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Giorgio's pov.
A Jenny da fastidio il fumo, quindi sono uscito fuori a fumarmi una sigaretta mentre lei è impegnata ai fornelli. Dal profumo sembra che stia preparando le lasagne. Non ho idea di come faccia a farle a diciotto anni, nessuno -nessun mio conoscente- cucina le lasagne a diciotto anni, non le mangio da secoli tra l'altro.
Finisco di fumare la mia sigaretta in totale tranquillità, dopodiché rientro in casa.
"C'è qualcosa in particolare che ti va di fare stasera? Potremmo andare in discoteca, oppure al cinema, o vedere un film sul divano dal portatile, non lo so, quello che preferisci"
Mi sento quasi in debito con lei, sembra quasi che sia mia moglie. In più ha una caviglia rotta e nonostante questo è sempre in piedi a fare qualcosa.
La parola moglie mi fa rabbrividire.
"Preferirei rimanere a casa, se per te non è un problema"
Il soggiorno non è enorme però è accogliete e straordinariamente pulito, quindi potremmo comunque passare una bella serata nonostante non sia una di quelle case perfette che fanno vedere in tv.
Le tende sono di un colore panna che personalmente mi fa cagare, ma non ho voglia di cambiarle. Ne scosto una per far entrare un po' di sole.
"Ti fa male la caviglia?" le chiedo avvicinandomi.
"No, ma non vedo l'ora di togliere questo maledetto gesso"
Le accarezzo i capelli e le sue guance si colorano di rosso. Amo stare insieme a lei, amo guardarla e amo quando arrossisce.
"Temo di dover tornare a casa presto" dice morendosi il labbro.
"Non te ne andrai via tanto facilmente"
"Domani ho scuola"
Maledico la scuola e in un secondo momento le lascio un bacio sulla guancia. Ha la pelle morbida e profumata e io sto diventando scemo.
"Mi dispiace" mi dice pulendosi le mani con uno straccio.
"Puoi anche saltarla" le dico dandole un ennesimo bacio all'angolo della bocca.
Con un veloce movimento mi afferra le guance, mi bacia e mi lascia assaporare il gusto della sua lingua intrecciata alla mia.
Mi fa impazzire.
"Così mi piaci" le dico staccandomi per un secondo.
I suoi occhi sorridono ed io mi sento sempre più strano e più in colpa.
"Giorgio, devo dirti una cosa..." mi accenna, ma in questo momento non voglio sapere nulla.
"Non ora"
"Oh, Gio!" protesta lei.
La bacio di nuovo, non voglio sentire proprio niente adesso. La
bacio un milione di volte e in questo momento vorrei solo averla completamente, per la prima volta, solo io. Sta diventando sempre più difficile contenermi, ogni minuto che passa mi sento sempre più fragile.
"Mi odierai, Giorgio" sussurra.
Le bacio la fronte.
"Mi odierai anche tu" sussurro io "Ma non ci separeremo" continuo.

Veniamo interrotti da Tommaso e Chiara che fanno capolino in casa. Avevo quasi dimenticato che Tommi fosse il mio coinquilino e avesse le chiavi di casa.
Chiara non la vedo dal giorno in cui è cominciata la mia storia con Jen e non so nemmeno se Jenny le abbia raccontato tutto. Credo proprio di sì.
"Lei lo sa?" sussurro a Jen prima che i ragazzi si avvicinino.
"Sì, e Tommi?" chiede lei con la stessa tonalità di voce.
"Gliel'ho detto ieri"
Jenny annuisce e rivolge un sorriso a Tommi e a Chiara.
"Disturbiamo?" chiede Tommaso ridendo.
"No" dice Jen.
"Sì" dico invece io.
"Beh, si dà il caso che questa è anche casa mia"
Jenny si accorge della mia espressione contrariata e mi lancia una gomitata sul fianco.
Al contrario, Tommaso è concentrato a fissare le lasagne in forno.
"Proprio ieri parlavo di lasagne con Chiara!"
"Potete mangiarle con noi se vi fa piacere" risponde la mia ragazza in tono cortese ma con un pizzico di dispiacere. Probabilmente voleva stare da sola con me.
"Grazie Jenny!"
Io sospiro, non posso fare nient'altro.
"Sei molto gentile, insegna un po' di gentilezza anche al tuo ragazzo però"
"Tommi, smettila" interviene Chiara.
"È mio fratello, mi diverto un sacco a farlo innervosire"
Rivolgo uno sguardo di fuoco a Tommaso e subito dopo mi butto sul divano. Le ragazze si dedicano alle pulizie della cucina mentre Tommaso si chiude in camera, probabilmente per riordinarla.

Arrivata l'ora di pranzo ci sistemiamo tutti e quattro a tavola. Bevo un bel sorso di acqua preparandomi mentalmente il discorso da fare riguardo alla sera in cui ho detto la verità a Jenny. Sono sicuro che vorranno sapere tutto.
"Allora, ditemi come va a scuola" inizia Tommi rivolgendo una domanda alle ragazze.
"Abbastanza bene" rispondono all'unisono.
Lancio un'occhiata a Jen che a sua volta sta guardando mio fratello e mi accorgo che si stanno rivolgendo un sorriso.
Non sarai mica geloso?
Cervello del cazzo.
"Oh, bene. Avete pensato a cosa fare dopo il liceo?"
Jenny appoggia i gomiti sul tavolo e sorseggia dell'acqua. Sembra incerta sul da farsi e io sto cominciando a preoccuparmi.
"Io voglio trasferirmi, prima di tutto. Roma mi piace, ma voglio cambiare aria, voglio andarmene al nord, fra le montagne. Mi piace come si vive su in montagna, sembra rilassante" dice Chiara entusiasta. Jenny accenna un sorriso e comincia a parlare.
"Mi piacerebbe molto studiare all'università di Lingue e Comunicazione, a Milano"
"Sarebbe fantastico Jenny! Potresti davvero dimostrare quanto vali e diventare qualcuno"
"Per adesso è solo un grande sogno" dice con un sorriso gentile.
Spero che stia scherzando perché non può andarsene da Roma, e mio fratello quando siamo da soli mi sentirà. Non deve assolutamente incoraggiarla.
"Devo farti i miei complimenti, il pranzo è ottimo" Tommaso cambia discorso.
"Ti ringrazio"
"Jenny dovrai insegnarmi, io sono una frana in cucina" interviene Chiara. Jenny scoppia in una fragorosa risata e da sotto il tavolo mi prende la mano. Deve aver notato il mio disagio e sta cercando di tranquillizzarmi. E ci sta riuscendo. È incredibile come riesca a capirmi semplicemente guardandomi.
"Lo farò senz'altro" risponde Jenny continuando a ridere.
Tommaso sta fissando le ragazze con aria interrogativa.
"Perché ridi così tanto, Jen?"
"Perché una volta" Jen si blocca non riuscendo a continuare per le troppe risate "Una volta ha bruciato la cucina solo per preparare un uovo al tegamino" riprende subito dopo.

Passiamo altri venti minuti seduti al tavolo a chiacchierare, fino a quando i due non decidono di uscire a fare una passeggiata ed io rimango finalmente solo con la mia ragazza.
"L'università di Lingue e Comunicazione a Milano" comincio "Sembra interessante"
"Senti Gio, ci sto solo pensando. Mancano ancora due anni. In due anni possono cambiare tante cose. Può non piacermi più quell'università, possiamo..."
"Possiamo lasciarci" finisco.
"La nostra relazione è appena cominciata, potremmo anche non andare d'accordo, come potremmo amarci per sempre. Goditi questi momenti Giorgio, non pensare al domani"
E come faccio? Mi stai letteralmente facendo cagare in mano.
"Amarci?"
"Oh sì, sì lo so che sei contrario a questa parola ma... ma era per dire" i suoi occhi diventano improvvisamente tristi.
"Okay, cambiamo discorso. Non ha senso parlarne adesso" porto le mie labbra sulla sua fronte e le schiocco un bacio.
"Lo sai che sei bellissima? Il grembiulino ti rende ancora più sexy"
"Allora lo metto più spesso"
"Ma guarda che per me sei sexy in ogni momento"
Mai avrei pensato di dirle quello
che veramente penso anche se preferisco di gran lunga farglielo sapere che tenero per me.
Non so perché io abbia tanta paura di perderla. Forse perché con lei fa tutto un po' meno schifo. Anche solo guardarla per pochi secondi mi fa stare bene, e pensare che potrei non rivederla mai più mi fa stare male.
"A che cosa stai pensando?" mi domanda lei mentre sparecchia la tavola.
"A quanto sono felice e a quanto mi piaci"
"Sul serio?"
"Sì, sul serio. Prendila come una dichiarazione" le afferro le guance e la attiro a me "Mi piaci, e la mia felicità dipende solo da te"
"Lo so, lo so"
I suoi occhi marroni diventano lucidi e sorridenti.
Sì, ma quanto è stupida.
Le sorrido e la bacio cercando si trasmetterle tutta la mia gratitudine.

Ciao!
Come vi avevo promesso cercherò di aggiornare molto più spesso. Questo capitolo non è stato un granché ma sto scrivendo cose carine, quindi non disperate! Probabilmente, anzi sicuramente non ci sentiremo prima di Natale, quindi ne approfitto per farvi gli auguri. Fatemi sapere cosa avete ricevuto che sono curiosa e divertitevi!
Vi voglio bene.
A presto!

Non NasconderloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora