Luca's pov
Quando Davide mi ha cominciato a parlare di Laura e Nicolò, ho trattenuto a stento le lacrime, non volevo farmi vedere mentre piangevo. Quando mi ha detto del bacio, lì, il cuore ha perso un battito .... Un bacio, non potevo crederci, ok uscire, ok stare bene l'uno con l'altra, ma un bacio era troppo, si conoscevano da così poco, era da irresponsabili .... O da innamorati persi. Per fare questo si dovevano amare davvero, trovavo solo questa spiegazione, dopotutto a Nicolò non manca niente: è bello, è simpatico, dolce, ha anche una gran faccia tosta a volte e non mi stupirei se tutto questo non fosse una sua iniziativa, iniziativa che io non avevo il coraggio di prendere, lasciando il posto agli altri .... Me lo meritavo. Quando Davide riattaccò il cellulare e venne nel salone, io gli andai incontro e lo abbracciai, totalmente scoraggiato.
D: < Coraggio amico mio, non fare così .... Nonostante questo io sono ancora ottimista e anche Sara lo è, e se lei dice che in realtà Laura è innamorata di te, deve essere vero: chi la conosce meglio di lei?>
Lu: < Non so dove riuscite a trovare tutto questo ottimismo.>
D: < Vuoi saperlo? Dallo sguardo di quella ragazza, dal luccichio dei suoi occhi quando ti guarda.>
Lu: < Ultimamente non mi guardava nemmeno, aveva occhi solo per Nicolò, io ero trasparente per lei.>
D: < Perché tu non hai visto le occhiate furtive che ti riserva quando non la guardi. Erano molto più intense dei sorrisi che faceva con Nicolò.>
Non so perché ma mi agitai e gli risposi male.
Lu: < Adesso basta Davide! Falla finita .... Sono tutte bugie, se fosse come dite voi in questo momento Laura non starebbe con Nicolò! La verità è che a quanto pare non mi merito di avere accanto una ragazza che mi ama veramente, ma solo inutili passatempi che durano poco più di un mese perché mi stancano.>
In quel momento entrò in casa Riccardo di corsa allarmato dalle mie grida che, molto probabilmente, si potevano udire da fuori.
R: < Ragazzi, che succede qui?! Luca ti si sente da fuori, che ti prende?> disse entrando.
Lu: < Se mi hai sentito allora non ho bisogno di dare spiegazioni.>
R: < In realtà si .... Quello che ho sentito non mi basta per dare una motivazione a tutta questa rabbia.>
Lu: <E va bene te lo dico. Laura e Nicolò si sono baciati.> a questa affermazione cominciai a ridere nervosamente.
Lu: < Si .... Sono .... Baciati, bello vero?> ripetei sedendomi sul divano con la testa tra le mani e continuando a ridere. Calò il silenzio, probabilmente né l'uno né l'altro sapevano cosa rispondere e cosa dire per calmarmi.
Lu: < .... E io domani come faccio a fare lezione? Come?> Riccardo si sedette vicino a me e mi mise una mano sulla spalla.
R: < se vuoi posso sostituirti, dirò che stai poco bene.>
Lu: < Credo sia una buona idea. Grazie amico mio.>
R: < E di che? Ora cerca di tranquillizzarti eh.>
D: < Certo che sei proprio folle.> disse ridendo, riuscì a farmi sorridere.
Lu: < E bravo a mettermi nei casini, perché tutto questo è successo per colpa mia, perché se mi fossi svegliato prima con lei, probabilmente avrei potuto avere una chance, anche se, se lei si è innamorata di Nicolò, quasi sicuramente non mi avrebbe amato comunque.>
D: < Oh Luca adesso basta .... Io ti dico solo che secondo me non dovresti mollare e combattere, poi se proprio vedi che non ci sono speranze allora lasci perdere.>
R: < Concordo.>
Lu: < Ci penserò su, grazie ragazzi. Ah Riccardo il foglio con gli esercizi delle lezioni di teatro sono sopra al tavolo, ricordati di prenderlo domani.>
R: < Guarda che io sono un ragazzo responsabile, non mi chiamo mica Luca Giacomelli Ferrarini.> disse con tono altezzoso. Gli tirai un cuscino e fu così che iniziò una vera e propria lotta all'ultima cuscinata, ci voleva per allentare la tensione. A cena mangiai poco e parlai a stento. Non riuscivo a pensare a nient'altro che a Laura. Di sera i pensieri diventano ancora più presenti e pesanti, provai a pensare a qualcos'altro ma, inevitabilmente, l'immagine di lei, tornava sempre prepotentemente nella mia mente. Pensai anche alle parole di Davide: " Non devi mollare", " perché non hai visto il luccichio dei suoi occhi quando ti guarda", "secondo me domani dovresti andare invece". In un certo senso, mi davano forza ed effettivamente presi in considerazione il fatto di andare a lezione l'indomani, anche se ero certo che non sarei riuscito a dormire molto e nel caso in cui avessi preso sonno avrei avuto gli incubi, e infatti così fu.
R: < Buongiorno Luca, come va?>
Lu: < Ho un mal di testa allucinante ragazzi.>
R: < Dai tranquillo, tu riposati che a scuola ci penso io, ti fidi si?>
Lu: < E di chi dovrei fidarmi altrimenti, sono certo che farai un ottimo lavoro.>
D: < Esco anche io, vado a curiosare durante la lezione, così ti riporto come se l'è cavata.>
R: < Non vi fidate?>
D: < Si ma, quando racconterai come è andata, voglio essere sicuro che tu non ti loderai troppo da solo!>
R: < Ehy, io non sono questo tipo di ragazzo!>
Lu: < Ahahaha, dai andate, è quasi ora.>
R: < Si, mi raccomando, riposati e non farti venire in mente strane idee.>
Lu: < Tranquillo.>
Ci salutammo e loro uscirono, lasciandomi da solo. Avevo il pensiero fisso di andare con loro .... Forse mi avrebbe fatto bene affrontare il problema andando avanti con la mia vita. "Si vado" pensai. Così feci colazione, mi lavai e mi vestii e nel giro di mezz'ora ero pronto. Esitai un po' davanti alla porta, ma sbloccai la serratura e presi la mia moto, la lezione doveva essere già cominciata da un bel po', quindi volevo sbrigarmi. Arrivato alla scuola, parcheggai e dopo un bel respiro profondo salii le scale ed entrai.
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STORIA D'AMORE TRA SOGNO E REALTÀ - Luca Giacomelli Ferrarini e Davide Merlini
ФанфикCosa succederebbe se il tuo idolo diventasse il tuo insegnante? E se un attimo di follia ti portasse tra le braccia del tuo destino? Una storia piena di viaggi, intrighi, lacrime, sorrisi e soprattutto .... sogni!