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Giorgio's pov.
Da un secondo all'altro il mio volto si incupisce. Rimango fermo, immobile davanti al suo seno. Starà scherzando ma non riesco nemmeno a chiederle se mi sta prendendo per il culo. Sono paralizzato.
"Giorgio, per favore guardami" sussurra spaventata.
Guardarti? Non ce la faccio ad alzare lo sguardo, non ce la faccio a fare un cazzo.
"Dì qualcosa almeno" si agita "Per favore, io non..."
Mi alzo e tiro un pugno contro la parete, avrei voluto tanto sferrarlo a Valerio.
"Vattene" dico cercando di restare calmo.
Non posso crederci che lei sia stata con lui, non posso accettarlo.
"No Giorgio ti prego fammi..."
"Ho detto vattene!" grido, forse un po' troppo, ma la rabbia in questo momento sovrasta qualsiasi altro sentimento.
Le lancio il reggiseno e il vestito in faccia mentre io infilo i miei pantaloni. Lo faccio senza pensarci due volte perché intanto nella mia testa si fanno spazio delle scene orrende di loro due a letto insieme.
"No-non so cosa mi sia preso Gio, ma ti giuro..."
Non capisco perché mi stia dando spiegazioni in fin dei conti, non stavamo insieme ma questo non la giustifica. Non doveva fare una cosa del genere a me!
"Piantala! Vestiti e vattene!"
Non riesco nemmeno a pensare lucidamente, cazzo.
Come ha potuto farmi questo.
"Mi fai spiegare?"
"No! Non c'è niente da spiegare, devi solo andartene." urlo ancora.
Si rialza e si infila il vestito.
"Altrimenti cosa?" cerca di fare la dura ma in realtà sta tremando come una foglia.
Mi avvicino, lei chiude gli occhi e le scende una lacrima. Spero non stia pensando che io voglia picchiarla. Non lo farei mai, cazzo.
"Altrimenti me ne vado io" dico sussurrando, poi
sbatto la porta di casa e comincio a guidare senza una meta precisa, con un gran voglia di spaccare qualcosa o meglio, la faccia di quel figlio di puttana.
Ecco perché non voleva farlo con me.
Non mi sento pronta, diceva.
Voglio stare da solo ma ho anche una gran voglia di andare da Valerio e spaccargli il naso. Fermo l'auto e sbatto le mani al volante poi chino la testa.
Non pensavo che mi avrebbe fatto così male.
Valerio non doveva farmi questo, cazzo. Sapeva che provavo qualcosa per lei. Che provo, ancora, qualcosa per lei.
Genio, ricordati che sei stato tu a dirgli che poteva mettersi con lei, ricordati che tu gli hai detto che doveva renderla felice. Hai fatto tutto tu.
Non gli ho detto che doveva toglierle la verginità! Spettava a me.  Era la cosa che stavo aspettando. La cosa più bella che io potessi fare. Mi sento come la chiave del lucchetto, l'unica. Senza nessuna copia. Ma una cazzo di forcina ha fatto quello che dovevo fare io. Si è improvvisata chiave quando in realtà è solo una fottuta forcina per capelli, cazzo!

Forse sono un pazzo, ma giuro che tutto questo dolore lo provo perché ci tengo veramente a lei, mi ha dato così tanto in così poco tempo, e ora ha frantumato tutto.

Vago senza meta per circa mezz'ora non trovando ancora una spiegazione logica a tutto quello che è successo. Non mi sono calmato, anzi il fuoco aumenta sempre di più dentro di me, e brucia.
Faccio marcia indietro e svolto per andare a trovare il mio amico Valerio.
È l'una di notte, starà sicuramente dormendo, ma non me ne fotte un cazzo.
Suono insistentemente il campanello fin quando non sento la sua voce di merda che chiede: "Chi è?"
"Sono Giorgio, aprimi subito"
"Che cosa è successo? Problemi d'amore con la nuova ragazza?" chiede ridendo.
Sospiro profondamente e non rispondo. Mi apre il cancello e di corsa salgo le scale.
Lo ritrovo sulla porta ad aspettarmi con la faccia mezza addormentata. Gli sgancio un pugno in pieno viso facendolo scansare ed entro subito in casa sua.
"Sei solo un coglione!" grido.
"Può essere, ma abbassa la voce o sveglierai la vecchietta di fianco"
"Non me ne fotte un cazzo Valerio, smettila di fare lo spiritoso, sei insopportabilmente fastidioso!"
"Si può sapere che ho fatto? Ti ho lasciato fidanzare con Jen come se nulla fosse, cosa vuoi di più?" grida anche lui.
"Cosa voglio di più? Cosa voglio di più?! Io volevo essere la sua prima volta, perché io la voglio veramente, tu invece ti sei solo approfittato di lei, cazzo!" grido prendendolo per la maglietta.
"Te l'ha detto" sussurra.
"Non poteva tenermelo nascosto, non credi?"
"Per lei non è significato niente, te lo assicuro. Lei vuole te"
"Che significa, per te ha significato qualcosa? Valerio, se sei innamorato di lei..."
"Innamorato?" ride "Non sono innamorato. Tu lo sei?" ritorna improvvisamente serio.
"Io? No, non - non sono innamorato di lei, mi piace ma..." scuoto la testa "E poi che te ne importa? Non avvicinarti mai più a lei"
"Allora se non sei innamorato anche tu vuoi approfittarti di lei" sorride e mi manda ancora più in bestia. Come può credere una cosa del genere? Lei è - lei è tutto per me...
"Ti metterò giù quando avrò voglia di metterti giù"
"Oh beh, allora significa che dormirò senza cuscini per stanotte, spero non mi venga il torcicollo"
"Non ti sopporto Apa"
Lo metto giù e mi avvio alla porta.
"Comunque davvero..." comincia, mi blocco di fronte alla porta per sentire cosa ha da dire "Lei vuole soltanto te, era confusa e ferita in quel momento"
Sferro un pugno alla parete e me ne vado.

Ho fatto sesso con Valerio. Ho fatto sesso con Valerio.
Le sue parole mi rimbombano nella testa facendomi impazzire.
Non so se voglio tornare a casa. Non voglio vederla lì che mi aspetta. Spero che stia bene. Piangeva come una disperata, e io le ho urlato fortissimo cazzo, spero non si sia spaventata. Devo scusarmi con lei. Sfreccio per le strade di Roma senza alcun problema. A quest'ora della notte non ci sono tante auto per fortuna.

Arrivato a casa scendo dall'auto velocemente e corro in camera.
Non c'è, ma sul letto c'è un biglietto.

Ti ho aspettato per più di mezz'ora. Sapevo che non saresti tornato presto ma speravo che volessi risolvere. Evidentemente non è così. Se ti va di parlarne sai dove trovarmi.
Jenny.

Fanculo, fanculo.
Straccio il biglietto. Ho i denti serrati e con gli occhi cerco di incenerire quel fottuto foglio che mi ha fatto sentire una merda. Credo di aver esagerato.
Wow Giorgio, questo non sei tu.
Il mio petto si gonfia e si sgonfia e gli occhi mi pizzicano.
Fisso i pezzettini che ho sul palmo. L'inchiostro è scolorito in alcuni punti, probabilmente ha versato un sacco di lacrime mentre scriveva.
Che cazzo devo fare adesso? Non so nemmeno se ci siamo lasciati.
Tu non l'hai lasciata.
Non voglio lasciarla, ma probabilmente sarà lei a lasciare me dopo la reazione che ho avuto.

Sorpresa!
Sapevo che stavate aspettando questo capitolo con ansia cosmica quindi ve l'ho portato subito. Spero vivamente che vi sia piaciuto. Fatemi sapere cosa ne pensate, come sempre. Se vi va, commentate anche le reazioni di Giorgio, mi fa sempre piacere leggere i vostri scleri.
Non so di preciso quando pubblicherò il muovo capitolo ma sicuramente non vi farò aspettare troppo!
Vi voglio bene.
A presto.

Non NasconderloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora