GIULIA'S POV.
Il giorno tanto atteso e temuto, arrivò e anche molto presto.
Portando con se momenti di nervosismi, di agitazione.Avevo paura, tanta.
La notte precedente non riuscivo a chiudere occhio, provai ad andare da Riccardo, era la prima volta che andavo nella sua camera, per una cosa sciocca come quella.All'inizio non capiva cosa ci facessi lì, poi lo abbracciai.
Non aveva bisogno di parole inutili.
Mi abbracciò e mi coccolò.
Dopo un po' di tempo, mi addormentai.
Non sognai nulla, solitamente ricordo qualcosa dei miei sogni, ma stavolta no.
Diversamente dalle altre mattine mi svegliai presto, iniziai a comportarmi come una che era piena di eroina!
Non riesco a stare ferma, dico cose senza senso, preparo la colazione che potrebbe bastare per un esercito.
Ho preparato del latte, ho preso delle mele, ho messo dei biscotti, ho preparato delle piccole frittelle, una crema alla vaniglia, dopo ho preso l'immancabile nutella e infine succo di frutta.
Tutto questi era frutto di un tentativo, non pensare a nulla, non pensare a Nicolas.
Dato che era mattina presto, chiamai anche Ingrid, così da passare del tempo insieme e per non lasciarla sola.
Dalla voce rauca, o l'ho svegliata o lo era da poco.
In quattro e quattr'otto le proposi di fare colazione con noi.
Per fortuna è sveglia come ragazza, già aveva collegato il cervello, rispose subito.
Mi ringraziò e disse che era molto contenta.
Ci salutammo e col sorriso stampato in faccia, aspettai il suono del campanello.Dopo sistemai camera mia e tutto ciò che era in disordine, voglio fare bella figura e con il disordine che c'è....mi sembra difficile.
Sembravo una pazza.
"Ma di che cosa ti sei fatta?"
Riccardo, mi giro ed è appoggiato allo stipite della porta."Riccardo non rompere.
Ho chiamato Ingrid, le ho chiesto di venire a mangiare con noi"
Lo avverto.Continuo a spostare cose, ripiegare vestiti.
"Ora ti calmi!
Ti siedi e ti calmi!""Ma che fai?!"
Gli urlo, quando mi prende su in spalla, come un sacco di patate."Riccardo mettimi giù!"
Urlo ancora più forte innervosita, non mi fermo, lo farò quando mi ascolterà.Allora possiamo metterci comodi.
"Abbassa la voce!
Non vorrei che i vicini pensino ad un omicidio"
Spiritoso."Colpa tua che non mi ascolti!"
Sbuffo, agitandomi.Finalmente mi mette giù, siamo in soggiorno.
Rimane fisso davanti a me.
"Beh?!"
Chiedo spazientita, stavo così bene, beh, forse non proprio bene.Eh....pazza psicopatica.
Si mi piace!
Ti dona come nome."Ti devi calmare....okay?
Oggi lo vedi e capirai se c'è qualche problema.
Da quel che mi hai detto Ingrid è serena, bene, se lo è lei, perché ti devi agitare così?!
Ora prendi un bel respiro e ti rilassi"Così mi fa sentire una pazza psicopatica.
Le sue mani fanno su e giù sulle mie braccia."Va bene..."
Rispondo esausta.Tempo mezz'ora e si unisce a noi Ingrid, a cui dovetti chiamare per dirle la via precisa di dove abito.
La colazione migliore della mia vita!
Piena di allegria, risate e anche qualche gioco infantile.
Tipo....tirarsi pezzi di frittelle...ma io non sono stata.
Ho iniziato la guerra, ma nulla di più.
Dopo la nostra battaglia abbiamo ripulito tutto io e mio fratello.
Senza rendermene cinti, si sono fatte le undici.
Parlammo un po'.
Utilizzai la situazione per far conoscere meglio mio fratello con Ingrid.
"Ei perché non ti fermi pure a pranzo non ha senso che torni a casa"
Le dissi.Accettò e così passammo il resto della mattinata.
"Pronto?
Certo, grazie mille.
Si, ah senta potrò venire accompagnata da dei parenti?
Grazie ancora.
Arrivederci"
La ragazza aveva ricevuto una chiamata dopo mangiato, stavo finalmente bene, poi."Possiamo andare a prendere Nicolas, tra mezz'ora sarà lì"
Esulta sorridendo abbracciandomi.
Inizio a saltellare dalla gioia."Su Riccardo muovi il culo"
Gli urlo.Sbatte le mani sui jeans.
Oggi mi dovrà sopportare.
"Finalmente"
Mormoro tra me e me.Scusate, magari non è il capitolo migliore, ma tenetevi forte per domani.
Vi saluto tutti quanti, poi ditemi chi, con un commento!
Baci!!
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Un amore impossibile. {IN REVISIONE}
Teen FictionL'amore non ha età. L'amore se vero, sopravvive a qualsiasi difficoltà, soprattutto alla distanza. Ma è effettivamente così? Un uomo realizzato, con un forte senso del dovere, una famiglia sulle spalle. Una ragazzina in piena crisi adolescenziale, a...