C a p i t o l o 40.

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"Buongiorno, piccioncini!"
Stiles aprì gli occhi di scatto, ma non riuscì a vedere nulla. Capì solo dopo qualche istante che fossero i capelli di Derek ad oscurargli la vista.
Scostò delicatamente il viso per capire da che parte fosse girato, che giorno fosse e, soprattutto, chi avesse parlato.
Un momento.
Quello era Derek.
Ed era sopra di lui.
Quello era Derek Hale ed era sopra di lui, appoggiato completamente al suo corpo.
In un istante si ricordò di quella notte, di quel pianto, di quel bacio.
Quel bacio, aveva davvero baciato quelle labbra? Erano davvero state sue, per un istante? Sorrise automaticamente quando si rese conto che fosse durato decisamente più di qualche secondo.
"Hey, cicciobello, sei sveglio?"
Si girò nuovamente, con gli occhi ancora persi in quell'immagine.
"H-hey, piccola", la salutò con voce roca, completamente assonnato.
"Ce ne hai messo di tempo", lo strinse forte con un grande sorriso. Stiles si ritrovò la sua treccia in bocca.
"Dede mi aveva promesso che ti avrei trovato qui stamattina, anche se non ci speravo fino in fondo, e invece sei davvero qui: che bello, che bello, che bello!", disse ensutusiasta, abbracciandolo come se fosse Teddy.
"Hai dormito bene?" le chiese gentilmente, sfiorandole la guancia con la mano.
"Benissimo, anche tu, immagino", sottolineò con aria da furba.
Stiles la guardò, Claudia fece lo stesso.
Era davvero imbarazzato. Non sapeva se smentire completamente o limitarsi a rimanere in silenzio.
Decise che un "Si, davvero bene" fosse la risposta migliore.
"Ora però mi sembra proprio il caso di svegliare questo dormiglione", saltò su.
"Tranquilla, tu vai a toglierti il pigiama, ci penso io", disse in fretta, prima che Claudia potesse avvinghiarsi anche a Derek come aveva fatto con lui un minuto prima.
Avrebbe voluto svegliarlo dolcemente quella mattina, prendersi cura di lui, essere la prima cosa che avrebbe visto quella mattina.
"Torno fra poco" sussurrò la piccola.
"A dopo" le sorrise.
Non appena andò in camera, Stiles si volse verso Derek. Iniziò ad accarezzargli i capelli, per poi sporgersi, dandogli un bacio sulla fronte. A quel tocco, Derek aprì delicatamente gli occhi, sollevò la testa e rimase fermo a guardare l'altro, a pochi centimetri da lui.
"B-buongiorno", disse con l'inconfondibile voce, gli occhi più verdi che mai.
"Buongiorno a te."
Erano entrambi evidentemente scossi da quelle emozioni, da quella notte passata insieme. Sorrisero e si guardarono intensamente, prima di rendere le labbra una cosa sola, nuovamente. Fu un bacio casto, semplice, ma, nonostante questo, conteneva tutta la voglia che avevano l'uno dell'altro.
"Claudia si è già..."
"Puoi dirlo forte, mi ha svegliato lei"
"Mi dispiace, a volte non sa stare al suo posto"
"Oh, no, non devi preoccuparti. È stata dolcissima, era felice di trovarmi qui stamattina"
"Gliel'avevo promesso, si"
"Quindi sono rimasto qui solamente per rispettare una promessa fatta?" chiese Stiles, con tono ironico.
"Oh si, assolutamente", stette al gioco Derek.
Claudia tornò qualche secondo dopo, indossando una salopette di jeans e sciogliendosi i capelli mentre li raggiungeva.
"Dede", esclamò non appena vide che si era alzato, correndogli incontro.
"Principessa!", la strinse forte a sè.
"Hai dormito bene?" chiese con il solito tono da ti prego dimmi di più.
"Ha fatto la stessa domanda anche a te?", sussurrò all'orecchio a Stiles.
"Oh si, e le ho risposto benissimo, se ti interessa", replicò.
Si alzarono e si diressero tutti e tre in cucina.
"Latte e cioccolato, principessa?"
"Il solito, si"
"Anche per me!", saltò su Stiles, sventolando un braccio per farsi notare. Derek scoppiò a ridere alla vista di quella scena.
"Vuoi anche la cannuccia?", ironizzò.
"Tu hai le cannucce?" esclamò entusiasta.
"Rosa o lilla?"
"Assolutamente rosa."
Scherzarono tutti insieme, parlando del più e del meno. Stiles e Claudia si rubavano i biscotti al cioccolato a vicenda, mentre Derek assisteva alla scena, gustandosi il caffè, scoppiando a ridere nel vedere Stiles seriamente in difficoltà a riprendersi i suoi.
"Hey, quello da dove salta fuori?"
"Era mio."
"No, li ho contati, ne avevo cinque, tu sei. Ora io ne ho ancora cinque e tu sette".
Fu allora che Claudia diede uno sguardo d'intesa a Derek, colto sul fatto mentre allungava la mano alla piccola.
"Questa me la paghi", disse Stiles, trattenendo le risate.
"Quando vuoi", gli sorrise.

"Devo andare, Derek, mio padre mi aspetta per pranzo", disse appena finirono di sparecchiare.
"Di già?" il sorriso di Claudia si tramutò.
"Tornerò il prima possibile, principessa, è una promessa", disse dandole un bacio sulla fronte.
"Ci vediamo domani, va bene?", chiese Derek.
"Va più che bene."
Avrebbe voluto baciarlo, ma non gli sembrò il caso, non davanti a Claudia. Non fece in tempo a pensarlo che si ritrovò le labbra di Derek sopra le sue.
"A domani", gli sussurrò all'orecchio.
"A domani", rispose, gli occhi che brillavano.
Andò in sala, aprì la porta, e la richiuse dietro di sé.

"Sono felice, Dede"
"Lo sono anch'io, principessa, lo sono anch'io."








"Il Coraggio Di Amare", di Stiles Stilinski #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora