Capitolo 55

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"Nicolas"
Gli rispondo subito e con tono d'enfasi.

"Ciao!
Ma qualcuno qui è felice"
Risponde anche lui contento.

"Ovvio, sei l'unica cosa positiva di oggi"
Dico soltanto la verità, oramai le mie giornate diventano troppo noiose.
Era lui quello che mi chiedeva di uscire o mi cambiava i piani.
Da allora non programmo più niente, perché poi arrivava lui con quel suo sorriso che ti soggioga, cambiando le carte in tavola e io completamente ammaliata che non riesco a dirgli di no.

"Così mi fai arrossire"
Parla con quella voce piccola piccola, ovviamente a bassa voce.
Se i suoi colleghi lo sentono....figura di merda colossale.
Rido, quella sua voce è troppo dolce.

Lo prego di parlare sempre così, è troppo carino.

Ma cos'è tutto questo zucchero?!
Lascia stare...

Purtroppo, nega.
Quando torna a casa...lo farò parlare per tutta la vita così.
No per qualche minuto...per tutta la vita.

Oppure gli dirò di no anch'io.....mmm....ci penserò al momento.

Ma aspetta!
Perché accontentarmi di una cosa sola quando posso farle entrambi.

Nicolas....preparati al peggio.

"Parliamo di cose serie ora....quando torni?"
Mi lamento, non vedo l'ora di abbracciarlo.

Ricordo quando stava per partire e mi diceva come mi immaginava, però non sono allungata per niente, i capelli forse due o tre centimetri più lunghi, ma per il resto sono sempre la stessa.

Forse sarà deluso o magari non proverà più niente per me.

Raramente vado nel panico oppure percepisco l'ansia addosso a me, questa volta si aggiunge alla lista.

"Giulia.....ci sei?"
Mi richiama, portandomi al mondo reale.

"Sisi, scusa stavo pensando"
Dico frettolosamente.

"Beh...tra un po' lo sai.
I giorni sono quelli.
Tranquilla anche tu mi manchi.
Qui le donne sono peggio dei maschi....sono alte quanto noi se non di più...le spalle enormi.
Però alle feste, liberano la loro femminilità, fanno quasi paura"
Lo sto per uccidere tramite telefono.
Sono gelosa!
Non può parlare così delle sue colleghe e pensare che a me non piacciono le ragazze opprimenti.
Eppure mi sto comportando come loro!

Faccio un bel respiro e mi calmo.

"Bello.
Sai c'è la cresima di mia cugina.
Ho preso un vestito bellissimo!
Allora, arriva sopra il ginocchio, è blu notte, con il punto vita stretto e dietro c'è una spaccatura in pizzo che si vede tutta la schiena e poi smanicato.
Metterò dei tacchi forse....se si sono bordò col cinturino e se no metterò delle piccole zeppe bianche"
È tutta una balla, non c'è nessuna cresima, quella sarà l'anno prossimo.
Voglio ingelosirlo e vedere la sua reazione, così per ripicca.

"Tu non vai da nessuna parte vestita così!"
Ribatte subito e abbastanza nervoso e arrabbiato.

"Perché scusa?!
Io mi vesto come voglio!"

"Si così sbuca un ragazzo e ti chiede il numero di telefono.
Ti consiglio di non farti vedere, altrimenti non saprei cosa potrei fare.
Non mi assumo le responsabilità"
Tra le sue parole non c'è malizia solo gelosia e autorità.

"Come vuoi"

Entra Riccardo e mi dice di scendere sotto, per la cena.

"Nicolas....devo andare!
Uffa!
Ci sentiamo....vedi di tornare a casa intero e di tornare presto"
Lo ammonisco in fine.

"Che sfiga.
Sisi tranquilla.
Mi faccio sentire"

Così chiudo la chiamata e scendo di sotto per una normale cena in famiglia.

Domanda....volete che metto delle foto nei capitoli?

Vi consiglio la storia 'Amami lo stesso'.
Potete trovarla nei miei elenchi di lettura.

Fatemi sapere.
Baci!

Un amore impossibile. {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora