Capitolo 3

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Sara's pov 

Non so esattamente cosa sia successo dopo pranzo. L'unica cosa che so è che mi ritrovai davanti ad una scuola d'arte con la mia migliore amica e altri artisti o aspiranti artisti sovraeccitati.

S: < Laura mi spieghi ancora come hai fatto a portarmi qui? > chiedo ancora confusa.

L: < Perché mi adori e poi perché sotto sotto sei curiosa quanto me di scoprire l'identità del professore misterioso. E poi è un modo per mettere alla prova le tue capacità.> rispose lei con un sorriso beffardo. Quanto avrei voluto dirle che si sbagliava ma mi conosce troppo bene per negare l'evidenza ed io, per mia disgrazia, non so mentire.

S: < mettere alla prova cosa? No no tu non hai capito .... Io non canto, non ballo, né mi esibisco in nessun altro modo .> dissi risoluta ma Laura non si era ancora tolta il suo sorrisetto dal viso.

S: < Ti odio! Sappilo. >

L: < Non è vero tu mi adori.> e mimò un cuore con le mani. Io mi voltai facendo la finta offesa, allora lei si avvicinò e iniziò a fare le fusa come un gatto e provò ad abbracciarmi: sembrava una bambina che dopo aver litigato con la mamma, la stringe per far pace.

S: < Captatio benevolentiae. > le urlai evitando il suo abbraccio e iniziai a ridere. A volte vorrei strangolarla. L'odio e l'istinto omicida che mi assale in momenti come quello è direttamente proporzionale al bene che le voglio. Lei fece una breve risata per poi rivolgere lo sguardo sognante all'edificio davanti a noi: avevano aperto le porte.

STORIA D'AMORE TRA SOGNO E REALTÀ - Luca Giacomelli Ferrarini e Davide MerliniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora