69.

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Jenny's pov.
Sono dieci fottutissimi giorni che non vedo Giorgio. Non mi ha scritto, non mi ha chiamata, non si è fatto vivo e mi manca un sacco.
Ho pensato tantissimo sul da farsi ma non sono ancora arrivata ad una conclusione. Non so che cazzo fare.
Lo amo, lo amo con tutta me stessa ma ha davvero trattata di merda. Non voglio che si ripeta e anche se me lo ha giurato, la paura che possa reagire ancora così, se non peggio, mi tormenta.
Ho chiesto consiglio a Chiara e mi ha detto esplicitamente di non tornare più con lui ma ho bisogno di parlare con Giulio. Mi ha sempre ascoltata e sono sicura che saprà dirmi cosa devo fare.
Esco di casa con un po' di ansia e vado da Giulio.

Cerco di ricollegare tutto per raccontargli quello che è successo anche se credo che Giorgio abbia già parlato con lui.
Mentre cammino penso a tutto quello che è successo in questi quattro mesi.
Sembra passata una vita.
Aumento l'andatura e arrivo a casa del mio amico in meno di mezz'ora.
Busso, ma nessuno viene ad aprirmi. Suono il campanello e dopo due minuti, finalmente mi apre la porta.
"Oh ma chi è?" sento mentre entro in casa.
Davanti mi compare Giorgio con una bottiglia di birra in una mano e una canna nell'altra con la cresta scompigliata e le occhiaie che arrivano sotto i piedi.
Il cuore mi martella nel petto. Sono passati dieci giorni dall'ultima volta che l'ho visto e sembra un'altra persona.
Resto immobile stringendo le spalle e trattenendo il respiro. Faccio un passo indietro quando lui ne fa uno in avanti.
"Ti prego, non voglio farti del male"
So che non vuole farmi del male ma ormai è un gesto spontaneo che compio quando si avvicina e fa davvero schifo. Fa schifo stare così.
Lascia la birra sul tavolo e mi blocca un polso in una stretta abbastanza ferrea ma che non mi causa dolore.
"Mi sei mancata tantissimo"
I suoi occhi diventano lucidi all'istante e senza pensarci lascia cadere la testa sulla mia spalla.
Sto male. Mi fa male vederlo così e mi fa male credere che la stessa persona che mi riempie di attenzioni e mi fa stare bene sia anche in grado di farmi del male.
Forse non è davvero la stessa persona.
"Non ce la faccio senza di te" sussurra.
Mi limito ad accarezzargli la spalla. Vorrei piangere, ma provo a trattenermi.
"Hai sentito?" chiede non ricevendo risposta.
"Sì, ho sentito Giorgio"
"Dimmi qualcosa" ritorna in posizione eretta e si passa una mano fra i capelli.
"Ti dico che questa situazione non mi piace per niente" e mi mordo il labbro.
"Non mi provocare torturandoti il labbro" dice aspirando la sua canna ma non lo ascolto e continuo a farmi male da sola.
"Quindi?" chiede.
Abbasso la testa e sospiro.
"Quindi son venuta qui per parlare con Giulio e cercare di capire cosa fare"
Mi ricordo improvvisamente che il mio amico è proprio vicino a noi e ha osservato tutta la scena.
"Sono molto confusa" dico a voce alta.
"Vuoi parlare da sola con lui?"  chiede sbuffandomi il fumo in faccia.
Cazzo, sa quanto odio quando lo fa.
"Sì" dico.
Giorgio fa scivolare una mano sul mio fianco, strappandomi un sorriso involontario, ma poi si allontana all'istante e se ne va in un'altra stanza.

"Giulio, non so che cosa fare"
Mi metto le mani in testa e sospiro. Lui fa un passo in avanti poggiando la sua mano sulla mia spalla.
"Non so cosa dirti Jenny, devi far passare il tempo e vedere cosa succede"
Gli sorrido. "Lui sta così male"
Si allontana per andare a prendere qualcosa, poi ritorna da me.
"Questo è tutto quello che ha scritto in questi giorni"
Giulio mi porge un mucchio di fogli che guardo velocemente senza concentrarmi sulle parole.
Vorrei che ci fosse ancora una speranza per noi. Quando l'ho visto ho perso un battito, mi si è spezzato il cuore.

Giorgio ritorna in sala da noi, mi fissa per un po' e notando che ho i suoi fogli in mano, si avvicina e me li strappa violentemente dalle mani.
"Ehi!" grida "Chi ti ha dato il permesso di leggere?"
"Glieli ho dati io" interviene Giulio, mettendosi in mezzo tra noi.
Non può sapere quanto vorrei ringraziarlo in questo momento. Ho ancora paura di Giorgio quando si incazza.
Schiarendosi la gola, Giorgio ritorna a parlare. "Non voglio che capisca quanto sto male"
"Tanto l'ha capito e se lo dici ad alta voce non ti aiuta a nasconderglielo"
Giorgio stringe i pugni.
Il suo respiro diventa affannoso, sorpassa Giulio e mi guarda negli occhi. Avverto in lui anche un pizzico di rabbia e ho paura che voglia sfogarsi proprio adesso, con me.
Mi sbaglio, mi abbraccia stringendomi forte e non posso far altro che ricambiare.
"Sto vivendo l'inferno, ti prego dimmi almeno che mi perdoni per come ti ho trattata"
Mi scappa un sorriso.
"Mi dispiace che tu stia così male, anche io sto passando un brutto periodo"
"Perché tu mi vuoi. Quindi smettiamola di evitarci e torniamo insieme"
"Io non ti sto evitando. Capisci che non è una situazione facile? Tu mi hai aggredito per una cosa che ho fatto mentre non ero la tua ragazza, è da folli!" sbotto.
"Capisco, ma avevo perso il lume della ragione! Era importante per me compiere quel gesto"
Sbarro gli occhi e sciolgo l'abbraccio. Ha detto che era importante per lui compiere quel gesto, cazzo.
Sì, lo sappiamo che cosa ha detto.
"Non l'ho mai fatto prima d'ora e mi sarebbe piaciuto un sacco farlo con te. Perché tu sei speciale, sei davvero speciale"
"Mi dispiace, anche a me sarebbe piaciuto ma entrambi abbiamo commesso degli errori"
Giorgio mi prende le mani.
"Lo so. Per questo dobbiamo ricominciare"
La sua bocca incontra la mia e improvvisamente ricordo perché lo amo.
Mi fa provare cose che non ho mai provato con nessuno. Questo pensiero mi terrorizza perché questo mi porta e mi porterà costantemente a  perdonare ogni suo errore. È più forte di me, non riesco senza di lui.
"Saresti insostituibile" sussurro quando ci stacchiamo.
"Ho paura che invece mi sostituirai"
Mi ritraggo e lo guardo. Non ha ancora capito che lo amo.
"Non potrei mai farlo. Nonostante tutto, resterai sempre la persona a cui tengo di più"
La sua espressione non diviene sollevata come speravo, anzi sembra che queste parole lo abbiano turbato, e non poco.
"Non merito tutto questo affetto, lo sai"
"Lo so"
"Come puoi, come puoi essere così?"
"Così come?"
"Così buona"
"Non è bontà, è amore"
Mi prende il viso fra le mani e mi bacia di nuovo.
"E adesso?" mi chiede.
"Adesso tornate insieme o vi spacco la faccia" dice Giulio ridendo.
"Non ti farò mai più del male, te lo prometto"

Ciao!
Scusatemi, scusatemi, scusatemi. Lo so che è passato fin troppo tempo dall'ultimo aggiornamento ma ho avuto un sacco di cose da fare.
Okay, Jen e Giorgio sono tornati insieme e voi dovete dirmi che cosa ne pensate. Siede d'accordo oppure no? Credete che Giorgio commetterà lo stesso errore prima o poi?
Fatemi sapere come sempre se il capitolo vi è piaciuto, cercherò di aggiornare il più presto possibile. Intanto vi mando un abbraccio e vado a scrivere il prossimo capitolo!

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