La giornata scolastica passò, come suo solito, lentamente e con una voglia pazzesca di ritornare a casa.
Il Signore ha esaudito le mie preghiere, mancava una mia professoressa, con cui abbiamo le ultime due ore, conclusione...siamo tornati a casa prima.
Ad aspettarmi c'era il mio adorato autobus.
Appena tornata a casa, tutto quello che volevo fare era buttarmi sul letto.
E così feci, mi tolgo le scarpe e mi butto sopra il letto, sospirando appena mi rilasso sopra il materasso.Svogliata mando un messaggio a mio fratello, scrivendogli che ero a casa perché mancava una prof.
Ultimamente non dormo bene, o non dormo proprio, cercai di rilassarmi e chiusi gli occhi, provando a recuperare il sonno perso negli ultimi mesi.
Come solito, non mi addormentai subito, solo dopo venti minuti circa venne ad abbracciarmi Morfeo.
Sangue...vedevo sangue per terra e avevo le mani imbrattate di quel liquido rosso.
Il suolo era sabbioso.
Cercavo di capire cosa ci facevo lì e perché c'era del sangue.
Purtroppo, sentì delle urla, delle urla di dolore.Impaurita, alzai gli occhi, spalancati e con le iridi minuscole.
Scoprì che le urla, provenivano da Nicolas, stava prendendo molto sangue dall'addome.
Mi avvicinai a lui, con le lacrime che già mi rigavano le guance e alcune di esse finivano all'interno della mia bocca.Tentavo in ogni modo di aiutarlo, ma lui non mi vedeva, il mio corpo era come un ologramma, non potevo toccarlo.
Io continuo a parlargli con i singhiozzi e i suoni che mi muoiono in gola.Lo supplico di non lasciarmi.
Gli dico che lui mi aveva promesso che sarebbe tornato, se fosse stato diversamente, lo avrei odiato per tutta la vita.
Per avermi lasciata sola, per avermi illusa, per avermi fatto innamorare di lui, per avermi dato i giorni più belli della mia vita, per aver dato al mio cuore un motivo per continuare a battere, per avermi dato la forza quando pensavo di non essere all'altezza della aspettative, per avermi regalato, ogni volta che ne avessi bisogno un sorriso, una carezza, un bacio.Così tra le mie urla, suppliche e lacrime.
Nicolas lascia questo mondo, chiudendo poco a poco gli occhi, mostrandoci l'ultimo barlume di vita dentro di sé, sparire.
"No!
Ti od.."
Mi sveglio con la fonte completamente sudata, i capelli appiccicati su di essa e con l'affanno.Quello era un incubo, ma adesso non sono tranquilla.
Scoppio di nuovo a piangere, pensando che potrebbe succedergli da un momento all'altro.Devo chiamarlo e me ne fotto se non posso chiamarlo io, ho bisogno di sapere che sta bene, altrimenti....non so come farò ad andare avanti.
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Un amore impossibile. {IN REVISIONE}
Teen FictionL'amore non ha età. L'amore se vero, sopravvive a qualsiasi difficoltà, soprattutto alla distanza. Ma è effettivamente così? Un uomo realizzato, con un forte senso del dovere, una famiglia sulle spalle. Una ragazzina in piena crisi adolescenziale, a...