11.

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Jenny's pov.
"Spiegazioni" risponde Giulio.
"Riguardo a che?"
"A tutto, a te e a lei"
"A me e a lei? Giulio ma che cazzo ti sei fumato?"
Io rimango immobile, non capisco assolutamente quello che sta succedendo.
"State sempre insieme"
"E allora?" intervengo io "Mi tiene compagnia, mi consola" continuo.
"Ah si? Beh io e lui stiamo scrivendo un disco" risponde con prepotenza.
"Lo so"
"Ma Giulio stai zitto, sei tu che non pensi al nostro cd" esclama Giorgio.
Ora ricominciano a litigare.
"Scusami se la tua amica mi fa stare male"
Rido ironicamente. Non posso credere a nulla di quello che sta dicendo.
"Tutto questo perchè era incazzata con le sue amiche e tu ti sei creato complessi" spiega Giorgio.
Giulio si avvicina a me e io mi alzo in piedi.
"No, tutto questo perchè io ci tengo a te, e non voglio perderti"
Appoggia le sue labbra sulle mie, sbarro gli occhi e guardo Giorgio, fa stranissimo essere baciata da Giulio, ed è così imbarazzante.
"Come ti permetti, bastardo" urla Giorgio e tutti volgono lo sguardo su di noi "Lasciala stare" continua a gridare. Io allontano Giulio che mi guarda con aria speranzosa. Il pugno di Gio lo distrae e un minuto dopo sono per terra a prendersi a botte.
"Ragazzi smettetela santo dio" urlo ma senza nessuno che mi ascolti.
"Aiutatemi cosa state lí impalati" continuo ad urlare rivolgendomi ai ragazzi che assistevano alla scena. Uno di loro, alto e robusto riesce a dividerli. Lui teneva bloccato per i polsi Giulio, e io Giorgio.
"Davvero credi che lei dopo questo bacio diventerà la tua ragazza?"
"Gio smettila per favore" gli sussurro.
"Non ti intromettere!" grida Giulio.
"Certo che mi intrometto, la fai soffrire okay?"
"Jenny io e te ci vediamo dopo" afferma Giulio. Giorgio mi guarda e io faccio cenno di approvazzione a Giù.
Finalmente la campanella suona.
Prima ora: Letteratura
"Cosa? Ma sono pazzi?" domanda Chiara sbalordita dal mio racconto.
"Alla ricreazione vado a parlare con Giulio"
"Non farti prendere in giro"
"Chiara, a me Giulio non piace, voglio essere solo sua amica e voglio che lui si concentri su quello che sta facendo con Giorgio" spiego.
"Cosa stanno facendo?"
"Non te lo posso dire, ma per Giorgio è molto importante, ed è nella merda per colpa mia. Inoltre mi consola sempre e io gli porto solo guai"
"Non è colpa tua se Giulio ha perso la testa per te"
Abbasso la testa. Forse ha ragione.
"La smettete voi due" urla la professoressa.
"Ci scusi" risponde Chiara.
Le tre ore passano in fretta e al suono della campanella mi ritrovo di nuovo giù in cortile.
"Che vuoi?" chiedo a Giulio appena arriva.
"Voglio parlare"
"Sentiamo"
"Tu mi piaci, e lo sai. Giorgio è incazzato con me perchè non mi sto concentrando sul disco, e lo sai. Per rimettere apposto questa situazione mi basterebbe ritornare tuo amico, che ne dici? Prometto che tornerò a concentrarmi sul disco" spiega Giulio e io senza interromperlo ascolto attentamente.
"Ci sto provando da giorni a ritornare tua amica Giulio! Ma che c'hai in quella testa"
"Lo so Jenny, io non volevo avvicinarmi a te per cercare di dimenticarti! Ma le cose vanno peggio!"
"Quindi se torniamo amici mi prometti che ti concentrerai su Giorgio e sul vostro progetto?" domando in conclusione.
"Prometto" risponde con un sorriso fiero.
"Affare fatto"
Giulio afferra la mia mano e la stringe per concludere il patto. La campanella suona subito dopo.
"Tempismo perfetto" esclama, al che comincio a ridere. Cominciamo a correre per le scale e arrivati in classe Giorgio mi scruta con aria preoccupata. Gli faccio cenno di non preoccuparsi e mi dirigo verso il mio banco.
"Tutto okay?" domanda Chiara.
"Abbiamo risolto" taglio corto io.
"Bene"
La professoressa entra e si comincia la lezione.
All'uscita Giorgio mi ferma e gli spiego tutto.
"Non ci posso credere. Finalmente" esclama.
"Ora devi chiarire tu con Giulio"
"Sì, ma noi chiariamo subito" mi dice sorridendo.
"Speriamo"
"Apposto, ci vediamo domani allora, dato che c'è sciopero andiamo in giro?" chiede.
"Non lo so, vediamo cosa dice Giulio"
"Perfetto, ci sentiamo"
"Okay"
Mi saluta con la mano e si precipita in stazione. Io devo restare qui ancora un' ora.
Con Chiara decidiamo di andare al bar per prenderci da bere e fare quattro chiacchiere.
"Quindi che mi racconti?" gli chiedo.
"Io e Marco stiamo sempre insieme, non so se ti interessa"
"Perché dici così?"
"L'ultima volta hai reagito così male"
"Lo so, ero nervosa, mi dispiace. Ma quindi dopo che lo hai rifiutato che ha fatto?" chiedo curiosa.
"Ha detto che gli piaccio ma aspetterà che io sia pronta"
"Pronta a che?" chiedo sbarrando gli occhi.
"A stare con lui scema!" risponde ridendo.
"E tu non sei pronta?"
"Ci stiamo frequentando, ci sentiamo spesso, usciamo insieme ma non siamo fidanzati" spiega.
"Che strana situazione" affermo "Domani che facciamo? C'è sciopero" continuo.
"Boh, andiamo in giro"
"Con Giulio e Giorgio, ti va?"
"Mh okay. E con Giulia, visto che io quei due non li sopporto"
"Okay. Sono simpatici comunque"
"Come no"
Il treno arriva con dieci minuti di anticipo e ritorniamo a casa. Mi organizzo con Giorgio e Giulio. Domani mattina ci troveremo in piazza vicino a scuola e andremo a fare un giro.

Non NasconderloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora