Capitolo 72

85 4 2
                                    

SARA'S POV

Ora che i nostri genitori erano arrivati dovevamo essere delle perfette padrone di casa e mostrargli che la loro fiducia è ben riposta. Quando mi alzai per accompagnare Laura a lezione trovai mia madre già in cucina.

S: < Mamma ma che ci fai qui?>

M: < Sai che non sono abituata a dormire fino a tardi, poi se non ci penso io a te, sono sicura che usciresti senza nemmeno fare colazione. A che ora iniziano le lezioni?>

S: < Alle 8:30 mamma, Riccardo era così stanco dal viaggio che ha convinto Luca a posticipare di mezz'ora. E poi non è vero, non sono più una bambina, mamma. So gestire i miei orari.> ok, non è vero .... Ma una bugia bianca può essere facilmente perdonata.

M: < Riccardo .... Questo nome torna sempre.> la faccia di mia mamma mi fece capire perfettamente cosa stava pensando.

S: < Sì ma non farti strane idee .... Siamo solo amici. Lui non è interessato a me e io non sono interessata a lui.>

M: < Ma quindi sei interessata a qualcuno ...> ammutolii all'istante di fronte a quella frase. Dopo qualche secondo deglutii a fatica e risposi.

S: < Ehm sì Vabè mamma .... Io vado a svegliare Laura, tu fai come se stessi in albergo, torna in camera che alla colazione ci penso io.>

M: < Staremo a vedere quello che combini, ricorda il caffè per papà.>

S: < Caffè lungo, con il dolcificante non lo zucchero.>

M: < E ....> stava per aggiungere qualcosa, ma la anticipai.

S: < E non devo farmi convincere ad aggiungere nulla, perché il caffè corretto di prima mattina non fa bene. Ci vuole polso duro con papà, mamma sono 18 anni quasi che lo so, ora basta!>

M: < Va bene va bene, vai sennò fai tardi.>

Salii in camera e buttai letteralmente Laura dal letto.

L: < Ma sei scema? Stavo facendo un sogno così bello.>

S: < Sì sì sognerai Luca più tardi. Ora alzati o facciamo tardi, sei fortunata che la lezione è stata posticipata su richiesta di Riccardo.>

L: < Ok ok mi alzo, ma per prima cosa non lo fare mai più o ne pagherai le conseguenze, due .... Se parlo di sogni non vuol dire che c'entri Luca, e nemmeno Nicolò se te lo stai chiedendo.>

S: < Vaaa bene.>

Scendemmo le scale velocemente e iniziammo a fare tutto come al solito. Era tornata la vecchia routine. Laura era di nuovo preoccupata, stare vicino a quei due in questo periodo deve costarle molta fatica. Appena arrivate davanti scuola però notammo una dolce sorpresa: Gian e Giulia erano venuti a vedere come stavano andando le lezioni, ero così felice di non essere l'unica intrusa. Speravo davvero di stare un po' con Davide dato che quei due giorni ero sommersa dagli impegni per preparare la festa, ma purtroppo Luca lo tenne impegnato tutto il tempo come spalla nei suoi esercizi.

Lu: < Chi meglio di lui può fare il nostro amato Romeo.> aveva detto. Sì, ma vorrei vedere lui al posto mio. Comunque la lezione passò abbastanza tranquillamente anche se la tensione fra Laura e Luca era palese. Durante la pausa, mentre Laura era fuori a parlare di teatro con Giulia, notai che Nicolò e Alessandra erano piuttosto .... Intimi. Erano tutto sommato carini insieme, anche se allo stesso tempo erano pericolosi. Notai che anche Davide li stava guardando.

S: < Davide che mi dici di quei due? Dovremmo preoccuparci?>

D: < Non so cosa pensare, ma magari è una cosa positiva. Magari Nico finalmente si dimentica di Laura e lascia in pace lei e Luca.>

STORIA D'AMORE TRA SOGNO E REALTÀ - Luca Giacomelli Ferrarini e Davide MerliniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora