Capitolo 84

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Non sono riuscita a fare niente!
Quel poco che ho fatto non ci ho ragionato per niente!

Ecco come la penso ora, come va, và!
Amen!

Sono le otto e ancora non ho mangiato.

Ho fame!
Metto la mano sopra la pancia che brontola.

Butto la testa all'indietro, mi scoccio a cucinare.

Panino!
#quandoilpaninotisalvalavita.

Adoro la mia mente geniale.
Vado in cucina, facendo abbastanza rumore, sono molto delicata avvolte.

Accendo la piastra e quando è abbastanza calda, metto al suo interno i due pezzi del panino.
Nel mentre, prendo mozzarella, prosciutto cotto e pomodorini.
Taglio i pomodorini e taglio anche la mozzarella in strisce.

Quando il pane è ben cotto metto la mozzarella e metto il prosciutto e i pomodorini.

Le strisce di mozzarella si sciolgono unendo il tutto.

Prendo il bicchiere e la bottiglia di chinotto, li metto sul tavolo, mi siedo e mangio con gusto.

Guardo il telefono, vedo le varie notifiche di facebook, instagram e poi mi diverto guardando video su youtube.

"Grazie per avermi avvisato ah!"
Entra nella stanza mio fratello, sempre con quel comportamento da superiore.

Che faccia tosta.

Ritorno a mangiare e lo ignoro.
Questo si merita!

Sento il rumore del coltello che taglia il pane, si starà preparando da mangiare.

La mia idea viene confermata qualche secondo dopo.
Mi si para davanti con un panino.

Nessuno proferisce parola ed i nostri sguardi non si sono mai incrociati.

Una volta finito, poso quello che io ho preso e ritorno in camera mia.

Mi feci una doccia calda, che rilassò i miei muscoli tesi.
Tirai un sospiro di sollievo quando venni avvolta in quel calore dannatamente rilassante.

È stato come staccare la spina, dimenticate tutto e tutti.
Di Riccardo, del braccio di Nicolas, dei suoi problemi familiari, della gravidanza di Ingrid, dei problemi psicologici di Lorenzo e del cambiamento di Fede.

Sono poche le volte che mi prendo cura di me stessa, ma bastano per farmi stare bene.

Mi lavai i denti, presi il mio pigiama preferito e andai dritta a letto.

Entro su whatsapp, Nicolas mi ha scritto.

Alla buon ora!

Entro nella nostra chat.

Sorrido a vedere il nome con cui l'ho salvato in rubrica.

'Mio!'

'Brava!
Devi sempre avvisarmi'
'Poi mi dici perché dovevi tornare a casa così di fretta?'
'Che fai non rispondi?
Ah,  vuoi la guerra, bene,  sappi che nel nostro prossimo bacio, avrei il labbro inferiore sanguinante'

Ma è cretino?!
Ohh, se pensa di modermi il labbro si sbaglia di grosso, vedremo chi avrà la meglio.

Però è vero!
Come mai dovevo tornare a casa così di fretta?
Mamma e papà non sono neanche a casa e da quel che ricordo non avevano nessun impegno.

'Non so il motivo di questa corsa verso casa.
L'importante è che tu continui a sognare di potermi mordere il labbro e che io te lo permetta, senza prima averti picchiato a sangue'

Invio e annuisco, orgogliosa di me stessa.

Così si fa!

Chi comanda qui?
Tu!

E ancora Nicolas non l'ha capito, poveretto.
Mi sento una bad girl in piena regola.

"Giulia vieni un attimo in camera mia ti devo parlare"
Quel rompi palle di Riccardo mi chiama in camera sua.
Sbuffo e mi alzo dal letto.

Che sia chiaro!
Sto andando con lui solo perché sono curiosa di sentire cos'ha da dire.

Io prevedo guai in vista.
Questa sua freddezza e mani in tasca non è da lui.

Perfettamente vero.... cavolo!

Un amore impossibile. {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora