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È incredibile, voglio stargli lontana ma non c'è verso.
Sarà il destino?
Ho sempre creduto nel destino già scritto anche se in parte credo che qualcosa bisogna pure scriverla. Qualcosa la costruiamo noi, ne sono più che certa.
"Beh? Ti faccio così schifo che nemmeno mi rivolgi la parola?" mi domanda Giorgio.
"Stavo pensando"
"Si può sapere a cosa?" domanda passandosi una mano fra la cresta.
"No" dico senza guardarlo.
"Dimmelo" mi sussurra nell'orecchio "Per favore" continua.
Se continua a sussurrarmi nell'orecchio impazzisco.
Quanto lo voglio solo io lo so.
"No" ripeto.
"Vuoi sapere a cosa stavo pensando io?"
"Sì"
"Pensavo che mi piacerebbe molto se tu non giocassi contro di me, ma con me" 
Che intende dire non lo so.
"Ancora con 'sti giochi?" faccio seccata.
"Ti appiccichi al tuo ragazzo solo quando ci sono io e cominci a diventare smielata quando in realtà sei solo una stronza"
"Non ti permettere a parlarmi così!"
"E allora smettila!"
"È il mio ragazzo e con lui faccio quello che mi pare!"
"Giusto, ma non quando ci sono io"
"Quando voglio"
"Mi stai provocando"
"No, ti sto solamente dicendo che sono libera di fare quello che voglio"
Giorgio era seduto abbastanza lontano da me, ma in quel momento si avvicinò.
"Invece mi stai provocando"
"Pensala come vuoi"
Sento la mano di Giorgio che mi stringe il polso. Ogni volta che c'è anche il minimo contatto fisico tra noi mi sento bene. Anche se in questo momento stiamo litigando, sto bene.
"Stai combinando un casino" dice, io faccio spallucce poi prendo l'altra sua mano e la porto sulla mia coscia. Perché l'ho fatto? Impulso, come sempre.
È la prima volta che lo desidero così tanto, due pensieri li ho sempre fatti non lo nego ma in questo momento lo farei anche qui.
"Jen, che cazzo fai?"
"Che ho fatto?" domando, mi stringe la coscia ma stranamente non sento dolore.
Si avvicina sempre di più alle mie labbra, le sfiora, poi si tira indietro.
"Jenny"
"Che c'è? Lo so che non sono il tuo tipo, e poi io ho un ragazzo. Non ti avrei mica baciato, tu baci tutte" sbotto. Sembro pazza.
"Jenny" ripete.
"Senti, me ne vado"
"No, non hai capito..."
"Oh sì che ho capito. Non farò più la bambina va bene, adesso lasciami stare" mi tremano le mani.
"Andiamo a casa mia" dice prendendomi per mano.
Non lo so perché mi sta portando a casa sua ma non mi dispiace, devo solo riuscire a tenere a bada i miei ormoni.
Tradire il mio ragazzo dopo due giorni che stiamo insieme sarebbe una vergogna.
Appena arriviamo nell'appartamento di Giorgio noto che per fortuna non c'è suo fratello. 
In che senso per fortuna?
Nel senso che... ma quanto è bello il divano nero di Giorgio? Fantastico.
"Perché siamo venuti qui?"
"Deducilo da sola"
Ah Giorgio, non hai capito. Io sto pensando che voglio strapparti quei vestiti a morsi, non mi va di pensare ad altro.
"Uhm... per litigare meglio?"
"Si potrebbe fare"
"Almeno possiamo gridare quanto vogliamo e magari possiamo puntarci anche dei coltelli contro?" faccio una pausa, poi aggiungo "E comunque hai fatto bene ad allontanarti prima, non volevo baciarti!"
Quando sono nervosa dico cose a caso senza pensarci, mi rendo conto dopo delle cazzate che dico.
"Io volevo baciarti" Giorgio mi afferra i polsi e mi spinge verso di se. "E lo farò se non la smetti di comportarti in questo modo"
Okay allora continuo.
"Lo faresti perché tanto tu baci tutte!" mi libero dalla presa e mi allontano.
"Tu dici?"
"Già"
"Perché stai con Valerio?" cambia completamente discorso prendendomi alla sprovvista.
"Mi piace" mormoro.
"Cosa ti piace di lui?" mi domanda.
Quanto mi fa innervosire.
"Sicuramente il suo carattere" dico proprio per farlo pensare un po'. Si siede sul divano "Che è l'opposto del tuo" continuo.
"Oh questo è sicuro" replica.
"E menomale! Sei arrogante e presuntuoso"
Si alza di scatto fissandomi negli occhi. Comincio a dire cose a caso -come sempre- gesticolando e tremando.
È ormai di fronte a me, così vicino che posso sentire il suo respiro sul viso.
"Sei sempre violento e ti..." non mi fa finire, mi chiude la bocca con un bacio a cui aggiunge anche la lingua. È la prima volta che mi bacia con così tanta passione e mi fa sentire come se mi fossi appena presa una sbronza.  È possibile che mi faccia quest'effetto? Cos'ha di tanto speciale da farmi mandare il cervello a puttane?
Ah, e comunque stai tradendo il tuo ragazzo.
Quando ormai non riusciamo a respirare ci stacchiamo e Giorgio alza gli occhi al cielo.
"Ti avevo avvisata, piccola" mi dice con un sorrisetto in faccia.
"Mi dispiace ma quello che ho detto è tutto vero" e non mento "Sei uno stronzo" continuo.
"Lo so, e se non la smetterai di fare la bambina capricciosa ti renderò la vita impossibile. Mai mettersi contro il(l) Mostro"
"Non ho paura di te, Mostro"
"Vedremo"
Rido, poi lo fisso negli occhi.
"Ora ricominciamo a litigare oppure posso andare via?"
"Perché quando abbiamo finito di litigare?" chiede ridendo.
"Sei uno stupido"
"La vuoi smettere?"
"No"
"Jenny"
"Giorgio"
"Lo rifaccio"
"Okay"
Tradiamo per la seconda volta il povero Valerio.
No, non lo farò di nuovo.
Mi allontano e avanzo verso la porta.
"Dove vai?" chiede sbattendomi al muro.
"Da Vale"
Continuo a giocare, sì. Solo perché non voglio dargliela vinta e voglio farlo esasperare.
"Vuoi proprio essere baciata eh?" mi fissa le labbra e io le inumidisco con la lingua.
"Forse, ma da te sicuramente no"
Abbassa la testa e preme la bocca contro la mia.
Hai tradito per la seconda volta Valerio, vergognati.
Con una mano Gio mi cinge la vita attirandomi a sé e con l'altra mi tiene ferma la testa per fare in modo che io non mi allontani.
I suoi baci sono così penetranti che la mia eccitazione cresce a dismisura.
Devo controllarmi.
Lo odio e lo voglio allo stesso tempo, intanto lui mi stringe sempre più forte e io passo le mie mani suoi suoi capelli, spettinandoli.
"Jen" sussurra "Dobbiamo fermarci" io mi allontano di scatto prendendo un bel respiro. 
"Valerio..." penso ad alta voce.
"Non lo verrà mai a sapere" dice il ragazzo aggiustandosi la cresta.

Mi sveglio con il suono della sveglia. La spengo e ripercorro velocemente la giornata di ieri.
Ho tradito Valerio, dannazione!
E ora cosa dovrei fare?
Di certo non lo verrà mai a sapere ma forse dovrei mettere le cose in chiaro. Non voglio che soffra.
"Allora?" mamma irrompe nella mia stanza facendomi spaventare.
"Non si usa più bussare?" chiedo in tono sarcastico. "Che c'è?" continuo.
"Scuola" dice, poi torna in cucina.

Non riesco a non pensare ad altro se non a Giorgio e a Valerio. Chiara se ne accorge e mi domanda: "Cos'è successo ieri quando vi ho lasciati da soli?"
"Giorgio mi ha baciata, due volte. E io purtroppo non ho opposto resistenza"
"Merda. E ora con Valerio?"
"Non lo so" rispondo sbuffando "Non credo che glielo dirò"
"E com' è stato baciare Giorgio?"
"Eh... bellissimo" sorrido.
"Sei cotta" dice ridendo.
"Ma lui no. Mi ha baciata per farmi stare zitta"
"Ma chi lo crede!"
"Lo ha detto Chiara, ed era serio" sospiro "Non gli interesso"
"Non ha le palle di dirti quello che prova"
"No, non è vero" ribatto.

Sento la risata di Valerio ancora prima di voltarmi e vederlo chiacchierare con un tipo a me sconosciuto. Chiara mi lancia le sue solite occhiate e io per tutta risposta la ignoro e mi concentro su Valerio.
"Buongiorno principessa" mi dice Valerio non appena mi nota.
"Buongiorno" rispondo mordendomi il labbro.
Sono nervosa.
"Buongiorno Valerio, mi hai notata?" si intromette Chiara.
"Buongiorno Chiara, come state?"
"Oh allora mi hai notata!" dice roteando gli occhi al cielo mentre lui ridacchia.
"Certamente, anche se per un attimo pensavo che stesse parlando un'oca"
"Che simpatico"
"Lo so, lo so. Che ne dite se pranziamo tutti e tre insieme?"
"Sì, okay" borbotto. Chiara mi tira una gomitata. Non ho capito perché.
"Perfetto!" esclama Vale.

Ci avviciniamo al bancone del bar.
"Cosa desiderate?" chiede la barista.
"Fai tre pizzette" dice in modo strafottente il ragazzo.
"Paghi tutto tu vero?" domanda Chiara.
Valerio non risponde e attendiamo le nostre pizze.

Abbiamo mangiato e chiacchierato per un' ora, poi abbiamo riportato Chiara a casa, e adesso siamo io e lui, a casa mia, da soli.
"Tu pensi che dureremo?" mi chiede dopo un minuto di silenzio.
"Non lo so" rispondo sinceramente.
Non credo che dureremo.
"Perché?" domanda.
"Perché non ho mai avuto un ragazzo, non so come funziona, e non lo so..."
"Se trovi quello giusto funzionerà"
"Non troverò mai quello giusto. Ma va bene anche così, ho già il mio progetto"
"Sentiamolo"
"Vivrò in una casa tutta mia insieme ad un cane che mi terrà compagnia"
"Che vita triste" dice.
"No! Io amerò il mio cane e formeremo una famiglia"
"Il tuo progetto è vivere una vita noiosa, lo sai?"
"No!" protesto.
"Secondo me dovresti trovarti un lavoro notturno, sai nei locali che frequentano i bad boys, così te ne fai uno ogni tanto"
"Sei scemo!" rido "Non ho intenzione di fare balletti sexy sui pali"
"Non devi per forza strusciarti sui pali, puoi strusciarti sui tipi" rido ancora.
Eravamo stesi sul mio letto matrimoniale uno a fianco all'altro ma di colpo mi ritrovai sopra di lui.
"Vediamo se ci sai fare"
Faccio una smorfia e ritorno al mio posto.
"Ho capito, non sei capace"
"No, non mi rompere"
Mi prende il viso e mi stampa un bacio.
"Il tuo progetto aspetterà per un paio d'anni, vero?" domanda.
Faccio di sì con la testa anche se in realtà non ne sono per niente sicura.

Ciao!
Per la gioia di molte persone (tra cui la mia gemella) vi presento un Giorgio e una Jenny che si desiderano al più non posso. Fatemi sapere che ne pensate, come sempre e basta, vi voglio bene.

Non NasconderloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora