"Vaffanculo!"
Urlo arrabbiata e preoccupata.Non risponde!
Magari dovrei calmarmi, sarà occupato, però, dopo l'incubo che ho fatto, non sono per niente tranquilla.Gli richiamo altre due o tre volte, inizio a velocizzare il respiro, pensando solo al peggio.
Cerco di calmarmi, facendo avanti e dietro per tutta la stanza.
Sbuffo sonoramente, mettendo le mani sulla testa.Provo a pensare ad altro, ma testarda come sono, fallisco.
"Giulia sono a casa"
La porta sbatte, sicuramente quella d'ingresso.
Riccardo mi avvisa del suo ritorno, in anticipo a casa.
Ha un'ora di anticipo.
Anche a lui mancherà qualcuno.Non gli do molta importanza, ho altro a cui pensare.
Sento i suoi passi, per fortuna non entra in camera mia, chiedendomi come sia andata a scuola o come sto....ed è molto meglio così...non sono dell'umore.
Cammino avanti e indietro per tutta camera, fino all'ora di pranzo.
Mangio velocemente e ritorno in camera mia, iniziando i compiti.Ora però dire che li ho fatti è un parolone, non riuscivo a concentrarmi!
Per fortuna, l'uscita che avevo con Lorenzo, viene in mio soccorso.
Ho bisogno di staccare un po'.
In un lampo si fanno le sedici e mezza.
Mi lavo e dopo mi cambio solo la maglia, lasciando di sotto dei jeans e delle All star blu e bianche.Di sopra ho una semplice maglia grigia, con di sopra una felpa grigia con la cerniera.
La utilizzo al posto del giubbotto."Riccardo io esco, sono con dei miei compagni di classe"
Mio fratello è abbastanza geloso, quando vuole, se gli dicevo che vado da sola con un ragazzo, neanche mi faceva uscire."Va bene, ma fatti sentire.
La prossima volta potresti anche dirlo un po' prima"Si così è sicuro che non mi fate uscire.
Col cavolo!
Non ci casco."Sisi"
Esco e chiudo la porta.
Prendo l'autobus che si ferma poco prima del centro commerciale.
Guardo il display del telefono."Merda!"
Sussurro infastidita.Ho cinque minuti di ritardo, so che non è la fine del mondo, ma se io fossi al posto suo, sarei infastidito, in caso ci fosse qualche problema, lo avrei avvistato, ma dato che non è così.
Velocizzo il passo.
Il telefono in mano, vibra.
Lorenzo.
"Pronto"
Continuo a camminare velocemente, per non essere ancora più in ritardo."Ciao, sono Lorenzo.
Ti volevo dire che sono proprio di fronte al cinema"
Che bello!
Sono a due passi dal cinema.Continuo ad andare avanti.
Non ci sono molte persone.
Lo noto quasi subito."Lorenzo!"
Lo chiamo da lontano.Il ragazzo si gira verso di me, chiude la chiamata, cosa che faccio anch'io subito dopo.
Ci veniamo incontro a vicenda.
"Ri-ciao"
Dice contento, per poi abbracciarmi."Ciao"
Rispondo."Bene, ora ci si diverte!"
Esclama contento come un bambino al luna park.Ora vediamo che succede, andare o non andare....questo è il problema.
SALUTO RISPOLIGIADA, CHE COMMENTA E METTE UNA STELLINA AI CAPITOLI.
TI RINGRAZIO VERAMENTE TANTO, COME RINGRAZIO CHIUNQUE LEGGA, COMMENTA E METTE UNA STELLINA AI CAPITOLI.
CHIUNQUE VOLESSE ESSERE SALUTATO, ME LO DICA CHE LO FACCIO MOLTO VOLENTIERI.
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Un amore impossibile. {IN REVISIONE}
Teen FictionL'amore non ha età. L'amore se vero, sopravvive a qualsiasi difficoltà, soprattutto alla distanza. Ma è effettivamente così? Un uomo realizzato, con un forte senso del dovere, una famiglia sulle spalle. Una ragazzina in piena crisi adolescenziale, a...