Capitolo 76

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La giornata vola, per fortuna.

Il destino viene in mio aiuto e domani uscirò prima da scuola, quindi i compiti sono dimezzati!

Non ci sto molto a fare antologia, matematica.

Ho il pensiero fisso al messaggio di Nicolas e così mi sbrigo, per andare da lui il prima possibile.

Stavolta, voglio mettermi qualcosa di diverso.
Voglio stupirlo.

Apro l'armadio e inizio a rovistare all'interno.
Trovo anche vestiti che non vedevo da anni per dire.

Alla fine opto per dei jeans neri, una maglietta bianca e una felpa nera sopra.
Semplice, ma che mi sta davvero bene.

Come solito avviso prima di uscire mio fratello, anche se non mi da molto conto, sembra distratto

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Come solito avviso prima di uscire mio fratello, anche se non mi da molto conto, sembra distratto.

Boh!
Al momento ho altro per la testa, tornata a casa ci penserò.

Non vedo l'ora di arrivare a casa sua e di riempirlo di baci!

Ferma!
Diamoci una calmata!
Troppo zucchero Giulia!

Scuoto la testa, come a cancellare quello che ho pensato qualche secondo fa.
Il mio subconscio ha ragione, no al diabete da coppia.

Devo rimanere la solita, dolce solo all'occorrenza!

Qualche minuto dopo, arrivo a destinazione.

Però prima di suonare guardo una macchina nera, non mi intendo di queste cose, ma di sicuro quella macchina costa un occhio della testa.

Non l'avevo mai vista!
Sarà sicuramente l'ultimo acquisto di qualche vicino.

Faccio spallucce e suono al campanello.

Qualcuno corre, si avvicina alla porta.

"Giulia ti prego entra!"
Riconosco la voce di Ingrid, rotta e piena di singhiozzi.
Non ho il tempo di capire cosa sia successo che mi sento tirare dal braccio.

"Ingrid che succede?"
Le chiedo preoccupata, seguendola in salotto.

E se fosse successo qualcosa a Nicolas ?
Forse sta male?

Capovolgo la situazione e mi ritrovo davanti alla ragazza, con le guance rosse, gli occhi gonfi e il naso del medesimo colore delle guance.

Mi stringe il cuore vederla così.

"Ascolta.
Nicolas... sta male?"
Chiedo con tono fermo e duro, per tranquillizzarla.

"Nono, ma qualche ora fa è arrivata mia mamma e da allora non fanno altro che urlare e... e io non riesco a fermarli.
Tu sei l'unica che riesce a parlare con Nicolas.
Ti scongiuro aiutami!"
E così la famosa mamma è qui.
Ammetto che sono nervosa, ma non è il momento giusto.

Ingrid è veramente a pezzi, la aiuterò.

"Certo!"
Le rispondo e si rilassa subito e portandomi dai due.

Mentre ci avviciniamo sento delle urla, ma non capisco cosa si dicono.

Parlano in Norvegese!
Cretina!

Le urla aumentano di volume e dal tono, si può capire che non si stanno dicendo cose belle.

Ora capisco perché Ingrid era così agitata e spaventata.

Un amore impossibile. {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora