Capitolo 16

151 12 0
                                    


(Luca's pov)

Come al solito ero in ritardo ed è il colmo dato che sono il maestro. Per fortuna Davide mi ha fatto trovare la colazione pronta sul tavolo e Riccardo mi ha aspettato e siamo partiti insieme, non senza aver subito prima la solita ramanzina da parte di tutti e due. Devo ancora conoscere bene la mia classe, eppure qualcuno si fa già notare, Laura. Quella ragazza è un uragano di emozioni, in una sola lezione mi ha già conquistato e dimostrato di essere un talento, spero di non sbagliarmi.

R: < A cosa pensi?>

Lu: < Ai miei alunni.>

R: < Sembri quasi un maestro serio .... Tra i tuoi alunni hai anche una certa Laura vero?>

Lu: < Si, perché?>

R: < È in gamba .... Quando canta, pur non essendo una professionista, ha una capacità espressiva notevole. Io devo solo farle capire come essere più d'impatto.>

Lu: < Non l'ho ancora vista recitare, ma ti posso assicurare che ha colpito anche me. Durante gli esercizi è la più presente, ha molti difetti, ma è comprensibile, sai bene quanto me la difficoltà del diventare pienamente consapevoli del proprio corpo.>

R: < Lo so e come! .... Quindi .... Ti piace ....>

Lu: < Cosa? Si .... No .... Cioè, non in quel senso. Ecco siamo arrivati, corro in classe!>

Per fortuna sono arrivato prima degli alunni. Li guardavo arrivare, vedevo anche Laura e Sara e mi chiedevo perché la obbligasse a venire alle lezioni, pur non partecipando. La lezione era incentrata sullo sguardo e sull'intenzione che c'è in ogni singola parola che si pronuncia. Sono tutti emozionati e ancora un po' timorosi, dopo tutto è solo la seconda lezione. Forse Laura era quella con più paura di tutti, però era la più brava a trasformare tale paura in forza. Questo l'ho capito guardandola negli occhi durante la lezione: io guardavo lei, lei guardava me, c'era uno scambio vero e proprio di energia, che non ho trovato in nessun altro alunno, o almeno non così forte. Alla fine mi è scappato anche un " hai degli occhi bellissimi" e lei tutta imbarazzata, mi disse:

La: < Grazie .... Ma lo sapevo già .... Comunque anche tu.>

L'intera classe ci guardava e rideva, ma io e lei eravamo in un altro mondo in quel momento. Quando tornai a casa Davide e Riccardo mi chiesero di raccontare un po' quello che era successo durante la lezione e gli raccontai anche di quel momento speciale.

R: < Che cariniii!!! Non è che ci stai nascondendo qualcosa?>

D: < Si, tipo che ti stai innamorando!>

R: < Di nuovo .... E secondo me stavolta è quella giusta.>

Lu: < Ma come vi viene in mente? .... Si ammetto che è stato un momento molto forte .... Ma è stato solo la "forza della recitazione".... L'amore non c'entra niente. La conosco solo da due giorni ragazzi!>

R: < E va bene, se dici che è SOLO questo ti crediamo .... Vero Davide?> e gli fece l'occhiolino. Davide non la smetteva un attimo di ridere, più Riccardo parlava e più le risate aumentavano.

Lu: < Guarda che ti ho visto .... A proposito vogliamo parlare dell'amore di Davide???>

D: < E adesso cosa c'entra scusa? .... Scusate ma vado a fare uno spuntino.>

Lu: < C'entra eccome amico mio .... L'amica di Laura ti è entrata dritta nel cuoricino! .... Ma si vai, vai a mangiare .... La fame è il primo sintomo dell'amore!>

R: < Questa cavolata te la potevi anche risparmiare.> disse ridendo.

Lu: < E perché? .... Comunque ho un certo languorino anche io .... Mi sa che vado a fargli compagnia.>

R: < Io adesso cosa dovrei dirti, Casanova?>

Lu: < Ssh, fai silenzio!>

Mi stavo innamorando forse, ma non volevo ancora accorgermene. Fatto sta che quel giorno andai a dormire con l'immagine ancora nitida dei suoi occhi.

STORIA D'AMORE TRA SOGNO E REALTÀ - Luca Giacomelli Ferrarini e Davide MerliniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora