La discussione prosegue.
"Ovvio che sia un problema, soprattutto adesso.
Lui potrebbe passare i guai.
Te sei minorenne.
Avete la segatura al posto del cervello?"
Marco ha fatto uscire tutta la stupidità che si celava dai suoi muscoli pompati.Non tutti i pompati sono stupidi, ma lui purtroppo rientra nel cliché.
"Ma se fino a poco fa dicevi che mi avresti dato 17 anni.
Qualora avessi avuto 17 anni andava bene, che comunque sarei minorenne.
Ho 14 anni e la cosa non ti sta bene.
Sono consenziente e non sono cazzi vostri"
Mi agito, mettendo al suo sposto questo zuccone."La differenza è diversa.
Se usassi questa testardaggine anche per ragionare, mi daresti ragione""Marco ora basta, sono affari nostri.
L'ho portata qui perché mi fido di voi, non per avere altre persone in mezzo ai coglioni"
Finalmente Nicolas prende parte alla discussione.So che non si è intromesso prima perché si fida di me.
E soprattutto perché si diverte un modo a vedermi perdere le staffe.E pensare che questo si reputa la spalla destra del biondino.
"Lo dico per il tuo bene"
Continua."Sapete che vi dico?
Sono affari vostri.
Mi raccomando, il preservativo.
Io vi saluto"
Fabrizio ha preso la scena per pochi secondi, ma ha fatto un colpo da maestro.
L'ho rivalutato molto.Marco continua a mettere il dito nella piaga.
Tenta di far rinsavire il suo amico.Gli amici si supportano, si aiutano, si dice quando sbaglia e si mettono anche in guardia.
Ma non si distruggono i loro sogni
Non si obbligano a seguire il proprio pensiero.
Non si feriscono.Non ho fatto niente di male
Marco e tutti quelli che la pensano come lui mi irritano.Colta dallo sconforto e dalla rabbia, presi le mie cose e girai i tacchi.
Temevo di scoppiare da un momento all'altro.
Non saprei dire se scoppierei a piangere o inizierei a spaccare tutto, come valvola di sfogo.Sento dei passi, i suoi passi.
Senza pensarci due volte aumento la velocità, non voglio vederlo e non voglio parlarci.
Voglio solo andare a casa e pensare ad altro.
Anzi, voglio tornare a casa e fare le cose da ragazzina di quattordici anni, in piena crisi adolescenziale. Difficoltà amorose. Musica a tutto volume per sovrastare i pensieri. Problemi scolastici.Direi che non dimentico nulla, queste sono solitamente le caratteristiche principali.
Preferirei evitare questo scontro, perché sono consapevole del mio mancato autocontrollo in alcune situazioni.
Le parole uscirebbero incontrollate dalla mia bocca, sarei pronta a sputare così tanto veleno solo per avere io l'ultima parola ed illudermi di averla vinta.La sua mano grande si appoggia sulla mia spalla, continuo ad ignorarlo.
"Scusami, speravo e credevo di poter evitare questo discorso, almeno per una volta.
Vederti serena e felice mentre scherzavamo tra di noi, mi rallegrava molto e credevo che potesse essere un'ottima idea.
Mi sono sbagliato"
Mi giro e lo guardo con indifferenza.
Il problema non era questo.Il problema il suo mancato intervento, aveva detto solo due parole, senza mettere al suo posto quell'impiccione del suo amico.
Ce ne saranno a miliardi pronti a criticarci, non posso minimamente occuparmene da sola."Cambierebbe qualcosa se avessi diciotto anni, sii sincero"
Si irrigidisce."L'amore non ha età.
Mi sarei comunque avvicinato a te.
Dobbiamo comunque tenere conto di questo aspetto, ne abbiamo parlato""Dimmi qual è l'aspetto più importante da tenere in considerazione"
Continuo."Iniziamo dicendo che non c'è nulla tra di noi, per il momento.
Dopodiché, è ovvio che non potremmo avere lo stesso rapporto di una coppia di maggiorenni o coetanei""È il sesso il problema?"
Lo stoppo subito, infuocandomi di rabbia."E poi sarei io il prevertito!"
"Non è solo quello"
Continua."Senti, ritorno a ripetere, sono consapevole e consenziente.
Non ti far rincitrullire da un'essere ottuso.
Altrimenti è inutile parlarne"A porre fine alla discussione è lui, mi abbraccia, nonostante io sia riluttante, ancora infastidita dalla discussione.
Riesce anche a rubarmi un bacio, sulla guancia, sia chiaro.Mi fa strada fin verso la macchina.
"Ora, mi dedico a te.
Com'è andata?"
Mi accompagna fino a casa, chiacchierando e raccontandoci della nostra giornata.Sebbene quella sembrasse una giornata disastrosa.
Dentro di noi qualcosa cambiò.Pochi metri vicino casa mia.
Ci baciammo.Un tenero bacio a fior di labbra.
🌞🌞🌞🌞🌞🌞🌞🌞🌞🌞
Quel bacio ha semplicemente dato inizio all'inevitabile.
Una frequentazione più approfondita, ancora non siamo una coppia.Il bacio ci ha palesato i nostri sentimenti.
Sfortunatamente, a causa del suo lavoro e dei diversi impegni sorti nell'ultima settimana, non ci siamo visti molto.
Appena possibile ci chiamiamo e ci sentiamo.Di solito la sua chiamata arriva alle 22, quando dovrei dormire, ma faccio uno sforzo.
Infondo è l'unica occasione che abbiamo.'Mi dispiace.
Questo periodo finirà'
Annuisco, non mi va di appesantirlo con le mie lagne.Abbiamo sempre saputo delle diverse esigenze.
Entrambi approfittiamo del tempo prezioso, finendo per giocare.
'Dici sempre così...
Cosa ti costa ammettere che sono io il più bello ed intelligente?''E ovviamente il più modesto'
Come al solito, la sua vanità, supera quella di chiunque altro.
Infondo, se non è vanitoso lui, chi dovrebbe?'Sarai anche il più bello, ma, la genia della coppia, sono io'
Sorrido vittoriosa, è un dato di fatto.'Sei la mia cervellona'
La chiacchierata si prolunga fino a notte inoltrata.
Il tempo scorre senza rendercene conto.
Lui riesce a farmi sentire importante.Chi riesce a stare bene con se stesso, chi non ha la necessità di una persona accanto, apprezza ancora di più tutto ciò che può nascere da una relazione sana.
Essere amata, apprezzata, sentirsi unica.Inoltre, chi non vorrebbe tutto questo?!
Chi non ama sentirsi accettato per quello che si è?
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Un amore impossibile. {IN REVISIONE}
Teen FictionL'amore non ha età. L'amore se vero, sopravvive a qualsiasi difficoltà, soprattutto alla distanza. Ma è effettivamente così? Un uomo realizzato, con un forte senso del dovere, una famiglia sulle spalle. Una ragazzina in piena crisi adolescenziale, a...