Jenny's pov.
L'idea del viaggio ha funzionato. Il giorno in cui Giulio e Giulia sono tornati apparivano tranquilli ma erano distanti, così pensai che non avessero risolto proprio un cazzo ed ero già pronta ad arrendermi e a lasciare le cose come stavano. Quando videro me e Giorgio che li aspettavamo in stazione si diedero uno sguardo di intesa e camminarono verso di noi.
Vogliono ammazzarci, mi dissi.
Non appena furono di fronte a noi però, scoppiarono a ridere e si diedero un bacio.
Ero felice, quasi emozionata.
"Ringraziate me, ve l'ho pagato io il viaggio" disse Giorgio.
"Non c'è tempo per i ringraziamenti" ribatté Giulio.
Mentre io salutavo Giulia con un mega abbraccio quei due continuarono a parlare di non so che cosa.
"Grazie!" esclamò la mia migliore amica.
Le rivolsi un sorriso e la abbracciai nuovamente.
"Grazie davvero!"
"Di nulla"
"Non puoi capire, sono stati dei giorni fantastici!"
"Immagino, immagino"
"All'inizio ci siamo evitati, ma solo per qualche ora, e poi si è sistemato tutto"
"Ottimo direi"
"È tutto merito vostro"
"Smettila, volevamo vedervi felici, e lo siete solo se state insieme"
"Questo è vero"
"Adesso andiamo da me, vi preparo la cena"
"E poi andiamo da me, Giulia" si intromise il suo ragazzo.
"A fare? Io sono stanca" disse lei.
"Dormi da me"E se il buongiorno si vede dal mattino, oggi sarà proprio una giornata no.
L'estate è ormai alle porte ma la scuola mi distrugge. Ho tre materie da recuperare e abbiamo ancora diversi compiti in classe da fare.
Sono distesa sul letto a fissare il soffitto e non ho nessuna intenzione di alzarmi e di andare a scuola. Alzo il braccio per nessun apparente motivo e guardo quel famoso bracciale. Quando Giorgio me lo ha regalato non stavamo insieme e adesso invece siamo felici. Quante cazzo ne abbiamo combinate. Quella famosa sensazione di farfalle nello stomaco la avverto dalla prima superiore ma non ho mai avuto il coraggio di farmi avanti, anche solo per scambiargli una parola e magari diventare buoni amici come poi è successo. E ora non solo. Chissà cos'è scattato in me quel giorno in cui mi sono buttata tra le sue braccia senza motivo. Però è stato bellissimo abbracciarlo, era la prima volta che lo facevo.
Affondo la testa nel cuscino. Devo farmi forza, alzarmi e prepararmi.
La giornata è brutta. Apro la finestra, il cielo è nuvoloso e tira molto vento. Ieri sera c'è stato un forte temporale e un grande acquazzone.
E menomale che l'estate è alle porte.
È ancora presto per uscire di casa per cui mi preparo una bella colazione che spero mi faccia tornare il buonumore.
Mentre bevo il caffè, sento suonare un clacson. Mi affaccio alla finestra: Valerio.
Apro la porta e lui abbassa il finestrino.
"Oggi niente scuola, vieni con me" mi ordina.
"Perché?" gli chiedo facendo un passo in avanti.
"Perché sì. Dai preparati, ti aspetto"
"Ma io non voglio venire, e tu non puoi costringermi"
Ride.
Chissà che cosa vuole. Era da un bel po' che non ci vedevamo, non ci siamo proprio sentiti e sinceramente non ci ho nemmeno pensato a lui. Il fatto che mi stia obbligando ad andare con lui mi fa preoccupare.
"È vero, non ti posso costringere, ma lo farai altrimenti non saprai mai quello che ho da dirti"
"Non puoi dirmelo ora?" chiedo.
"No, non posso. Dobbiamo sederci e parlarne senza che nessuno ci interrompa"
Sbuffo e annuisco, rientro in casa senza dire una parola e mi preparo velocemente. Spero che non debba dirmi una cazzata dato che mi sta facendo saltare scuola.
Apro la portiera della sua auto e mi siedo sbuffando una seconda volta.
"È così brutta la mia compagnia? Vedrai, dopo che ti avrò parlato, mi ringrazierai"
Poggio la testa sul finestrino e chiudo gli occhi. Mi sento stanca e ho un brutto presentimento. La tensione mi sta distruggendo, in questo momento vorrei soltanto stare a casa mia, magari sul letto a leggere un bel libro. Il mio cellulare vibra, segno che ho appena ricevuto un messaggio.Giorgio: Buongiorno Jen, sto andando con Giulio a registrare un pezzo nuovo, se finisco presto passo a prenderti da scuola.
Jenny: No, non sto andando a scuola.
Non gli dirò che sono con Valerio, molto probabilmente la prenderebbe male, quindi evito.
Nell'appartamento di Valerio ci sono entrata pochissime volte ma ogni volta che l'ho fatto ho trovato sempre qualcosa di nuovo e di bizzarro. Per esempio il tappeto zebrato all'ingresso.
"Forza, siediti. Dobbiamo parlare di un po' di cosette"
Sembra nervoso anche lui.
Mi guardo intorno e alla fine decido di sedermi sulla poltroncina vicino al divano.
"Quindi di cosa dobbiamo parlare?" domando.
"Di tutto"
"Wow" mi limito a dire.
"Di Giorgio" mormora lui.
"Ah"
"Dobbiamo parlare della sua vita"
"Allora parliamone"
"Ci vorrà un po', per questo motivo ti ho chiesto di venire qui. Nessuno ci interromperà"
"Sembra importante. Spero non sia nulla di sconvolgente"
"È molto importante" dice marcando l'aggettivo molto.
"Lui ha detto che man mano me ne avrebbe parlato e che non devo preoccuparmi" dico cominciando a spaventarmi.
"Devi saperlo Jen, lui non te lo dirà"
"Perché ne sei così sicuro? Magari ha bisogno di tempo"
"Non voglio raccontarti il suo passato, tu devi conoscere il suo presente"
"Io conosco il suo presente. Fa musica ed io sono la sua ragazza"
"C'è una cosa che non sai e che ti sta nascondendo"
Deglutisco. Le mie mani cominciano a tremare, lo stesso fanno le mie gambe, e il cuore batte all'impazzata.
Cosa potrebbe mai nascondermi?
"Che cosa?" balbetto.
"Dovrebbe dirtelo lui sai? Lo sanno parecchie persone. Lo sa Giulio, lo sa Tommaso, lo so io. Ma sei tu quella che dovrebbe saperlo, in primis"
"E perché vuoi dirmelo tu?"
Valerio scuote la testa.
"Te l'ho già detto, lui non te lo dirà"
Resto zitta e lo stesso fa Vale. Sicuramente non sa da dove cominciare ma io devo sapere, adesso deve parlare.
"Allora Jen, promettimi innanzitutto che non dirai a Giorgio che te l'ho detto io"
Annuisco e gli rivolgo un sorriso per rasserenarlo un po' -anche se quella che dev'essere rasserenata sono io.-
"Vedi... lui ha avuto un passato abbastanza difficile, e questo probabilmente l'avevi capito" Già, lo avevo capito. L'ho sempre saputo. Aspetto che continui a parlare mentre mi sfrego le mani sui jeans.
"Diciamo che era da un po' di anni che era caduto in una depressione atroce. Non usciva di casa se non per andare a scuola, non mangiava assolutamente nulla e se veniva obbligato a farlo, rimetteva tutto pochi minuti dopo. Non si divertiva, non parlava con nessuno e si tagliava. Si tagliava quasi ogni giorno e diceva di odiare la vita, la sua vita. C'era Giulio che lo aiutava molto anche se Giorgio non se ne rendeva conto. Sua madre non lo considerava, non era presente in quel periodo buio della sua vita, suo padre invece cercava di motivarlo ma in maniera sbagliata. Infatti si sentiva solamente disprezzato e odiato. Poi un giorno..." viene interrotto dal campanello. Ma oltre al suono di questo, da sotto provengono anche delle urla, perciò Valerio si alza di scatto, apre per prima cosa il cancello e subito dopo la porta.
Rimango senza fiato non appena vedo Giorgio varcare la soglia.
"Che ci fa lei qui?" urla.
Lancio un'occhiata a Valerio che è rimasto immobile di fronte alla porta.
"Che cazzo sta succedendo? È per questo che non sei andata a scuola? Dovevi vederti con il tuo ex?!" continua Giorgio e io rimango zitta non sapendo cosa dire.
"Amico, calmati. Le ho chiesto io di venire qua. Tu piuttosto, come mai sei qui?"
Giorgio rivolge uno sguardo di odio a Valerio.
"Non lo so, mi ha guidato la testa" dice, irritato.
Valerio chiude la porta e si posizione si fronte a lui.
"Allora? Perché Jenny è qui? Che cosa vuoi ancora da lei? Non capisci che non ti vuole?"
"No" Vale scuote la testa "Le stavo raccontando..." si blocca "Le stavo raccontando tutta la verità. Tutto ciò che tu le nascondi"Ciaoo!
Scusate, scusate, scusate. Era da un sacco di tempo che non pubblicavo un nuovo capitolo. Avevo un blocco e tutto ciò che scrivevo mi sembrava noioso. Come se non bastasse avevo quasi terminato il capitolo e il cellulare ha smesso di funzionare perciò l'ho portato a riparare e ho perso il capitolo. Scusate se magari volevate sapere più nel dettaglio come è andato il viaggio di Giulio e Giulia, ma sinceramente non mi andava di raccontarlo, mi sembrava noioso, dato che non sono i protagonisti. Ho dedicato già molto spazio a loro due. In ogni caso, fatemi sapere se questo capitolo vi è piaciuto. Secondo voi cosa nasconde Giorgio? Riuscirà Valerio a dirlo a Jen, oppure lo farà Giorgio? Voglio un botto di commenti!
Comunque raga, sono ufficialmente tornata!
A presto.
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Non Nasconderlo
Fanfiction"Ci sono dei momenti, dei secondi, degli attimi in cui la vita fa un po' meno schifo" Due compagni di classe che per anni non si sono mai scambiati una parola, si ritrovano, grazie all'impulsività di lei, a stringere un grande rapporto che li render...