Capitolo 68

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Il brontolio del suo stomaco mi risveglia da questa trans, causata dalle sue coccole, con quelle mani, straordinariamente morbide e delicate.

Mi alzo col busto, distaccandomi dal suo corpo, sentendomi vuota o scomoda quasi.
È strano.

Anche lui mugula in disappunto.

"Cosa vuoi mangiare?
Pensavo di preparare delle cotolette con patatine e crocchette"
Immagino la tavola imbandita e tutte quelle cose buone da mangiare.

"Buono, va bene"

Mi alzo, il mio polso viene tirato.

Giro il viso e lo guardo.

Agito la testa per chiedergli cosa vuole.

"Dammi un bacio prima"

Sbuffo, ancora?!
Anche a me è mancato, ma non le sue labbra!

Gli lascio un bacio a stampo e mi allontano.

Vado in cucina e cerco gli ingredienti.
Preparo, metto i piatti, bicchieri, forchette, coltelli e acqua nel tavolo.

"Tesoro potevi chiamarmi, ti avrei aiutato"
Richiama la mia attenzione la voce di Ingrid che entra in cucina.

"No figurati.
Perché non vai da Nicolas, così passate un po' di tempo insieme"
Le consiglio, il già sono stata con lui.
Ora è giusto che tocchi a lei.

Controllo le cotolette e inizio a tagliare le patate, provando a darle una forma più precisa possibile.

"Grazie cucciola!
Adesso ci vado"
Esulta e dal silenzio deduco di essere da sola in stanza.

"No!"
Mi lamento strizzando gli occhi, sentendo il telefono suonare.

Strofino le mani sui jeans, rispondo senza vedere chi sia a rompere.

"Pronto?"
Tengo la testa piegata di lato per non far cadere il telefono e riprendo il mio lavoro, con molta difficoltà.

"Ei Giulia!
Sono io Lorenzo"

Cosa vuole adesso!

"Ciao!
Qualcosa non va?"
Cerco di sembrare il più interessata e credibile possibile!

"Si tutto bene volevo solo dirti che la prossima volta, che ci vediamo a scuola.
Ti devo parlare....è importante!"
Marca bene le parole 'importante' e 'ti devo parlare'.

Perché sto andando nel panico?!

Devo stare tranquilla!
Perché mi sto agitando così.

"Ma non mi puoi dire niente ora?
Comunque va bene"
La voce trema e la schiarisco tessendo.

"Meglio così.

Solo una cosa....ma da quanto tempo stai col militare?"

Come cazzo lo sa?!

Il mio cuore perde dieci battiti!
Ansia!
Panico!
Paura!

Mi assalgono tutte insieme.

"Non...come?!"
Balbetto, posando tutto e concentrandomi alla chiamata.

"Saprai tutto al momento giusto.
Alla prossima"

Chiude la chiamata e io mi ritrovo confusa, spaesata.

Respiro profondamente, perché a me?!

E perché adesso?!

Questa è una cosa che devo risolvere da sola!

Speriamo bene.

Un amore impossibile. {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora