Sto perdendo il treno"
"Sto con la macchina" dice allungando la mano.
"Okay andiamo""Sono venuto perché..." si ferma "In realtà non lo so perché"
"Giorgio ti volevo chiedere scusa per quello che è successo alla festa, non volevo farti incazzare"
"Tranquilla, non mi sono incazzato"
"Menomale" tiro un sospiro di sollievo "Come va con la tua musica?"
"Bene, tu con la scuola?"
Che argomento interessante.
"Bene, non vedo l'ora che finisca però"
"Ancora un altro anno e potrai goderti la vita" sorride.
"Già"
"Hai molto da studiare oggi?"
"No, o forse sì, ma non mi importa"
"Se vuoi ci vediamo e ti faccio leggere un po' dei miei pezzi" dice a bassa voce.
"Sarebbe fantastico!"Arrivata a casa riposo gli occhi per mezz'ora, poi mi preparo per andare da Giorgio. Sono curiosa di sentire i suoi pezzi, e anche se non si sa cosa sono per lui mi fa piacere che condivida con me i suoi lavori. Ammetto di essere un po' nervosa, se il pezzo mi fa schifo come glielo dico? Ma non mi farà schifo, io adoro come scrive!
Giorgio: Ti muovi?
Jenny: No
Giorgio: Non ti faccio leggere nulla
Jenny: Bastardo, sto arrivando
Cammino a passo veloce. Per arrivare da Giorgio con la macchina ci vogliono solo tre minuti, ed è in questi momenti che desidero fortemente una macchina, dovrò cominciare la scuola guida.
"Ce l'hai fatta" dice appena apre la porta.
"Ti ricordo che io non ho né la patente, né tantomeno una macchina"
"Accomodati, vado a prendere il quadernetto"
Mi ritorna in mente il giorno del mio compleanno, e il regalo che mi
ha fatto Giorgio. Quell'agenda è sempre sopra il mio comodino e quando non riesco a dormire la sfoglio sempre.
"Eccomi"
"Sono pronta"
"Volevo farti leggere un pezzo in particolare"
"Okay"
Apre il quaderno e sfoglia le pagine, sono proprio come quelle della sua vecchia agenda, piene di scarabocchi, piene di poesie.Ti ho portata in alto credendo di saper volare, mentre precipitiamo me ne pento.
Vorrei poter fermare il tempo, so che ti piacciono le foto, vorrei poter colmare il vuoto dentro [...]"È bellissima" sorrido.
"Pensavo a te quando l'ho scritta"
Rimango in silenzio, senza fiato.
Veniamo interrotti da qualcuno che non si da pace e vuole entrare in casa.
"Chi è?" domanda Giorgio dal citofono "Salite" dice poi.
Valerio e Rebecca.
"Ciao ragazzi" corro ad abbracciarli.
"Jenny, come stai?" chiede Reb sciogliendo l'abbraccio.
"Bene, voi?"
"Bene bene, stiamo tornando a vivere qui" dice entusiasta Rebecca.
"Nella nostra assenza sono successe un po' di cose vedo, dovete dirci qualcosa?" chiede Valerio con aria divertita.
"No" rispondiamo io e Giorgio insieme "Ah sì, Giulio ha trovato ragazza" dico poi.
"Fantastico, e tu Gio?"
Valerio taci.
"No, mi sto concentrando su cose più importanti" risponde infastidito.
"Tipo?"
"Tipo scrivere"
"Oh che ne dite se usciamo un po'? Andiamo a prendere qualcosa da bere" suggerisce Rebecca.
"Sono occupato adesso, facciamo stasera" risponde Gio.
"A stasera allora" Rebecca e Valerio vanno via ed ecco che ritorna l'imbarazzo tra me e Giorgio.
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Non Nasconderlo
Fanfic"Ci sono dei momenti, dei secondi, degli attimi in cui la vita fa un po' meno schifo" Due compagni di classe che per anni non si sono mai scambiati una parola, si ritrovano, grazie all'impulsività di lei, a stringere un grande rapporto che li render...