Capitolo 87

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SARA'S POV

Mancava sempre meno al saggio finale dei ragazzi e mentre Laura era emozionatissima alla sola idea, io speravo che quel giorno non arrivasse mai. Sì, perché per me voleva dire che si stava avvicinando il giorno della mia partenza, il giorno in cui avrei dovuto lasciare i miei amici e la mia città per inseguire un sogno. Certo chiunque ne sarebbe entusiasta, ma non quando questo compromette la tua relazione con l'uomo dei tuoi sogni. Dopo quella romantica cena di riappacificazione né io né Davide abbiamo più parlato del viaggio, o di Andrea, o di Carlotta. Ogni volta che iniziavo il discorso lui lo troncava con due sole parole "c'è tempo." Quella mattina era la mia ultima lezione di francese e, a detta di Sebastian, il pigmeo, il nostro insegnante, voleva organizzare qualcosa di speciale: una specie di esame che consisteva in dei piccoli sketch rappresentanti la vita che avremmo condotto a Parigi. Un modo semplice per vedere cosa avevamo imparato, educativo ma .... tremendamente noioso.

L: < Dai Sara, non fare quel muso .... vedrai che sarà divertente.>

S: < Si .... non sai come mi diverto a sentire la cosiddetta "lingua dell'amore" storpiata malamente da una banda di .... ah ... non so neanche come definirli. >

L: < Siamo un po' nervosette oggi eh! Preoccupata per qualcosa?>

S: < No ... Si... Dio non lo so, preoccupata non direi solo .... boh non so che sta succedendo, sto impazzendo. >

L: < Prova a spiegarti con una parola, una sola. Pensa al caos che ti frulla in testa e descrivilo con la sola parola che ti viene in mente. > Non ci voleva poi troppo per pensarci, pronunciai l'unico nome capace di farmi impazzire così ultimamente.

S: < Davide.>

L: < Davide? Ma pensavo aveste chiarito quella sera a cena ....>

S: < Lo pensavo anche io, ma ogni volta che provo a parlare di Parigi o del viaggio lui invece di aiutarmi a stare calma, dato che tra l'altro l'ansia mi sta uccidendo, evita il discorso e diventa un iceberg ..... tra poco ci manca solo Di Caprio tra i suoi capelli che grida " c'è posto per uno solo Rose, salvati almeno tu" ..... per me è estenuante non poter parlare liberamente, specialmente con lui.> nel frattempo Laura stava ridendo sotto i baffi per la buffa citazione del Titanic, ma smise dopo una frazione di secondo.

L: < Allora ..... risolviamo un problema alla volta: 1 ... la tua ansia, ti capisco ma devi stare tranquilla sarà una passeggiata. Poi Davide ..... eh, dovreste parlarne seriamente perché il tempo sta per scadere. Oggi, finita la lezione vieni davanti alla scuola, io parlerò con Luca e farò in modo che riusciate a stare da soli.>

S: < Ti ringrazio per il pensiero ma non credo di riuscire ad arrivare in tempo.>

A: < Allora vorrà dire che chiederò aiuto a Nico, faremo in modo di uscire prima e verremo a prenderti appena finisce il corso. > per poco non morii di infarto..... da quanto era qui Alessandra?

S: < Cristo! Alessandra ma quando sei arrivata? Sei diventata un fantasma o cosa?>

A: < Ahahaha, scusami mi ha aperto Federica, non volendo ho ascoltato il discorso ...... non ti preoccupare che ci pensiamo noi a combinare l'incontro. Essere la ragazza di Nicolò ha i suoi vantaggi no?>

S: < Grazie mille ragazze, ora dai finiamo di prepararci e andiamo, voi avete delle prove da fare e io un "esame" da dare.>

F: < Esame?>

S: < Ti spiegherò tutto per strada.>

DAVIDE'S POV

Giuro che se mi sveglio un'altra mattina con le urla di Luca lo caccio di casa. Ogni sera stiamo nottate intere a tagliare e incollare in modo diverso parti di musical e la mattina fatichiamo ad alzarci e non troviamo mai tutto pronto. Luca era ancora nella mia stanza quando sentimmo Riccardo urlare.

STORIA D'AMORE TRA SOGNO E REALTÀ - Luca Giacomelli Ferrarini e Davide MerliniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora