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Rimaniamo in silenzio per altri due minuti, poi Gio cambia argomento, per fortuna.
"Quindi stasera con Valerio e Rebecca?" una domanda un po' stupida, ma non fa niente.
"Sì"
"Ti passo a prendere?"
"Se ti va"
Il cellulare di Giorgio squilla.
"No stasera non posso, rimandiamo a domani mattina, è tornato un amico, andiamo a bere un po', siamo solamente io e lui, preferirei di no, va bene, un bacio, ciao" questo è quello che sono riuscita a capire. Parlava velocemente.
"Non è vero che siete solamente te e lui" dico quando chiude.
"Lascia perdere, torna a casa e preparati per stasera"
"Mi stai cacciando?" metto il finto broncio e incrocio le braccia.
"Lo dicevo per te"
"Beh, io non voglio andarmene"
"Come vuoi"
"No, me ne vado altrimenti non faccio davvero in tempo a prepararmi, ci vediamo dopo"
"A dopo"
Sono contenta che mi abbia dedicato quelle parole, significa molto questo gesto per me.

Il clacson della macchina di Gio suona più e più volte, scendo le scale velocemente, esco fuori ma rientro nuovamente. Stavo dimenticando la giacca.

"Forza sali, ti sto aspettando da dieci minuti" sbuffa.
"Non è vero! Sei arrivato che hai cominciato a suonare il clacson senza sosta, dammi almeno il tempo di scendere le scale"
Ride.
"Quanto c'hai messo per preparati?" domanda squadrandomi da capo a piedi.
"Dieci minuti" rispondo.
"Si vede" 
"Scusa?" strillo.
"Beh potevi impegnarti di più, stiamo andando in discoteca non  in una campagna sperduta a sederci sull'erba"
Rimango zitta per un po', mi ha offesa. Non mi aspettavo che mi dicesse Sei bellissima, ma poteva evitare di commentare.
"Mi dispiace se non ti piace il mio abbigliamento, io non ci trovo nulla di male e di così indecente in una magliettina e in un jeans. Se pensavi di vedermi con una minigonna e un top che lascia vedere le tette, scusami ma ti sbagliavi, non sono il tipo che si veste così" riesco a dire.
Non risponde.
Per tutto il tragitto nessuno dei due parla e ne sono felice.
Arrivati in discoteca continuavamo a non rivolgerci la parola, finché un tizio non si avvicina e mi implora di andare con lui. Giorgio mi prende la mano ma rimane in silenzio, lo guarda malissimo e a questo punto il tipo se ne va.
"Come ti permetti a guardarlo così?  L'hai fatto andare via!" dico lasciandogli la mano, anche se in realtà lo ringrazio col pensiero.
"Tanto lo so che ti stava dando fastidio"
"Non è vero, almeno non si è fermato a giudicare il mio abbigliamento" urlo.
"Stai esagerando, ho solo fatto una considerazione"
"Sai quanto m'importa delle tue considerazioni, potevi anche starti zitto"
"Se non ti importa allora, perché te la prendi tanto?"
Perché mi importa.
"Perché tu..."
"Io?"
"Senti, mi hai stancata, me ne vado"
Mi cinge i fianchi.
"Tu non vai da nessuna parte"
Si avvicina per annullare le distanze ma qualcuno lo interrompe.
"Eccovi finalmente! Vi stavamo cercando" urla Valerio.
Subito mi allontano da Giorgio e abbraccio Valerio.
"Anche noi vi stavamo cercando" mento.
"Da quanto siete qui?" chiede Rebecca.
"Dieci minuti" risponde Gio "Volete bere qualcosa?" continua.
"Io no" dico.
"Per me va bene qualunque cosa" urla Valerio.
Rebecca invece prende una birra.
Ho come l'impressione che l'unica che rimarrà sobria tra tutti, sarò io.
"Balliamo?" grida Rebecca a Valerio.
"Certo" sorride.
Cominciano a ballare, Giorgio torna con la birra per Rebecca e la vodka per Valerio.
"Tu non bevi?" gli chiedo.
"Sì" e scompare.
"Jen unisciti a noi" grida Valerio.
Resto a ballare con loro per parecchio tempo ma sono preoccupata per Giorgio.
"Chiama Gio e digli di venire a ballare" mi suggerisce Reb.
"Non so dov'è"
"Ma come, è lì all'angolo" mi fa segno con il dito.
È seduto su una poltrona con una bottiglia di vodka in mano e ci sta fissando.
"Vai tu" dico a Rebecca.
"Okay"
"Jenny allora? State insieme?" mi chiede Valerio appena Rebecca si allontana.
"Ma no" rido.
"Bho, vi vedo bene insieme" sorride, io alzo le spalle.
"Ma ti piace?" mi chiede dopo.
Valerio, mi stai facendo il terzo grado?
"No, ti pare" ho paura che lo dica a Gio quindi meglio se mi sto zitta.
Io e Valerio continuiamo a ballare, mi volto in direzione di Gio ma è scomparso insieme a Rebecca.
"Oh ma dove sono loro?"
"Non lo so, andiamo a cercarli"
Valerio controlla in bagno, io mi guardo intorno, poi esco fuori.
Si stanno baciando.
Rimango paralizzata, non riesco a credere ai miei occhi.
"Jenny sei riuscita a tr..." Valerio si blocca appena vede la scena, gli cade il bicchierino dalla mano e i ragazzi si voltano di scatto.
"V-Vale, ti posso spiegare" si butta avanti Rebecca.
"Mi fai schifo" grida Valerio. Rebecca comincia a piangere e Valerio le urla contro.
"Gio" sussurro.
"Che vuoi?"
"E tu, come hai potuto" grida ancora Valerio rivolgendosi a Gio.
Lui non parla, è palesemente ubriaco, ma questo non lo giustifica.
"Potete anche tornare a casa insieme e finire quello che avete cominciato" strilla Vale.
"Me ne vado, Jen vieni con me?"
Annuisco.

"Da lei non me lo sarei mai aspettato, e nemmeno da lui" stringe forte il volante e si sfoga con me.
"Mi dispiace"
"Non voglio più vederla"
"E Giorgio?"
"Con Giorgio ci parlo quando sarà sobrio"
"Prova a parlare anche con Rebecca"
"No" rallenta "Siamo arrivati" dice.
"Grazie per il passaggio, buonanotte" dico prima di scendere dalla macchina.
"Di niente, buonanotte"
Scendo e lo saluto con la mano, rientro in casa e mi dirigo in camera, sperando si riuscire a dormire.
Poco dopo mi arriva una notifica. Un messaggio.

Giorgio: Eri bellissima anche vestita in quel modo stasera.

Non NasconderloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora