Giorgio's pov.
Giulio indietreggia e mi fa cenno di entrare. È di malumore ed ha i suoi motivi. Entrando noto diverse bottiglie di birra e mozziconi di sigaretta sparsi per tutta la casa. È davvero innamorato di Giulia e devono tornare insieme.
"Guarda qua che porcile"
Giulio abbassa lo sguardo e serra i pugni. "Sì, lo so. Non ho voglia di riordinare"
"Ti posso aiutare"
"No"
"Dobbiamo parlare" dico deciso sedendomi sul divano "Non voglio vederti così, hai capito?"
Giulio annuisce e sospira.
È proprio giù, cazzo. Devo fare qualcosa per tirarlo su di morale o si distruggerà.
Si abbassa per raccogliere una bottiglia di birra mezza piena ma allungo il piede e la rovescio.
"Dovresti uscire e non pensarci, così non ti passerà mai"
Prende la bottiglia che avevo precedentemente rovesciato e la lancia contro il muro, dopodiché solleva il tavolino in vetro che si trovava di fronte a me e scaraventa anch'esso contro la parete.
"Vaffanculo non voglio uscire! Voglio stare qui a distruggermi nei peggio modi"
È bene che si sfoghi ma devo farlo ragionare. "Fai quello che ti pare Giulio, ma sappi che non ti servirà a nulla, non potrai cancellare quello che ti ha fatto"
Mi fissa per alcuni istanti. Sembra davvero sul punto di esplodere. Senza dire una parola esce di casa lasciandomi da solo.
Sbuffo e scrollo le spalle. Forse dovrei seguirlo e parlargli ma lo conosco troppo bene e sono sicuro che adesso andrà semplicemente a farsi un giro in skate, quindi non ho nulla di cui preoccuparmi. Impreco e me ne torno a casa mia.Reggendo due tazze di caffè, seguo Jenny sul divano.
"Quindi precisamente cosa gli hai detto?"
"Che distruggersi non gli servirà a nulla"
"E lui?"
Poggio la tazzina sulle labbra e sorseggio il caffè. "È andato via infuriato"
"Che cazzo di casino" risponde lei, posando la tazzina sul tavolino di fronte.
Appena l'ho chiamata per dirle che le cose non erano andate come speravo, mi ha chiesto se poteva venire da me per raccontarle cosa era successo esattamente. Sia io che lei siamo preoccupati per Giulia e Giulio. Sono i nostri migliori amici e non ci piace vederli così.
"Non sarà incazzato per sempre" riflette Jen ad alta voce "Gli passerà"
La osservo mentre si porta i capelli dietro le orecchie e sbuffa. Mi mordo la lingua cercando di frenare la voglia di saltarle addosso che ho. Non mi sembra il momento.
Si alza dal divano di scatto.
"Facciamo fare loro un viaggio!"
"Un viaggio?"
"Sì!"
Mi sorride e poggia le mani sulle mie spalle.
"Staranno da soli e potranno chiarirsi! Non potranno scappare e saranno costretti a stare insieme!"
"Dobbiamo pagarlo noi il viaggio però" dico immaginando già il mio portafoglio vuoto.
Il tuo portafoglio è già vuoto.
"Dai, non fare il tirchio! Tu non vuoi che tornino insieme?"
"Certo che lo voglio"
Però potremmo trovare un altro modo più economico, penso.
"E dove li mandiamo poi? Francia, New York, Londra..." dico scherzando.
Jen ride e si risiede. "Beh, non così lontano, costerebbe troppo. Che ne dici di Venezia?"Jenny's pov.
Lascio l'appartamento di Giorgio dopo aver progettato al meglio il viaggio a Venezia dei miei due amici. Non appena mi richiudo la porta alle spalle prendo un respiro profondo e chiudo gli occhi. Oggi l'aria è particolarmente fresca, l'estate è alle porte e non potrei esserne più felice.
Giulia e Giulio partiranno questo fine settimana e staranno via per quattro giorni -sperando che bastino per riappacificarsi-. Giorgio all'inizio era titubante nel comprare il biglietto ma alla fine ho avuto la meglio. Credo che il viaggio sia la soluzione migliore. Non potranno di certo evitarsi. Giorgio accompagnerà Giulio alla stazione dicendogli che dovranno partire per qualcosa che ha a che fare con la musica, mentre io farò lo stesso con Giulia dicendole che ha bisogno di una vacanza per non pensare a quello che è successo e che io andrò con lei. Si ritroveranno in stazione, li lasceremo da soli ma non andremo via, aspetteremo che partano.Mi sveglio con il suono assordante della sveglia. Il sole che filtra dalla finestra illumina tutta la stanza. Mi alzo e mi avvicino alla finestra, aprendola. Noto un gran via vai. Di fronte casa stanno aprendo qualcosa. Un bar, mi sembra.
Mi dirigo in bagno e mi guardo allo specchio: le occhiaie sono, come sempre, molto evidenti, i capelli scompigliati e il trucco del giorno prima, sbavato. Mi faccio una bella doccia, rilassandomi per qualche minuto dopodiché infilo le prime cose che trovo nell'armadio e mi preparo la colazione.
Sorseggio il caffè mentre controllo i messaggi sul cellulare.Giorgio: Lo sai che di fronte a casa tua stanno aprendo un bar nuovo?
Papà: Buongiorno, oggi io e la mamma faremo entrambi tardi. Stasera prepara tu la cena.
Giulia: Oggi non vengo a scuola, non me la sento.
Mi alzo da tavola senza aver risposto a nessuno ed esco di casa.
Per strada stanno tutti a guardare l'insegna del nuovo bar: Bar Sole.
Ma che nome è?
La gente chiacchiera sull'inaugurazione che si terrà oggi pomeriggio mentre io mi dirigo alla stazione.Durante la ricreazione chiamo Giulia.
"Buongiorno Jen" risponde tirando su col naso.
"Ciao, stavi piangendo?"
"Chi io? No"
Chiara si avvicina a me ed io metto il vivavoce per far sentire anche lei.
"Giuro che non piangevo"
"Lo spero per te, mia cara, vedrai che tutto si sistemerà"
"Sì, sì Jen, tutto si sistemerà" mi dice infine, chiudendo la chiamata.
"Ho paura che cada in depressione..." Chiara si siede accanto a me e sbuffa.
Lei non sa della mia idea!
Durante l'ora di fisica le racconto ogni cosa nei minimi dettagli e sembra che sia d'accordo con me sull'idea del viaggio. Se non torneranno insieme in questo modo allora non torneranno insieme mai più. Le nostre continue chiacchiere obbligarono la professoressa a cacciarci fuori dall'aula dove continuammo a parlare del viaggio per tutta la fine dell'ora."Stasera c'è l'inaugurazione del bar che stanno aprendo di fronte casa mia" dico a Chiara "Andiamo a vedere?"
"A che ora?" chiede.
"Boh! Tu questo pomeriggio vieni da me, magari chiamiamo anche Giulia"
"Sicuramente non vorrà venire"
"E noi la obbligheremo! Non può stare rinchiusa in casa per sempre, e poi le devo dire del viaggio"
Chiara annuisce e ritorna a concentrarsi sulla lezione di spagnolo.Okay,
mi scuso di nuovo per il ritardo e il capitolo noioso. Ragazzi è Maggio, capite cosa significa? Che bisogna farsi un culo così a scuola e il tempo per respirare scarseggia.
Comunque, prometto che presto tornerò ad aggiornare regolarmente e che i capitoli saranno meno noiosi. Intanto fatemi sapere se la storia continua a piacervi nonostante tutto. Ah, e poi volevo chiedervi una cosa: volete che scriva del viaggio di Giulio e Giulia oppure che lo riassumi solamente? Fatemi sapere!
Detto questo, vi lascio e vi prometto che ci sentiamo presto!
Vi voglio bene.
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Non Nasconderlo
Fanfiction"Ci sono dei momenti, dei secondi, degli attimi in cui la vita fa un po' meno schifo" Due compagni di classe che per anni non si sono mai scambiati una parola, si ritrovano, grazie all'impulsività di lei, a stringere un grande rapporto che li render...