C a p i t o l o 27.

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In sella alla bicicletta, arrivò al locale.
La legò a un palo, entrò, e si sedette in uno dei tavoli vicino alla vetrata. Decise che quello fosse il posto più tranquillo. Tamburellò per qualche secondo le dita sul legno, come fosse sul punto di una grande decisione, per poi agire.
Estrasse il telefono per navigare in rete: voleva avere informazioni su Derek Hale: aveva come il presentimento che avrebbe trovato qualche notizia sul passato difficile del ragazzo.
Digitò il nome, affiancato da Beacon Hills, e schiacciò invio.
Scorrendo tra le immagini, ne trovò una sua, decisamente risalente a qualche anno prima.
Leggermente meno muscoloso, i capelli un po' più lunghi, gli occhi sempre di quell'inconfondibile sfumatura.
"Però, non male sicuro. Bravo Stilinski", pensò: un lieve sorriso gli apparve sulle labbra.
Non c'era nessun dato personale, nessun sito internet o social network in cui potesse scoprire di più.
"Hey, tu sei Scott!", disse una ragazza avvicinandosi.
Aveva un grembiule e una cartellino: intuì subito fosse la cameriera.
"Hey, c-ciao, c-ci...conosciamo?", chiese perplesso, ma con aria disponibile.
"Molto piacere, io sono Lydia Martin, la migliore amica di Allison Argent", esclamò entusiasta, tendendogli una mano.
"Piacere mio", rispose con un largo sorriso Scott, tendendogli la sua.
La conosceva appena ma le stava giá decisamente simpatica. Che fosse per il fatto che conoscesse Allison? Si, possiamo starne certi.
"E quindi conosci Allison, è la vicina di casa del mio mi..."
"Oh, so tutto, ovviamente: questi dettagli tra amiche non sfuggono mai," ammiccò, "Stiles, giusto?" chiese, conoscendo già la risposta.
"Esattamente, siamo amici da una vita"
"E con Allison? Come va tra voi due?". A quel punto si sedette a fianco a lui, come se volesse iniziare un discorso importante.
E a quel punto Scott deglutì per non mostrare l'imbarazzo.
"Oh, beh, sai, ci conosciamo poco. Non credo nemmeno sappia il mio cognome", disse con una punta di delusione.
"Credimi, McCall, lo sa", gli sorrise teneramente, facendogli l'occhiolino.
Fu allora che Scott notò la sua bellezza. Che fosse per la frase che aveva appena detto? Si, possiamo starne certi.
Con le guance rosse per l'imbarazzo, guardò velocemente il cellulare per nasconderle.
"Ti porto qualcosa?" chiese alzandosi. "Avrei voglia di un sandwich, grazie"
"Sono le dieci di sera, Scott"
"È sempre l'ora per uno spuntino, Martin"
"Sei proprio come Stiles!"
"E tu come fai a sapere com'è Stiles?"
"Io so tutto, McCall", esclamò ormai di schiena, lasciandolo perplesso.
Si fermò qualche istante a riflettere sulle ultime parole.
Io so tutto, io so tutto, io so tut...Derek.
Lydia, quella sera, avrebbe potuto essere il suo motore di ricerca.
Attese il suo ritorno, per poi vederla arrivare trionfante, reggendo un sandwich: uno dei più sostanziosi che avesse mai visto.
"Ecco a te, Amicodiallison"
"Lydia, avrei bisogno un favore", saltò su Scott.
"Di che tipo?", chiese perplessa ma incuriosita.
"Informazioni su una persona: com'è che hai detto prima? Io so tutto", disse imitando le sue parole.
"Dimmi il nome e ti dirò il codice fiscale", rispose entusiasta, come se fosse una professione.
"Derek Hale"
"DRKHL92Z...un momento", si bloccò, "conosci Derek?"
"Lo conosce Stiles"
"Stiles conosce Derek?", sembrava sempre più sbalordita.
"Si, beh, si sono conosciuti la sera del suo compleanno"
"Ed stato Derek a fare il primo passo?"
"A quanto mi ha detto Stiles, si"
"Forse è meglio che gli stia lontano", disse secca.
"Stiles da Derek, o Derek da Stiles?"
"Entrambe le cose".
"Perché mi stai dicendo questo? Mi stai spaventando, sinceramente".
"Tu assicurati che il tuo amico non lo frequenti più, promesso?"
"Farò del mio meglio, ma non so quanto si lascerà convincere, per di più senza una spiegazione. Non posso andare lì a dirgli "Hey, ciao, non frequentare più Derek, ciao"
"Se davvero gli vuoi bene, fallo".




"Il Coraggio Di Amare", di Stiles Stilinski #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora