C a p i t o l o 30.

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Si misero nelle posizioni in cui avevano dormito la sera prima: la testa poggiata sul bracciolo e le gambe che si sfioravano, opposti l'uno all'altro ma così vicino al tempo. Derek prese il lenzuolo che era rimasto piegato lì dalla notte scorsa e lo distese sui loro corpi sdraiati? privandosene di un po' per darne di più a Stiles: il suo viso era ancora più bello incorniciato dal bianco. Restarono in silenzio per qualche minuto, ovviamente senza provare imbarazzo. Tra i due era come se ci fosse un filo conduttore: le parole pensate non sempre andavano dette per essere capite. Le gambe si toccarono delicatamente e poi bruscamente, quando Stiles scelse di cambiare posizione, sollevando il busto e mettendosi a sedere, avendo così la visuale completa dell'altro, ancora steso, con le braccia dietro la nuca.
Raccolse le ginocchia, tenendole con gli avambracci , chiudendo i  pugni uno nell'altro. Da quella posizione entrambi videro l'altro più bello.
Derek, sdraiato, distingueva poco della figura di Stiles, in controluce. Riconobbe però i capelli scompigliati, le fossette e il sorriso, inconfondibile: l'avrebbe riconosciuto fra mille.
Stiles, dal canto suo, aveva davanti la bellezza di Derek e, per quanto fossero trascorsen poche ore dal momento in cui l'aveva conosciuto, ne fu completamente attratto.
Decise di mettere fine a quei pensieri che l'avrebbero reso ridicolo davanti agli occhi dell'altro.
"Chi inizia per primo?" chiese Derek con la sua inconfondibile voce roca ma delicata, passandosi una mano tra i capelli.
"Ma mi sembra ovvio, Hale: tu proponi il gioco, tu inizi" gli sorrise.
"E se ti dicessi prima gli ospiti?", lo provocò.
"Ti direi che sei un pessimo padrone di casa e che non mi sento affatto trattato come un ospite. Dio, Derek, e questo la chiami accoglienza?"
Si guardò intorno fingendo delusione, come se stesse facendo la scansione di tutti i difetti, introvabili, della casa.
"Sono mortificato" stette al gioco, "vorrà dire che mi farò perdonare: le preparo una cioccolata, e poi mi racconterà le sue sicuramente strepitose avventure, cosa ne dice?"
"Dico che lei ha un concetto un po' distorto di estate: tra la camomilla di ieri e la cioccolata di oggi, farà nevicare", scherzò Stiles, mantenendo l'aria distaccata.
"Allora una bella fetta di torta, cosa ne dici?", propose, tornando alla normale conversazione, continuando a sorridere.
"Non hai una fetta di pizza, o qualche nuggets da scaldare in forno?"
"Fammi capire: la cioccolata d'estate no, ma i nuggets alle undici di sera si?"
"Hai capito tutto della mia vita, baby, non c'è bisogno che ti spieghi altro", lo stuzzicò, tornando al discorso precedente.
"Ti scaldo una pizza surgelata, ma poi mi dici tutto"
"Questo e altro per la pizza".



"Il Coraggio Di Amare", di Stiles Stilinski #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora