Capitolo 17

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Luca's pov

La mattina sentii Davide e Riccardo che continuavano a chiamarmi perché ovviamente ero in ritardo .... Ma non è colpa mia, stavo sognando ed io mi lascio trasportare dai sogni, perché per me sono fonte di ispirazione. Devo ammetterlo, era davvero bello: ero disteso su un bellissimo prato, sentivo il vento fresco sul viso e il sole brillava radioso. Ad un certo punto mi sedetti e sentii una voce che mi dice "ciao Luca tutto bene? Sono felice di vederti." Era una ragazza con i lunghi capelli castani, con qualche meches bionda, che con la luce del sole assumevano un colore dorato bellissimo, gli occhi azzurri come il cielo e la pelle chiara .... Non lo volevo ammettere, ma era Laura. Comunque le risposi che anche io ero contento di vederla e le presi la mano e la feci sedere accanto a me e lei appoggiò la testa sulla mia spalla. Improvvisamente ci ritrovammo su un'altalena grande abbastanza per tutti e due e lei ad un certo punto si sbilanciò e cadde, io per prenderla la afferrai per i fianchi, ma caddi anche io. Per fortuna cademmo sul morbido prato di prima tra mille sorrisi. Proprio in quel momento mi svegliarono le urla di Davide e di Riccardo e mi ritrovai per terra .... Forse era stato l'effetto del sogno.

R: < Luca, c'è Laura di sotto che ti aspetta, ma se vuoi continuare a dormire le dico di andarsene ....>

Smisi di ascoltarlo e saltai in piedi e senza accorgermene ero pronto dopo 10 minuti .... Ma perché ho reagito così!?

Scesi tra le battutine dei miei "amici", sembrano due pettegole ma sapevo come farli tacere ....

D: < Devo proprio ammetterlo questa ragazza sta facendo miracoli. Sarà meglio dirglielo appena arriviamo, no Ric? > andai su tutte le furie, facendo aumentare le risate dei miei amici.

Lu: < Si si ridi ridi ma tanto so perché sei qui ora. Sara apprezzerà, tranquillo.>

Davide mi rispose ma io non lo ascoltai e mi diressi verso la macchina. In macchina era il delirio: io e Riccardo che non riuscivamo a smettere di ridere per la cotta di Davide, che intanto aveva acceso lo stereo a palla, probabilmente per non sentirci. Una volta ristabilito l'ordine, mi calmai e chiusi gli occhi per un attimo, attimo che bastò per farmi rivivere quel sogno e quel sorriso .... Quando riaprii gli occhi mi chiesi come avrei fatto ad avvicinarmi a Laura durante la lezione senza agitarmi. Comunque, Riccardo era riuscito di nuovo a farci arrivare in tempo a scuola .... Solo lui poteva fare questo miracolo, gli dovevo il fatto che ancora non avessi ricevuto la lettera di richiamo per ritardi ricorrenti sul luogo di lavoro. Eccole là: Laura e Sara .... Spiccavano tra la folla di alunni. Le salutai.

Lu: < Ciao ragazze!> sorrisi imbarazzato, non le guardai nemmeno e mi sbrigai a entrare in classe, perché vedevo che Riccardo e Davide erano seriamente intenzionati a dirle quelle sciocchezze e io non avevo né voglia di essere lì quando avrebbero cominciato a parlarle, né di provare a difendermi .... Li vedevo mentre si divertivano a raccontare chissà che cosa a quelle povere ragazze, ma appunto preferii evitare di intromettermi, avrei solo peggiorato le cose. Una volta entrati tutti in classe, cominciai la mia lezione, che si caricava di agitazione ogni volta che lo sguardo di Laura si intrecciava col mio.

STORIA D'AMORE TRA SOGNO E REALTÀ - Luca Giacomelli Ferrarini e Davide MerliniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora