GIULIA'S POV.
Da quel giorno, le chiamate tra me e Nicolas aumentarono, sia di quantità che di qualità.
Non parlavamo soltanto di cosa facevano durante il giorno, ci raccontiamo e condividiamo pezzi di vita altrui.Quest'anno abbiamo un bel ponte per il primo Novembre, quasi una settimana di pausa.
Bello eh, non ti alzi presto, non hai nessuno che ti rompe.
Però io ho questo piccolo problema, mi annoio facilmente.Mi butto a peso morto sul letto, prendendo il telefono, ma quando vedo sul display che Nicolas mi ha mandato 2 messaggi.
É come se stessi andando a Cioccolatolandya, il mio corpo si rianima, presa dalla felicità e panico.
Apro la chat."Ciao, come va?"
"Ti volevo chiedere se stasera ti andava di uscire, sempre se puoi"Quant'è dolce!
No! No!
Rimaniamo con i piedi per terra.È premuroso, tutto al più.
Solo perché sa che studio molto, ci tengo ai miei voti.
Non perderei mai del tempo se non potessi.Decisa, rispondo.
"Va bene, ti grazio della mia presenza solo perché non ho niente di meglio da fare
Dimmi dove e quando"
Ovviamente devo rimanere la stronza che sono.
Sebbene mi faccia piacere l'idea.Eh si, voglio uscire.
Con lui.
Soprattutto con lui.Ahimè, sarò acida, sarò antipatica, sarò non so, qualsiasi cosa, ma basta aprire l'armadio e cado nel medesimo oblio.
E mo, che mi metto?Dopo venti minuti abbondanti, mi sono decisa e ho optato per dei mom jeans blu scuro, ed una maglietta a maniche lunghe bianca, accompagnati da delle Superga blu ai piedi.
Appena finito di vestirmi, mi squilla il telefono.
Senza vedere chi sia rispondo.
Anche perché, chi altro dovrebbe essere?"Pronto?"
Passa qualche secondo prima che arrivi una risposta.
"Sono Nicolas"
Il cuore batte, molto.
Stiamo calme, non trasformiamoci in pazze isteriche.
"Ragazzina vedi di farti trovare alla fermata tra quaranta minuti.
Altrimenti niente vida loca stasera"
É un assoluto deficiente.
Lo sa quanto mi innervosisca quel nomignolo e lui continua a farlo.Se pensa davvero di poter usare quel tono autoritario con me, si sbaglia di grosso.
"Tranquillo, quello lento tra i due sei tu.
Non ho mai fatto attendere nessun mio spasimante "
Non so esattamente da dove sia venuta fuori questa frase, più che altro perché abbia detto una roba simile.
Però, non mi dispiace innervosirlo."Ohoh, addirittura"
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Inganno l'ansia pensando ad una buona scusa da inventare ai miei.
Non posso uscire da camera mia e dire qualcosa come 'ehi, arrivederci vado al mio primo appuntamento'.
No, non va bene."Mamma sono in giro con Fede, ritorno verso sera.
Grazie ti voglio bene!"E così esco di casa.
Non ho lasciato possibilità a mia madre di rispondere perché, sicuramente mi avrebbe riempita di domande.Una volta giunta a destinazione, la fermata, non aspetto molto prima di vedere la macchina da urlo di Nicholas
Senza perdere tempo attraverso e salgo nell'autovettura.
"Ciao"
Dice avvicinando il suo volto al mio, per poi lasciarmi un bacio sulla guancia."Ciao"
Dici in un sussurro ricambiando il dolce gesto."Come va?"
Mi chiede partendo."Bene"
Non so che dire, mi sento in imbarazzo."Oggi ti porto in un bel posticino"
"Ma tu quanti posti conosci?"
Sicuramente non farà un cazzo tutto il giorno."Abbastanza"
Stranamente vedo diverse scene.
Lui con ragazze diverse.Sicuramente, porterà le sue prede li.
Mi rabbuio.E se io fossi una delle tante?
Io per lui non sono niente, non c'è alcun motivo per pensare queste cose."Uno di quei posti dove ci porti tutte?"
Merda!
Io e la mia stramaledetta lingua.Nicholas si mette a ridere, restando concentrato sulla strada.
Tento a scusarmi, a parlarmi il culo con qualche scusa, ma i risultati sono penosi.
"Ho permesso solo ad una donna di poggiare le sue chiappe in questa macchina.
Ed ora tu.
Così per dire, non perché sei gelosa"Un'altra donna?
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Un amore impossibile. {IN REVISIONE}
Teen FictionL'amore non ha età. L'amore se vero, sopravvive a qualsiasi difficoltà, soprattutto alla distanza. Ma è effettivamente così? Un uomo realizzato, con un forte senso del dovere, una famiglia sulle spalle. Una ragazzina in piena crisi adolescenziale, a...