Capitolo 87

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Il giorno dopo mi alzai, già sapendo cosa fare.

Parlare con Fede, sapere cosa le sia successo.

Vado in cucina, già vestita, con un paio di leggins blu ed una maglietta bianca con una scritta nera 'relax'.

Quello che adesso non ho, e che forse non avrò per un sacco si tempo.

Mi siedo a tavola, trovando nel mio posto una tazza di cappuccino.

Chi l'ha preparato?
Che lo sposo!

Il cappuccino se non si è capito è il mio peccato di gola, al quale non so rinunciare.
Con accanto un fragrante e ancora caldo croissant, credo che sia alla crema pasticcera.

Esco fuori la lingua e mi lecco le labbra, mangio, riempiendomi lo stomaco e con l'angolo della bocca sporca di crema pasticcera saluto mio fratello, che inizia a mangiare anche lui.

Appena ho finito, lecco le dita, piene di zucchero a velo.
Vado in bagno e lavo i denti, spazzolo i capelli, sempre pieni di quei fatidiosissimi nodi, sembra che ti tiri tutta la testa.

"Ciao Riccardo"
Urlo all'entrata, mettendo lo zaino che pesa così tanto, che l'elefante si mette di lato.

"Aspetta!"
Mi richiama il ragazzo ed io mi blocco sul posto.
Che deve fare!

Ho da fare!

"Bacio"
Sussurra il ragazzo, abbracciandomi toccando la mia fronte con le sue labbra.

"Ti prometto che andrà tutto bene, in caso qualcosa andasse storto, giuro che staremo insieme"
Queste sue parole dolci, mi rasserenano.
Mi sento protetta, ho delle certezze, finalmente.

Sicura della mia famiglia.

Ricambio l'abbraccio, e penso che poche volte ho avuto una chiacchierata vera e bisognosa come questa, con mio fratello.

"Grazie"
Dico contro il suo petto.

Lo sento sospirare e darmi un bacio in testa.
Ci distacchiamo, sorridiamo l'un l'altra per darci forza, per uscire da qui ed andare avanti a testa alta.

"Mi raccomando a scuola"
Dice prima di andarmene e la mia risposta, gli arriva, tramite il mio pollice alzato e ben visibile.

Prendo le cuffiette e vado verso la fermata dell'autobus.

Chiudo gli occhi, rilassandomi e provando a pensare su cosa dirle.

Quando scendo e mi incammino verso scuola, la vedo.

Vedo quella che era la mia migliore amica fumare, insieme ad altri ragazzi, solo maschi.
Alcuni sembrano ubriachi fradici, ridono come pazzi.

Lei non li guarda nemmeno, tira in su la testa e butta fuori il fumo, dannoso.

La cosa che mi manda ancora più in bestia è che lei conosce tutta la merda dentro la sigaretta, tutti gli effetti contro di lei!

Quando ha saputo che riduce la fertilità... ah.
È uscita fuori di testa, iniziò a piangere, con forti singhiozzi.

Pensava a come poteva una persona rovinarsi con le sue stesse mani.

Non vedo più la mia amica, vedo una persona triste.
Vuota e piena di dolore.

Ora tocca a me.

Ei!
Spero vi piaccia!

Io prevedo lo scoppio di una terza guerra mondiale!

Un amore impossibile. {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora