C a p i t o l o 69.

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Lo teneva stretto a sè come se fosse la cosa più morbida del mondo, come se dovesse stringerla per non farsela portare via. Non poteva permetterlo, non un'altra volta.
"S-stiles, sei sveglio?". Le sue lacrime si erano seccate quasi del tutto su quelle guance, rigandole. Era stato un pianto rapido, intenso, uno di quelli che non decidi nemmeno di fare. Gli occhi gonfi, il viso sereno, nonostante tutto.
Lo sentì muovere leggermente, poi si girò di scatto.
"S-si, s-sono sveglio. A dire il vero non mi sono mai addormentato. Grazie per avermi tenuto qui, con te"
"Ti terrei ogni secondo, lo sai. Stiles" disse interrompendo bruscamente quel momento "hai voglia di tornare a casa? Credo sia tardi"
"Se me lo chiedi così come puoi aspettarti una risposta positiva? Ovvio che non ho voglia"
"Ma devi"
"Ma devo, si." sbuffò deluso. "Vieni con me", saltò su all'improvviso.
"Non posso, tuo papà non poteva vedermi prima, figuriamoci adesso. Credi che non sappia che abbiamo passato la notte insieme"
"Lo sa eccome, è uno Sceriffo, d'altronde. Ci parlerò io, e cambierà idea, dovrà farlo". Era deciso, determinato verso il suo obbiettivo.
"Non lo farà, Stiles, e lo capisco. Non so nemmeno come tu faccia ad essere qui con me, a non odiarmi dopo quello che..."
Stiles si alzò leggermente per impedirgli di parlare, per impedorgli di dire qualcosa che avrebbe ferito entrambi. Le parole furono bloccate da un bacio. 
"Non ci provare mai più, promesso?"
"Se me lo chiedi così", imitò le sue parole di prima, "credo sarò costretto a rifarlo solo per vederti reagire. Hai davvero un bel modo di reagire, lo sai?"
"Sei un idiota, Hale"
"Vuoi stare con un idiota, Stilinski?"
"Mai stato più convinto", sospirò, sereno. "E tornando a noi" aggiunse, "vieni con me, andrà bene"
"Ti metterò contro di lui"
"Se sarò messo alle strette, si"
"Non voglio che tu debba scegliere"
"Fidati di me, andrà bene."
Non credeva che sarebbe riuscito a convincerlo, ma se ne rese davvero conto quando si trovarono di fronte alla casa di Stiles. Derek stava quasi tremando nel tornare in quel posto da cui era stato mandato via più volte.
"Allora" disse Stiles prima di aprire la portiera. Si girò verso di lui e lo guardò intensamente, per poi prendergli il viso tra le mani, sorridendo alla vista della sua bellezza. Non si sarebbe mai abituato, d'altronde: a Derek Hale non ci si abitua, mai.
"Aspettami qui, io vado a parlare con mio padre. Appena avrò risolto tutto, verrai dentro con me"
"Sei sicuro?"
"Più che sicuro"
"E se non ti vedo arrivare?"
"Se entro un'ora non esco a prenderti, ti conviene chiamare gli agenti per un possibile omicidio", sdrammatizzò.
Derek si rabbuiò velocemente, temendo che stesse mettendo Stiles tra due fuochi.
O con lui, o con il padre.
"Hey, scherzavo, mal che vada sentirai solo qualche urla"
Lo baciò forte prima di uscire dall'auto. Corse alla porta, suonò ed entrò.
A Derek non restò che aspettare.

"Il Coraggio Di Amare", di Stiles Stilinski #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora