Capitolo 86

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LAURA'S POV

La sveglia suonò e io non potei fare altro che alzarmi. Sara era dai ragazzi e a meno che non fossi riuscita a vederla all'entrata della scuola, l'avrei rincontrata dopo la lezione dato che lei doveva fare francese. Federica si svegliò a causa della mia sveglia.

F: < Buongiorno.>

L: < Fede buongiorno. Scusa se ti ho svegliata.>

F: < Figurati. Devi andare a lezione vero?>

L: < Sì, ma mi fa male tutto a causa delle prove di ieri sera, mi dovrei vestire ma non ne ho le forze.> Mi ributtai sul letto a pancia in sotto e con la faccia spiaccicata sul materasso in balia della pigrizia.

F: < Avanti così farai tardi. Dimmi cosa vuoi indossare che te lo tiro fuori dall'armadio.>

L: < Oddio mi faresti un favorone... guarda avrei pensato alla canotta nera, il crop top grigio e i leggins neri.> Dissi sollevando un po' la testa e coi capelli ribelli che mi coprivano il viso.

F: < Sei un soggetto Laura.> Disse ridendo.

L: < Cosa? In che senso?> Le chiesi mentre mi portava i vestiti.

F: < Nel senso che guardare te è un po' come guardare un cartone animato.>

L: < Lo prendo come un complimento.> Intanto iniziai a vestirmi controvoglia

F: < Sì infatti è un complimento, per una che aspira a entrare nel mondo dello spettacolo, avere una personalità particolare è un bene, o sto sbagliando tutto e sto facendo una figura del cavolo?> Il tono di voce tradì l'imbarazzo.

L: < No no tranquilla, è una bella cosa quella che hai detto, grazie.> Dissi stringendole la mano e facendo sparire il suo imbarazzo. Io e Federica ci conosciamo da sempre però il nostro rapporto non è mai diventata una vera e propria amicizia al contrario di Sara, loro due si che erano amiche davvero, però in questi giorni stiamo costruendo un'amicizia e questo mi faceva veramente piacere.

L: < Oddio sto facendo tardi!>

FEDERICA'S POV

Vedevo Laura correre da una parte all'altra della casa e ogni volta che compariva aveva qualcosa di diverso in mano, tra spazzole, profumi, trucchi e scarpe ed io non potevo fare altro che riderle in faccia mentre mi preparavo anche io per uscire.

L: < Corri, corri, corri Fede! Ho 5 minuti per arrivare a scuola e le gambe mi stanno già chiedendo pietà.>

F: < Io sono pronta, possiamo andare.> La ragazza mi afferrò per un braccio e mi spinse fuori casa, io continuavo a ridere come una pazza.

L: < Risparmia il fiato per correre!> Mi disse scherzosa. Quando arrivammo alla scuola, i ragazzi e Sara erano tutti davanti all'entrata per fortuna così potevamo almeno salutarli.

L: < Ciao ragazzi! Uff... mamma mia che corsa, ditemi che oggi cantiamo altrimenti collasso.>

F: < Buongiorno a tutti!>

S: < Ragazze ciaoo! Mamma mia ma stavate in ritardo?>

L: < Sì, colpa mia stavolta, avevo troppi dolori per sbrigarmi a prepararmi.>

Lu: < Ahahaha, piccola, ieri abbiamo esagerato mi sa.> Intanto arrivò Alessandra nelle stesse condizioni di Laura.

A: < Buongiorno! Non chiedetemi niente, ditemi che cantiamo!> Tutti scoppiammo a ridere.

A: < Cosa c'è da ridere? >

N: < Niente solo che tra te e Laura non sappiamo chi sta messa peggio.>

STORIA D'AMORE TRA SOGNO E REALTÀ - Luca Giacomelli Ferrarini e Davide MerliniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora