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È da una settimana che non vedo e non sento Giorgio. Credo che ormai mi sia abituata a passare la maggior parte del mio tempo con lui e ora non posso fare a meno di sentire la sua mancanza, evidentemente per lui non è lo stesso. Chiara non sta bene, sembra depressa, Giulia invece esce continuamente e a scuola è sempre iperattiva.

"Buongiorno" esclamo entrando in classe
"Ciao Jenny" mi saluta Giulia.
Lancio il mio zaino sul banco e mi dirigo verso la macchinetta.
"Ieri sono stata con Giulio e Giorgio" mi dice Giulia.
"E a me cosa può interessare?"
"Credo che Giorgio stia molto male"
Sì certo, come se fossi stata io a prendermela con lui. Prendo la mia acqua e ritorno in classe.
La lezione comincia ma la mia concentrazione da una settimana a oggi è sempre stata poca, sono assente con la mente ad ogni lezione.

Durante la ricreazione Chiara corre in bagno e non posso fare a meno di seguirla, mi preoccupo per lei, mi dispiace vederla così.
È seduta per terra ad un angolo, piange, piange rumorosamente.
"Chiara"
"Lasciami da sola"
"Non fare così, non hai perso nulla"
"Mi ha preso in giro"
"Lo so, ma non possiamo farci nulla, su vieni ti offro una cioccolata"
"No grazie"
"Si prego"
Le afferro il polso e la trascino in classe dove poco dopo le porto la cioccolata.

"Come ti senti?" le chiedo sedendomi accanto
"Meglio, grazie"
"Basta okay?"
"È che io ero sicura che..."
"Non devi mai essere sicura"
"Ora ho capito"
"Ti sei pentita di averlo fatto con lui?"
"Forse no"
"Meglio così"

Entrata in casa chiudo l'ombrello e salgo in camera per cambiarmi, sono bagnata da capo a piedi.
Dopo aver fatto la doccia e aver mangiato decido di stendermi e ascoltare la musica. Ascolto più volte lo stesso brano Balliamo per non piangere di Fedez. La musica continuò e io mi addormentai.

Mi sveglio di soprassalto ricordando che ho un sacco da studiare e mi metto subito sui libri.
Il cellulare squilla mentre sono concentrata a studiare matematica. Fisso per un attimo il nome sullo schermo poi rispondo.
"Giorgio?"
"Jenny"
"Che cosa vuoi?" gli chiedo balbettando
"Possiamo vederci?"
"Sto studiando"
"Alle 21:00 alla villa"
Riattacca.
Lancio il cellulare sulla scrivania, mi mordo le labbra. Cosa vuole? penso. Vuole ancora litigare?

"Mamma fra venti minuti esco"
"Così tardi? Dove vai?"
"Alla villa, con Chiara"
"Va bene ma non fare tardi"
"No"
Salgo in camera e comincio a prepararmi. Indosso una grande felpa e lego i capelli in una coda alta, prendo il cappotto ed esco di fretta, non mi sono truccata, è buio non mi vedrà in faccia. Mentre cammino  a passo svelto squilla un'altra volta il cellulare. È Giulia.
"Pronto?"
"Jenny, io e Giulio stiamo prendendo delle pizze, ti va di venire da Giulio? Guardiamo un film"
"Sto uscendo Giulia, non posso"
"Ah vabbè, a domani allora"
"A domani"
Infilo le cuffie nelle orecchie e continuo a camminare.

Sono arrivata con dieci minuti di ritardo ma di Giorgio neppure l'ombra, comincia a diluviare e ovviamente il mio ombrello è rimasto a casa. Provo a ripararmi col cappotto ma serviva a poco. Sono le 21:30, il mio cellulare è scarico la pioggia aumenta. Il fatto che Giorgio mi stia facendo aspettare così tanto qui mi fa incazzare ma preoccupare allo stesso tempo. Di solito non fa mai ritardo, gli sarà capitato qualcosa?

Giorgio's pov.
Le chiudo in faccia, non voglio che faccia storie. Voglio solo chiarire, mi tormenta il fatto di non parlarle. Perché? Non lo so.

Bussano alla porta con insistenza
"Oh ma chi cazzo sei? Ti calmi?"  apro e la persona che mi ritrovo davanti è l'ultima che avrei voluto vedere. La ragazza con cui ho scopato in discoteca che non so manco come si chiama
"Ciao Giorgio"
"Che cosa vuoi?"
"Mi hai dato il tuo indirizzo, hai detto che sarei potuta venire"
"Non ricordo ma devo uscire ora non posso"
"Ma come"
"Scusami ma è già tardi, facciamo un'altra volta"
"Proprio no"
Mi spinge sul divano e comincia a spogliarsi, mi dimentico di tutto, di tutti, di Jenny.
"Allora? Rimani così?" mi chiede lanciandomi il reggiseno in faccia. L'afferro per il polso e la lascio fare.

Porto lo sguardo sull'orologio: 22:30
Bestemmio. Mi sono dimenticato di Jenny. Fuori diluvia. Mi vesto in fretta.
"Dove vai?" mi chiede la tipa
"Dovevo uscire ricordi? Prendi la tua roba e vattene subito"
"Okay, grazie mi hai fatto sognare"
"Ma vaffanculo"
Prendo le chiavi della macchina ed esco di casa. Sarà già andata via, oppure mi starà ancora aspettando sotto la pioggia?
Un traffico immenso, ci mancava questa. Parcheggio la macchina a caso e comincio a correre. Farò di certo molto prima. Penso a come possa sentirsi in questo momento, penso a quanto io possa essere stronzo.

Jenny's pov
Ormai sono le 22:30, è evidente che Giorgio mi ha dato buca. Per fortuna le lacrime si confondono con la pioggia che scende violenta. Il vento tira schiaffi, il freddo congela le ossa, ma poco mi importa. Comincio a correre, torno a casa. Non sarei dovuta venire.

"Jenny, fermati"
"Chi sei? Cosa vuoi?"
"Sono Giorgio, aspetta"
"Non mi interessa un cazzo, lasciami stare"
"Aspetta"
Mi afferra il polso e mi volta verso di se.
"Lasciami"
"Ti posso spiegare"
"Non voglio spiegazioni, ho capito che volevi vedermi aspettarti sotto la pioggia come una cogliona, ci sei riuscito. Ora lasciami andare"
"Cosa cazzo dici?"
"Toglimi le mani di dosso oppure comincio ad urlare"
Fa come gli dico.
"Non mi sono accorto dell'orario"
"Raccontalo a qualcun altro"
"È la verità"
"Non toccarmi porca troia"
"Mi stai a sentire? Volevo scusarmi con te"
"Si certo, senti lascia perdere"
"Mi sei mancata da morire"

Non NasconderloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora