Capitolo 94

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Arriviamo di fronte una villetta singola con un giardino ed un garage accanto.

È pitturata con colori moderni: bianco opaco e grigio.
Per mantenere una certa freddezza nei confronti di sto tizio tengo le braccia incrociate.

Non ho più detto una sola parola, sono troppo arrabbiata.
Almeno poteva dirmelo prima, ora ho il dubbio che la giornata di oggi è nata solo perché voleva che non gli dicessi niente.

Ma siccome non mi va di farmi vedere come quelle ragazze schizzinose e le fidanzate perfettine, rimango in silenzio.

Il mio ragazzo bussa alla porta di legno scuro.

Perché suonare il campanello è troppo difficile vero?

Sorride quando si gira verso di me, unisce le nostre mani, come se si volessero abbracciare e mai staccarsi.

Allora me lo fai apposta!
Io così come faccio a rimanere arrabbiata con te.

Ad interrompere il nostro momento è il rumore della porta che si apre.
Si vede un ragazzo alto con gli occhi verdi e capelli castani, con la radice dei capelli di un colore più scuro.

"Ehi fratello"
Lo saluta con la solita pacca sulla spalla, ovviamente quella buona altrimenti sarebbe demente ed io gli rompersi qualche osso.

Apre la porta per fare spazio, per agevolarci l'entrata a casa sua.

"Ciao em... ?"

Pensa a Nicolas non uccidere nessuno.

"Giulia"
Sorrido in modo carino,mascherando il mio istinto omicida.

"Giusto"
Sciocca le dita contro di me.

Lo seguiamo verso un lungo corridoio che porta a molte stanze che non vedo, a causa delle porte chiuse.

Raggiungiamo un salotto con due divani, un pouf nero.
I mobili sono in bianco lucido piccoli ma molto carini.
Un enorme libreria piena di foto, riviste di macchine, footbal, calcio, libri, cd ed uno stereo.

Niente tv, poche volte non c'è la tv in qualche stanza.
Manca poco che si aggiunga anche al bagno.

Anche no!
Drogati di televisione al massimo.

Ci sediamo.
Giovanni si mette di fronte a noi.

"Allora come va?"
Ci chiede accarezzando i palmi l'uno accanto all'altro.
Sembra scocciato.

"Bene!"
Rispondo io in tono schetto, così per un riscatto personale.

Scusatemi!
Ma più di questo non riesco a fare domani vedrò di farmi perdonare anche se ho una cresima.

Ce la metterò tutta.
Mandatemi un in bocca al lupo!

Notte!

Un amore impossibile. {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora