La resa dei conti, il colpo finale.
Tutto si fece chiaro, una nube bianca si diffuse. Sembrava che ora tutti i tasselli combaciassero, che tutte le ipotesi fossero confermate.
La resa dei conti, il colpo finale.
Il cuore lacerato, inerme a quella consapevolezza appena appresa.
Era stato lui ad aver ucciso sua madre, la madre del ragazzo di cui si stava innamorando, dell'unico ragazzo che l'avesse mai fatto sentire vivo.
Si ricordò improvvisamente di quella notte, la notte in cui la sua vita fu spezzata in due.
Sull'orlo di un ponte, chiamò l'unica persona a cui si sentiva di appartenere veramente, l'unica che c'era sempre stata, l'unica che, a partire dell'incendio, l'aveva preso in cura come un figlio e non come un pazzo. L'unica che l'aveva posto sotto la sua ala.
Ricordò quella notte, la chiamata, il pianto, l'urlo finale.
"Dammi un motivo per non farlo"
"Tu non vuoi farlo, so che non lo vuoi, tu sei molto di più"
"Non sono niente"
"Per me, sei tantissimo"
"E per chi altro? Sentiamo"
"Laura, tuo zio, la piccola, Dio, pensa alla piccola"
"Lei capirà, capisce sempre"
"La farai soffrire, piangerá. Derek dimmi dove sei, vengo da te"
"Non voglio che tu mi veda così"
"Tu sei questo, e io ti apprezzo così, non nasconderti, non con me"
"Vai a casa Claudia, domani è il compleanno di tuo figlio, giusto?"
"Non farlo, Derek"
"Lo devo fare. Come credi che starebbe tuo figlio senza di te, eh? E senza suo padre? E senza nessuno?"
"Vorrei che avesse affianco qualcuno che gli impedisse di impazzire"
"Addio, ti voglio bene, ricorda che sarai sempre nel mio cuore"
"Derek, dimmi dove sei"
"Addio, Claudia"
"Derek, aspetta"
"Cosa c'è? "
"Hai dato a tua nipote il mio nome"
"E quindi"
"Non mi hai mai detto il perché"
"Perché vorrei diventasse come te. Addio, ci vediamo presto"
"Derek, Dio, dimmi dove sei, Derek, dimmelo"
"Addio"
"Dimmi il luogo"
"Ti vorrò bene, sempre"
"DER..."
L'urlo, lo schianto, la morte sul colpo.
Derek sentì la sua ultima parola e il suo ultimo respiro.
La sentì morire, e morì dentro.
La resa dei conti, il colpo finale.
Crollò a terra, contro la parete, tornando alla realtà.
Aveva davanti il figlio della persona più importante della sua vita.
Stiles si svegliò di soprassalto.
"Hey, ti senti bene", chiese Stiles preoccupato, ma non ricevette risposta.
Una nube chiara si distese nella mente di Derek, si sentì come morire.
Doveva essere così il paradiso: luce, solo luce. Nessuna colpa, nessuna paura. Ma la vita di Derek era macchiata dal rosso sangue, niente l'avrebbe mai cancellato. Nessuno avrebbe mai potuto liberarlo da quella sensazione.
Si alzò, in cerca di certezze.
"Derek, che succede?"
Corse via, cadde per le scale, ma non gli importò.
"Derek!", urlò Stiles, la sua voce invano cercava risposte.
Si precipitò fuori, zoppicando sotto la pioggia, scappando dallo schifo che provava verso sè stesso, fuggendo dalla realtà. Avrebbe voluto morire in quel momento, pur di vivere quella verità.
Arrancava sotto la pioggia, senza fiato, gettandosi a terra.
Stiles, che lo aveva seguito, fiondandosi fuori di casa, gli corse incontro preoccupato.
"Derek, ti sembra il caso? Sei un idiota, sta diluviando!"
"VAI VIA, STILES", urlò senza voce, le parole soffocate dal vuoto che sentiva dentro di sé.
"C-cosa?". Non riusciva a capacitarsi di quel comportamento. Lo stava allontanando?
"VATTENE, SCAPPA DA ME"
"Perché dovrei? Mi dici cosa sta succedendo? Cazzo, rispondimi. Derek, cosa c'è. Dimmi qualc..."
"HO UCCISO TUA MADRE, STILES"
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"Il Coraggio Di Amare", di Stiles Stilinski #Wattys2017
FanfictionQuella che state per leggere non è nient'altro che la storia d'amore tra due ragazzi. Due ragazzi che si sono voluti contro gli ostacoli della vita, desiderati in bilico sui precipizi dell'amore, amati contro il tempo. Highest Rank: #82 in FanFicti...