Capitolo 66

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DAVIDE' S POV

Mamma mia quella serata è stata orrenda. Era iniziata male e non ha fatto altro che peggiorare. Ad un tratto sentii delle urla provenire dal piano di sotto. Era la voce di Luca e sembrava anche piuttosto su di giri. Scesi velocemente a vedere e lo incrociai.

D: < Luca che succede?> non mi rispose neanche, mi lanciò un'occhiata furente e se ne andò. Andai in cucina per capire qualcosa in più e trovai Riccardo e Nicolò seduti a discutere.

N: < Davide mi dispiace che la scenata di quel matto abbia svegliato anche te, credo che l'alcool gli abbia dato alla testa.>

R: < Ehm .... Nico, per favore, sappiamo benissimo entrambi che non è colpa dell'alcool ma tua.>

N: < Mia? Mi spiace dirtelo ma io ho la coscienza pulita. Non ho fatto niente di sbagliato.>

D: < Che hai fatto?>

N: < Si è alterato solo perché ho chiamato Laura per assicurarmi che stessero tutte bene. Davide ammetti che lo avresti fatto anche tu.>

D: < A quest'ora?! No Nico, non lo avrei mai fatto .... A pensarci bene Sara mi truciderebbe se facessi una cosa simile, anche se sono il suo ragazzo.>

N: < Comunque sia, secondo lui lo faccio solo perché ho tutt'altro scopo ma è solo amicizia.>

D: < Nico mi dispiace ma devo dare ragione a Luca. Un semplice amico non lo farebbe mai SOLO per amicizia. Se al posto di Laura ci fosse stata Sara, e per miracolo tu fossi ancora vivo, avrei reagito allo stesso modo se non peggio.>

N: < Vabè ho capito va, meglio che vada a dormire.>

R: < Meglio che andiamo tutti.> tornammo ognuno alle proprie camere ma nessuno riuscì a chiudere occhio. 

Il giorno dopo eravamo tutti distrutti, ci trascinavamo in giro per casa come degli zombie.

R: < Ragazzi, non ci credo .... Oggi è l'ultimo giorno qui a Londra, domani a che ora abbiamo il volo?>

Lu: < Alle 14:30 Ric, te ne sei già dimenticato?>

Gian: < Ragazzi, dobbiamo organizzare qualcosa di epico. Voglio lasciare a Londra ogni preoccupazione.>

N: < Gian ha ragione. Mi piace questa tua nuova grinta.>

D: < Giusto. Chiamiamo le ragazze, passeremo una giornata intera in giro per Londra. Possiamo tornare al parco e fare lì il pic nic di addio tutti insieme.>

Lu: < Sììì! Almeno potrò salutare Nocciolina. Ragazzi dite che potrei riuscire a portarlo in Italia? Magari lo possiamo infilare nella valigia, è piccolino passerebbe inosservato.>

R: < Luca .... Per favore non farti venire strane idee, quel povero animale soffocherebbe.>

Lu: < Ma ....>

D: < Luca .... Dato che ti sei affezionato così tanto, quando torniamo ne prendiamo uno. Riccardo sei d'accordo anche tu, vero?> gli feci l'occhiolino. Meglio non contraddire Luca quando ha dormito poco.

N: < Bene, chi chiama? Se volete chiamo io Laura che è l'unica che sarà di sicuro sveglia.>

Lu: < Semmai, IO chiamo Laura, la MIA ragazza.>

R: < Ehi ehi stiamo calmi, chiamo Giulia e non creiamo problemi.> detto ciò si allontanò e tornò dopo pochi minuti trionfante. Le ragazze ovviamente erano felicissime. Le passammo a prendere come al solito e ci recammo al parco.

STORIA D'AMORE TRA SOGNO E REALTÀ - Luca Giacomelli Ferrarini e Davide MerliniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora