Jenny's pov.
"Ma sei impazzito?" urlo cosí forte che Giorgio si porta le mani alle orecchie.
"Voglio solo fare musica. Tanto a scuola non ci vengo mai" dice ridacchiando.
"Giorgio ma..."
"È una mia decisione, ho voluto dirtelo perché pensavo che almeno tu mi capissi"
"Almeno io?" chiedo.
"Sì. Giulio non è d'accordo" dice sedendosi su una sedia accanto a me.
"Ha ragione a non esserlo"
"Ma che senso ha continuare se tanto non farò strada?"
"Okay Giorgio, ma comunque cosa farai da solo? Tanto Giulio verrà a scuola" domando.
"Beh non lo so, scriverò" risponde con un sorrisone.
"Va bene"
"Me lo fai un sorriso?"
"No"
"Dai Jenny, perché non vuoi accettare questa cosa?"
Rimango in silenzio, non gli posso mica dire che mi mancherà? Che ho paura di non rivederlo mai più? Beh, diciamo che prima di qualche settimana fa neanche mi considerava ma ora, che mi dedica attenzioni e che sono convinta di essere innamorata di lui ho davvero paura di perderlo.
"Allora?" continua.
"Non mi sembra una cosa logica" sparo la prima stronzata che mi passa per la mente.
"Più logico di così"
"Lasciami da sola per favore" gli chiedo cercando di non peggiorare la situazione.
"Proprio no" risponde.
"Per favore"
"Io e te continueremo a vederci sempre" afferma come se mi avesse letto nel pensiero "Il mio numero lo hai" continua ridacchiando e facendo l'occhiolino. Poco dopo prende la mia mano.
"Finché sarai qui verrò a trovarti ogni giorno, promesso"
Gli accenno un sorriso. A volte ho come la sensazione che sia un'altra persona. Quando è così premuroso mi fa preoccupare, non lo so, forse non lo conosco abbastanza.È finalmente l'alba, non riesco a dormire in quest' ospedale, c'è un aria bruttissima, non so spiegare come. Tanta gente angosciata, disperata, senza speranze, con la voglia di tornare a casa. Tutti questi sentimenti è come se si unissero e formassero quest'aria quasi soffocante. La dottoressa mi distrae ma mi porta una buona notizia.
"Può uscire già domani, non gli è successo nulla per fortuna, solo quei due punti in testa"
"Okay, grazie"
La dottoressa esce dalla stanza ma contemporaneamente Giorgio insieme a Giulio, Valerio e Rebecca si precipitano in camera.
"'Giorno" saluta Rebecca.
"Ciao ragazzi" rispondo rivolgendo un sorriso a tutti.
"Allora? Come va?" mi chiede Valerio.
"Abbastanza bene grazie"
"Noi ti salutiamo oggi Jenny, per un imprevisto dobbiamo già partire stasera ma ti prometto che ci sentiremo spesso" dice Rebecca.
"Certo"
Rimangono con me qualche ora dopodiché vanno tutti via eccetto Giulio, perché vuole parlarmi. E so già di cosa.
"Giorgio è pazzo, ti ha detto che vuole ritirarsi?"
"Sì"
"Che ne pensi?"
"Non lo so" non mi va di parlarne, e dopo che Giorgio mi ha rassicurata sinceramente non mi cambia nulla se ha deciso di ritirarsi.
Non è vero in realtà qualcosa cambia. Sarà tutto diverso, sicuramente ci vedremo con meno frequenza.
"Credo che mi ritirerò anche io"
"Se hai appena detto che non sei d'accordo"
"Volevo sapere come la pensavi tu"
"Ma ragazzi fate quello che volete"
"Okay. Ora vado, ci vediamo" mi da un bacio sulla guancia e va via. La giornata passa in fretta tra controlli e cibo di merda.Oggi finalmente esco da questo ospedale. Probabilmente papà arriverà a momenti.
E invece no, in camera si presenta Giorgio con un sorriso a trentadue denti pronto a portarmi a casa.
"Allora è pronta la mia signora?"
Questa frase mi fa subito arrossire.
"Sì"
"Andiamo allora"
Salgo in macchina e per tutto il tragitto non spiccico parola fino a quando Giorgio non svolta per una strada sbagliata.
"Ehm Gio hai sbagliato strada"
"No tranquilla"
Ritorno a non parlare e dopo dieci minuti ci ritroviamo in un appartamento, quello di Giorgio.
"Perché mi hai portata qui?"
"Volevo stare un po' con te" dice sorridendo "Vuoi qualcosa da bere?" continua
"No, grazie"
"Dai siediti, non fare la timida"
Mi accomodo sul grande divano nero, e poco dopo mi raggiunge anche lui.
"Sei contenta di essere uscita?" domanda giusto per trovare un argomento su cui chiacchierare.
"Sì" ed ecco che ritorna il silenzio.
L'unica cosa che ci fa compagnia è il ticchettio dell'orologio di fronte a me. Sono le 15:00. I miei saranno preoccupati, mi dispiace dover andare via, -non che mi sia divertita in questi pochi minuti, ma è sempre una brutta cosa dover separarsi da Giorgio-.
"Giorgio io devo andare" mi volto verso di lui e guardandomi negli occhi afferra il mio viso. Ecco che ci risiamo.
"No, per favore" mi dice avvicinandosi sempre di più.
"I miei saranno preoccupati" dico allontandomi.
"Non lo sono" afferma.
"Io voglio tornare a casa"
In realtà non è vero ma mi sta quasi mettendo paura.
"Immaginavo, forza andiamo" si alza di scatto e prende le chiavi.
Mi sto comportando male e lo vedo dalla sua faccia che è arrabbiato ma quando siamo da soli ho sempre paura che i miei sentimenti mi sfuggano di mano, non vorrei creare casini, senza tralasciare il fatto che mi stava mettendo paura. O forse era semplicemente disagio.
"Eccoci" dice mettendo il freno a mano.
"Grazie Giorgio" scendo dalla macchina e Gio sfreccia via.Giustamente appena uscita dall'ospedale mi tocca andare a scuola.
"Jenny" mi salta addosso Chiara.
"Piano" dico ridendo.
"Come stai?"
"Bene"
"Devo raccontarti una cosa. Ho limonato con Marco"
"Cosa?"
"Eravamo a casa sua e..."
"Non voglio sapere altro. Sono felice per te"
"Jenny, bentornata" urla Giulia da lontano.
"Ciao Giulia"
"Entriamo in classe? Fa freddo qui"
Mi soffermo sul suo abbigliamento abbastanza leggero e mi rendo conto che sta diventando sempre più magra. Sembra quasi una di quelle modelle che sfilano durante la Fashion Week.
"Okay" tutte insieme saliamo i due piani di scale mentre Chiara ci racconta la sua giornata con Marco.
In classe non c'è nessuno, solo Giorgio seduto al suo banco. Decido di avvicinarmi a lui semplicemente per salutarlo.
"Ciao Gio"
"Ciao" risponde in tono freddo senza degnarmi di uno sguardo.
"Giulio dov'è?"
"Non lo so"
"Cos'hai?"
"Niente, lasciami in pace"
"Te la sei presa per ieri?"
"No"
"Vuoi parlarne? Andiamo da un altra parte"
"Non voglio parlare con te" sbotta.
"Perchè?"
"Madonna perchè non la smetti? Lasciami in pace" urla.
Giulio è appena entrato in classe e io ho appena cominciato a piangere.
Non lo capisco, un giorno mi vuole bene e vuole stare con me, un giorno mi odia e mi tratta malissimo. Scendo di fretta le scale con Chiara alle calcagna che grida di fermarmi ma non la ascolto e continuo a correre. Mi stavo soltanto abituando all'idea che fosse carino e premuroso.Giulio's pov.
"Madonna perchè non la smetti? Lasciami in pace" urla Giorgio facendo piangere Jenny.
Ero indeciso se riccorrerla o parlare con Gio ma dato che Chiara mi ha preceduto correndo da Jen decido di parlare con Giorgio.
"Che ti prende?" domando.
"Pure tu? Ma ve ne andate?"
"Oh sono tuo amico"
"Giulio cazzo, non voglio parlare con nessuno!"
"Ma che succede?"
"Non sono cazzi tuoi"
"C'entra Jenny?" chiedo ma non ricevo una risposta allora decido di continuare a parlare "Cosa c'è ti sei innamorato di lei?"Buongiorno a tutti! Mi scuso per il capitolo non troppo lungo. Ci sentiamo lunedì. Vi voglio bene.
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Non Nasconderlo
Fanfiction"Ci sono dei momenti, dei secondi, degli attimi in cui la vita fa un po' meno schifo" Due compagni di classe che per anni non si sono mai scambiati una parola, si ritrovano, grazie all'impulsività di lei, a stringere un grande rapporto che li render...