Un amore impossibile. {IN REVISIONE}

Capitolo 81

"Sicura che non vuoi un passaggio?"
Ripete questa frase da quando Riccardo mi ha detto di ritornare a casa.

Mi fa piacere che si preoccupi per me, ma se ti ho detto di si, già tre volte basta!
Sul serio, con me ti puoi fermare anche alla prima volta.

"Sisi!"
Ripeto, annuendo.

"Ma mandami un messaggio appena arrivi"
Avvolte mi sembra che abbia trent'anni, diventa maturo tutto d'un colpo.

Annuisco, puntando gli occhi in alto e gli lascia un bacio sulla bocca, così almeno si zittisce un po'.

"Salutami Ingrid"
Gli ricordo e me ne vado.

Metto le cuffiette, prendo il biglietto e aspetto alla fermata.

Canticchio la canzone Suebeme la radio, quando un continuo pucchiettare nel mio braccio.

Quanto mi da fastidio!

"Ma che vuoi?"
Sbotto, al limite e mi giro.

"Ah... sei tu"
Provo a calmarmi, alla fine non posso prendermela con lui, è fatto così.
E credo che sarà sempre così.

"Troppa enfasi.
Calmati"
Parla con ironia Lorenzo, sedendosi accanto a me, sempre con quel suo sorriso.

"Scusa, ho passato una brutta giornata"
Fingo un sorriso, per ricambiare il suo.

Abbasso il volume della musica.

"Mi dispiace.
C'entra il tuo ragazzo?"
Ora lo ammazzo!

Come fa a non azzeccarne una?!

"Non è stata colpa sua"
Lo difendo e ammonisce Lorenzo.

"Tu perché sei qui?"
Gli chiedo per cambiare discorso, mentre controllo l'orario.

"Sono rimasto a piedi, così sono costretto a prendere l'autobus.
Tu?"

"Idem"

Guardo per la strada e non sento nessun rumore, e neanche lo intravedo!
Uffa!
Voglio tornare a casa... altrimenti me ne ritorno da Nicolas e dormo da lui.

"Ho parlato con Federica e, mi sembra una ragazza molto acida"
Parla di lei con disgusto.

Non può essere!
Lei non è così.

"Ti sbagli!
Dev'essere successo qualcosa"
Lo ammonisco.
Sarebbe il ragazzo ideale per lei.

Ora però sono preoccupata per lei.

Cosa può essere successo?

"Può essere ma io preferisco starle alla larga"
Continua.

"Ascoltami principessino, non giudicare le persone senza conoscerle, non sai quante ne ha passate e chissà che cosa ha passato, per diventare quello che lei odia di più"
Gli urlo contro, puntandogli il dito contro.

Finalmente sta zitto e riprendo ad ascoltare la musica in pace.

Ben ti sta!
Stronzo!