Capitolo 85

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Lo seguo e ci sediamo in camera sua.

Lui si mette comodo sulla sedia.
Io invece mi siedo sul letto, incrociando le gambe.
Tengo la schiena dritta, per non abbassarmi a lui.

"Penso che mi sono comportato da stronzo, e mi dispiace.
Ma è che non si come dirtelo"
Si vede quanto disagio che sta provando.
Mi sto agitando.

Continuo a non farlo vedere, ma dentro sto morendo.

Contorce le mani l'un l'altra.
Guarda ovunque tranne che me.

Non l'ho mai visto così impanicato.
Questo non mi fa stare per niente tranquilla.

"Allora?!
Dai, sicuramente starai solo esagerando"
Alzo le spalle e faccio finta di fregarmene parlando in modo freddo e distaccato.

Sono curiosa e timorosa di quello che possa dire.

"Ecco, mamma e papà.
Hanno deciso di prendersi una pausa"
Sbotta, rimango sconvolta e confusa.

Io non mi sono accorta di niente.
I miei genitori sono sempre stati uniti, ogni volta che gli chiedevo come si fossero conosciuti rimanevo ad ascoltarli ore ed ore, rimanevo ammaliata.
Speravo di incontrare qualcuno che mi facesse sentire così, speravo di essere come loro da grande.

Speravo che la mia famiglia, fosse come la nostra.

Tutto ciò in cui credevo è crollato, con queste poche lettere.

Non capisco più niente.
Come può essere successo?!

Cosa faremo adesso!?
Io non credo che riuscirò a sostenere un eventuale divorzio, sarebbe troppo per me.
Per me non esiste quella parola, quel azione.
Mi hanno cresciuta così che l'amore vero non avrà mai alcun tipo di minaccia.

Ora cosa devo andare a pensare?
Che i miei genitori non si amano veramente?!

Che io e mio fratello siamo frutti di un amore sbagliato?

Tutti litigano alla fine, no?
Quindi se magari proviamo a parlarci, si sistema tutto.

"Riccardo, ma se loro fanno così per una litigata, perché non ci andiamo a parlare?
Alla fine tutti litigano, l'importante è fare pace"
Parlo con la voce che trema, con voce rotta.
Riesco a malapena a reggermi in piedi.
Da quanto sono scossa.

Mio fratello non risponde, tenendo la testa rivolta verso il basso.

Perché non mi aiuta?
Deve darmi una mano a sistemare la situazione!
Non può abbattersi, non possiamo arrenderci.

"Va bene, se non lo vuoi fare tu, lo farò io"
Alzo il tono della voce, infastidita nuovamente dal suo comportamento.
Stringo le mani in due pugni e respiro in modo pesante, da far pure rumore.

"Giulia dove vuoi andare?
Loro non sono a casa come puoi notare"
Mi richiama.

Apro la bocca per parlare, ma vengo fermata fa lui.

"Non so dove sono, non chiedermelo"
Chiudo la bocca, già ha risposto alla mia domanda.

Stringo i denti, non posso stare con le mani in mano.
Devo fare qualcosa!

"Tu mi aiuterai vero?"
Sento gli occhi bruciare e le lacrime farsi strada alle code degli occhi.

Inizio a singhiozzare.

Mi sento più tranquilla e sicura quando Riccardo sorride teneramente e mi abbraccia, dopo aver annuito ripetutamente.

Sento che insieme a lui tutto andrà per il verso giusto.

L'unione fa la forza no?

Oi!
Spero che vi piaccia.

Preparatevi, tra questo e il prossimo capitolo, ci sarà un colpo di scena.
Baci!

Un amore impossibile. {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora