39.

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Giorgio's pov.
Quando Giulio mi ha detto che Jenny aveva chiamato Valerio per andare in discoteca non ci ho visto più. Ho cominciato a imprecare e a lanciare le prime cose che mi capitavano tra le mani. Giulio mi ha dettato il nome della discoteca e la prima cosa che ho fatto è stata andare e controllare. Adesso sono qui, ma non li vedo. Comincio a farmi mille film mentali e il peggiore è quello che possano essere in qualche stanza a trombare.
Lui non può toccarla, non può, non deve essere il primo a toccarla.
Dopo aver controllato in tutte le camere, e aver interrotto dei tizi che scopavano allegramente, salgo in terrazza.
Eccoli qui. Valerio le ha appena detto qualcosa e l'ha tirata a se. In questo momento vorrei spaccargli la faccia ma resto fermo a guardare. Mi mordo il labbro e chiudo i pugni. Lo faccio sempre quando sono nervoso.
Ad un tratto vedo quello che mai avrei voluto vedere. Jenny che bacia Valerio.
Valerio che bacia Jenny.
Non so quale dio mi stia tenendo per non correre addosso a Valerio e spaccargli la faccia in questo momento, ma la rabbia si è comunque impossessata di me. Corro giù per le scale per non vedere altro ma devo assolutamente parlare con Giulio o rischio davvero di impazzire.
Non appena mi ritrovo da solo con lui comincio ad urlare e a sfogare la mia rabbia strattonandolo e tirando calci alle automobili.
"Tu non capisci Giulio, non capisci!" grido tirandolo per la maglia. Le vene della gola saranno talmente grosse in questo momento che potrebbero scoppiare.
"Invece capisco benissimo, ti piace Jenny in un modo pazzesco brò" Giulio risponde nella calma più totale, accennando un sorriso malefico. Questo nano mi fa salire il nervoso e mi fa infuriare ancora di più.
"Senti nano da giardino, dimmi cosa devo fare"
"Oh calmati, l'unica cosa che devi fare è correre da Jenny e dirle quanto cazzo ti piace" urla puntandomi il dito contro.
"Lo sai che non posso farlo" grido a mia volta.
"Puoi farlo cazzo, fottitene di tutto" Giulio si calma e si sistema la giacca, poi sospira e riprende a parlare. "L'hanno capito anche i muri che ti piace, smettila di farti tutti questi problemi Giorgio, se ci tieni a lei vai e prenditela altrimenti la perderai. Hai visto quanta gente le va dietro? Andiamo, vuoi fartela scappare così?"
Odio quando Giulio ha ragione.
Forse davvero mi piace.
Alleluia, hai capito finalmente.
Sì cazzo, mi piace.
"Lei non merita uno come me"
"Merita uno come Valerio?" ridacchia.
"No!" urlo di nuovo prendendomi la testa fra le mani.
Sto impazzendo sul serio. Non so cosa fare. 
"Se la vuoi, fai qualcosa" dice Giulio prima di scomparire.
L'unica cosa che voglio è averla al mio fianco, non per forza deve essere la mia ragazza, non pretendo il suo amore, non voglio farla soffrire e non voglio soffrire. Bel casino.
Qualcuno dei due dovrà soffrire.
Beh allora quello sarò io.

Salgo in macchina e mi dirigo verso casa. Cerco di non pensare a quello che ho visto ma non ci riesco. Perché Jen non si fermava? Perché non lo respingeva?
Più mi faccio delle domande più trovo risposte che non mi piacciono. Accelero come per lasciarmi alle spalle quei due, come per sfuggire a qualcosa, a qualcuno. È la prima volta che provo tutto questo, non so come comportarmi. Ho avuto molte relazioni ma non sono mai durate perché ero io che non volevo farle durare. Non ho mai provato niente per nessuna, ed è per questo che ora sono confuso. Nuove emozioni che non so come gestire.
Dovrei accettare i miei sentimenti oppure scappare?

Stanotte non ho chiuso occhio. Fisso il soffitto sperando che un consiglio cada dal cielo.
Porto lo sguardo sulla sveglia: 8:15.
Mi alzo e mi trascino in cucina per fare colazione. Teoricamente oggi non dovrei fare nulla: Giulio esce con Giulia quindi non si registra, ma ho voglia di scrivere.
Sul tavolo della cucina c'è un bigliettino.

Gio, vado a fare colazione con Chiara, torno per pranzo. Cucina qualcosa e non lasciarmi morto di fame.
Tommi.

Faccio spallucce e butto il bigliettino nell'immondizia.
Non cucinerò mai, non sono dell'umore.
Dopo aver fatto colazione e una bella doccia, torno in camera e butto giù un po' di rime ma nessuna mi soddisfa.
In meno di dieci minuti la camera è piena di fogli sparsi dappertutto.
Lei non può farmi questo effetto, sta rovinando tutto.

Non NasconderloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora