Capitolo 8 💘

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Che cosa?!
Mi sta prendendo in giro?

Si, lo vorrei tanto.
No, non è vero.
Io non lo so.

Ma da dove gli vengono queste domande?
Sicuramente lo fa per innervosirmi, non perde occasione.

Nicolas è un bellissimo ragazzo, chiunque vorrebbe baciarlo.

"No!"
Rispondo schietta.

"Accidenti, abbiamo una bugiardella a bordo"
Lui mette a dura prova i miei nervi.

"Sbruffone"

"Avanti, si vede che fremi all'idea di riempirmi di bacini...
Per non dire altro"
Ma vorrei sapere, dove cavolo la prende questa convinzione e spavalderia?

Inizio ad irritarmi, chi si crede di essere, Dio sceso in terra?
Li odio quelli che fanno così.
Si credono chissà chi.

Se ti ho detto no è no e tale resta.

"Ti stai leggermente sopravvalutando.
È arrivato il fustacchione di turno"
Sbuffo.

"E dai, e fattela una risata"
Mi dà una gomitata ed effettivamente, una mezza risata sfugge dalle mie labbra.

"Arrivati!
Scendi"

"No sai, qui sto bene.
Resto"

"Lo ripeto, sei antipatica a volte"

"A volte, lo considero un complimento"

Dopo aver battibeccato, il nostro hobby preferito, scendo ed entriamo nel locale.

Mangiamo, ridiamo, ma soprattutto, ci raccontiamo.
Lo conosco meglio e lui conosce me.

È stata una bella serata.

"Grazie, mi sono divertita.
Tu?"
Parlo mentre facciamo strada per il ritorno.

"Si.
Grazie a te che sei venuta"

Mentre apro lo sportello, sento del fiato caldo sul collo.
Mi giro e vedo Nicolas che mi guarda.
Si avvicina sempre di più.
Ma che cazzo sta facendo?

Brutto coglione, mi mette ansia.
Gli mollo un ceffone, non forte.

"Aripigliate!"

È da mezz'ora che siamo per strada.
Non ci avevamo impiegato tutto questo tempo per l'andata.

"Dove stiamo andando?"

"In spiaggia"

"Certo, con i cocktail e i cocchi"
Rispondo ironicamente, senza abbandonare il mio tono acido.

"Si chiama sequestro di persona"
Continuo.

"Con tutti i reati fatti qui in Italia, ci sarà sicuramente qualcosa di peggio"
Risponde.

Quanto ci scommettiamo che questo ragazzo bellissimo è l'ennesimo caso umano?
Gli è bastato poco per far calare la mia stima nei suoi confronti.

"Bene.
Siamo qui, dove volevi tu dittatore dei miei stivali.
Che vuoi?"

"Quanto limone ti bevi al giorno?
Con questo passo piacerai ACE"

"Mi sono stancato e sei abbastanza intelligente da capire"
Riprendere.

Stanco?
Non...
Non è nemmeno iniziata.

"Noi.
Cosa siamo"
Continua, io non oso proferire parola.

Mi aspettavo un discorso del genere prima o poi, ma non oggi.
È troppo presto.

"Andiamo, non fare la finta tonta.
Tra me e te c'è qualcosa.
Non riusciamo a stare lontani.
Perché essere indifferenti a tutto questo?"
Adesso ho paura.
Ho paura dei miei sentimenti.
Ho paura dei suoi.
Ho paura del futuro.
Ho paura di non sapere come andrà.

Ho paura, proprio perché non riesco a controllare tutto ciò.

"Non so di cosa stai parlando"
Nego, cercando e sperando di essere il più credibile possibile.

"Menti!
Sei una pessima bugiarda, qualora non te ne fossi accorta.
E poi parla colei che non riesce a starmi lontana.
Menti a te stessa"
Io non mi smuovo.

Ma le sue parole, sono vere.

"Ok.
Mi bastano poche parole, giuro.
Poche parole ed io uscirò dalla tua vita.
Ti riaccompagnerò a casa e resterò un ricordo.
A patto che mi guardi negli occhi"

Si mette davanti a me.

"Avanti, che aspetti"
Mi incita a scegliere.

Apro la bocca, ma non esce alcun suono da essa.
Mi ha messa con le spalle al muro.

Vorrei spingerlo via, ma non riesco.
Una parte di me vuole abbracciarlo.
L'altra vuole spingerlo via.

Un mezzo sorriso si fa spazio fra le sue labbra.

"Lo sapevo"
Sussurra mentre si avvicina e mi stringe fra le sue braccia.

"Non sarà facile.
Potremmo gettare la spugna"
Ammetto.

"Non sarà una passeggiata.
Ci sono tanti punti interrogativi.
I tuoi.
La differenza d'età.
Il mio lavoro.
Ma grazie a quest'ultimo, ho imparato quanto sia importante cogliere l'attimo e non sprecare niente"

Il telefono di Nicolas squilla.
Lui risponde.

"Pronto Ingrid.
Arrivo"
Chiude la chiamata.

E ora che vuole questa?
Ingrid?

"Vieni ti faccio conoscere una  persona"

NICOLA'S POV.

Tutto ciò che volevo era un semplice bacio, mica la luna.

Come brancola nel buio lei, brancolo anche io.
Sicuramente quello che dovrebbe prendere le redini in mano sono io e così farò.

Oggi abbiamo messo la prima pietra, vedremo cosa saremo in grado di costruire.

Bianco o nero.
Si o no.

Bandite le mezze misure
Banditi i forse.
Banditi il grigio.

Un amore impossibile. {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora