Suo padre era lì, sulle scale, a guardare suo figlio e uno sconosciuto abbracciarsi teneramente.
Stiles, che conosceva fin troppo bene l'opinione del padre, nonostante i tentativi di quest'ultimo di nasconderla per il bene del figlio, si staccò improvvisamente per la seconda volta da quell'abbraccio, girandosi di scatto e cercando di comportarsi nel modo più naturale possibile.
"Heeeey, papà!", disse, o meglio urlò: l'intento fallì completamente.
"Chi è?", chiese avvicinandosi a loro, accogliendo scettico l'ospite.
"Derek Hale, Signore. Piacere di conoscerla", intervenì improvvisamente, tendendo la mano destra, che fu prontamente stretta da Noah.
"Piacere mio, Derek". Senza dubbio era stato un gesto di rispetto nei suoi confronti. Si sentì pertanto lusingato.
Stiles guardò con gratitudine Derek, ringraziandolo per l'idea, dato che era certo che quel gesto avesse fatto centro su suo padre.
"Sei un amico di mio figlio?"
"Ci conosciamo da poco, ma si, signore, siamo già molto amici", disse rivolgendogli un sorriso, dando una paccata sulla schiena a Stiles, leggermente deluso dalle sue ultime parole.
"Un momento", disse, "tu sei il ragazzo di cui mi ha parlato mio figlio stamattina? Quello che l'ha invitato a casa a dormire?", domandò con tono severo e labbra serrate.
"Papa, beh, si, in eff..."
"Si, sono io. Colgo l'occasione per chiederle scusa della mia incoscienza", ancora una volta Derek prese in mano le redini della situazione, salvando Stiles dall'imbarazzo.
"Accetto le tue scuse, ragazzo. Ma che non capiti più", disse secco.
Stiles non potè non notare un secondo fine in quelle parole appena dette.
Non doveva capitare più che andasse a dormire senza preavviso o che andasse a dormire con Derek?
Notando lo sguardo perplesso e deluso del figlio, "Non senza preavviso", aggiunse, frase a cui Stiles replicò con un sorriso il più mascherato possibile.
"Sarà fatto".
Derek si era fatto subito apprezzare, non c'erano dubbi su questo. La sua maturità, l'intelligenza nel dosare le parole e il bell'aspetto avrebbe rassicurato persino la madre di Allison, che era scettica anche dello stesso Stiles dopo diciannove anni che lo conosceva.
"Ah, papà, ho ordinato una pizza prima, dovrebbe arrivare a momenti"
"Tra poco preparo la cena, possiamo usarla come aperitivo, se vi va: Derek, ti fermi a cena, vero?"
"Come vuole lei, Signore. Sarebbe un vero piacere", rispose entusiasta.
"Ottimo, se vuoi invita anche Scott, Stiles"
"Oh, no, Scott sfortunatamente è impegnato stasera, non può proprio". Mentì. Era sì vero che l'amico sarebbe dovuto rimanere a casa la sera, ma sapeva anche che se l'avesse chiamato, avrebbe ricevuto un si. Ma non avrebbe potuto invitarlo con Derek in casa, non con il discorso che Scott gli aveva fatto la mattina stessa.
Oltre a questa giustificazione, Stiles ne nascondeva un'altra: voleva trascorrere con Derek quella sera, da soli.
"Vieni, ti faccio vedere la casa", disse entusiasta, facendogli cenno di seguirlo al piano di sopra.
"Apri tu quando arriva il fattorino, Stiles", chiese suo padre.
"Certo, assolutamente", urlò mentre saliva le scale."Grazie per quello che hai fatto, e detto", gli sussurrò piano.
"È il minimo che potessi fare: se voglio rivederti, devo prima farmi apprezzare da tuo padre".
Gli sorrise, e a quella vista il cuore di Stiles iniziò a battere irregolarmente.

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"Il Coraggio Di Amare", di Stiles Stilinski #Wattys2017
FanfictionQuella che state per leggere non è nient'altro che la storia d'amore tra due ragazzi. Due ragazzi che si sono voluti contro gli ostacoli della vita, desiderati in bilico sui precipizi dell'amore, amati contro il tempo. Highest Rank: #82 in FanFicti...